venerdì, Novembre 22, 2024

Analisi tecnica Sauber C33 motorizzata Ferrari

La Sauber ha rilasciato in giornata due foto della sua nuova C33 motorizzata Ferrari. A partire da questo poco materiale a disposizione cercheremo di fare un’analisi più dettagliata possibile. Partendo dal muso si nota come la Sauber abbia intrapreso la via del muso a “formichiere” simile a quello McLaren seppure meno esasperato nella forma dei piloni di sostegno: si tratta di una soluzione che permette di incanalare una buona quantità di flusso sotto la parte anteriore della scocca per creare più carico aerodinamico sul fondo e nella zona del diffusore. Per far rendere al meglio questa soluzione i progettisti hanno mantenuto un muso abbastanza alto fino all’inizio del naso che raggiunge l’altezza da terra prescritta dal regolamento.

Altezza quasi insolita anche nella sezione AA, che fa venire il


dubbio sull’utilizzo del vanity panel per coprire lo scalino formatosi. Ciò è particolarmente evidente se confrontiamo gli anteriori della C33 con quelli della F14 T. Il telaio nella zona della cellula di sopravvivenza è simile a quello dell’anno passato nell’altezza e nella forme, infatti ricordiamo che le misure dell’altezza nella zona dell’abitacolo sono rimaste identiche a quelle dello scorso anno per regolamento. Dunque anche
nella C33 il pilota conserverà una posizione di guida con i piedi molto rialzati. Confermata la sospensione anteriore push-rod. La forma dell’airscope è molto interessante in quanto esso è triangolare e il roll-bar ha una forma particolare che permette, come evidenziato nel disegno, l’aderenza dei flussi lungo la carrozzeria del cofano che andranno poi ad alimentare l’ala posteriore. Le imboccature delle pance presentano delle bocche per i radiatori molto alte e simili in dimensioni a quelle Ferrari, dunque molto piccole rispetto alla concorrenza Mercedes e ulteriore testimonianza della bontà del lavoro sulla power unit di Maranello in termini di gestione del raffreddamento. Ciò contribuisce a creare un grande “marciapiede” nella zona tra derive verticali e scocca sotto l’imboccatura dei radiatori. La rastremazione delle pance è accentuata, seppur esse siano molto meno miniaturizzate rispetto allo scorso anno, segno che gli ingegneri Sauber hanno preferito di non correre rischi specie in previsione delle gare più calde. Al posteriore si nota la conferma della sospensione pull-rod, che dovrebbe avere una geometria simile a quella Ferrari vista la fornitura dello stesso cambio, fatto che influenza la posizione degli attacchi. Infine sono di ispirazione Ferrari anche i sostegni dell’ala posteriore, molto più tradizionale rispetto a quella della F14 T, tra i quali soffia l’unico terminale di scarico.

In sintesi questa è l’analisi che si può effettuare sulla Sauber C33 con il solo ausilio delle foto rilasciate dalla scuderia: chissà se grazie ad altre immagini sarà possibile scorgere e analizzare altri dettagli di questa monoposto che è forse quella caratterizzata dalle linee più “piacevoli” rispetto alle altre vetture 2014 finora presentate.

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