(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Ricordiamo che, lo sviluppo della Power Unit è concesso anche se non è completamente libero in quanto la Federazione ha concesso ai vari team un bonus a “gettone” come viene usato nelle formule minori. All’inizio della stagione 2014, è stato depositato presso la Federazione un “manichino” della propria Power Unit. Una volta consegnato la Power Unit non si può sviluppare durante la stagione. Sono concessi esclusivamente, previa autorizzazione, i miglioramenti volti ad incrementare l’affidabilità ma non le prestazioni.
A partire dal 2015 si possono effettuare sviluppi alla Power Unit ed ognuno di questi interventi costerà ai motoristi vari gettoni (in tutto sono 60) che devono utilizzare nell’arco di più stagioni.
Una cosa molto impostante da tenere in considerazione è che il basamento del propulsore lo si può modificare esclusivamente prima della stagione 2015 in quando dopo questa data, il regolamento tecnico, impedisce ogni intervento su questo componente.
Come più volte detto, il vero problema della Power Unit di Maranello è la turbina che è troppo piccola e non si riesce nemmeno a smaltire la portata dei gas di scarico che vanno a creare delle onde di pressione di senso contrario. Come annunciato da Alberto Antonini di Autosprint, la Ferrari sta cercando altri fornitori (si parla di APC) di turbocompressori in quanto non sono soddisfatti del lavoro fatto dall’azienda americana Honeywell. Il modello di turbina utilizzato sul propulsore 053/3 oltre ad essere più piccolo (per diminuire il turbo lag)
ricevere i gas in senso assiale mentre quello utilizzato da Mercedes e Renault, hanno uno schema tangenziale, cioè i gas che soffiano direttamente sul bordo della turbina.
La Mercedes,invece, ha costruito una turbina più grande di tutti gli altri fornitori. Ricordiamo che i tedeschi hanno rilevato la tecnologia IHI, storico fornitore di turbocompressori della Honda. Questa turbina più grande in termini di dimensioni non ha creato problemi di turbolag (come poteva avvenire negli anni 80) in quanto sono stati brillantemente risolti sfruttando il motore elettrico MGU-H che va ad azionare le pellette della turbina a bassi regimi. Oltre a questo riescono a sfruttare la turbina come generatore di corrente per il motore Mgu-H che, a sua volta, trasmette energia allo Mgu-K collegato alle ruote.
amm_zt = 0;
amm_ad_siteid = 9891;
amm_ad_zone = 111363;
amm_ad_width = 300;
amm_ad_height = 250;