venerdì, Novembre 22, 2024

Ferrari: progressi alla power unit evidenti, ma non basta

Come aveva annunciato Montezemolo, la Ferrari ha portato in Canada una bella dose di novità: sospensione posteriore, cofano e soprattutto interventi sulla PU. Purtroppo per la scuderia non è stato possibile utilizzare il nuovo cofano date le temperature elevate, cofano che andrebbe a migliorare lo scorrimento dei flussi e l’efficienza aerodinamica della monoposto. Gli interventi sulla PU avevano il compito di migliorare l’erogazione in uscita dalle curve più lente per risolvere il problema della deficitaria trazione in uscita della F14-T e incrementare potenza e velocità massima. Anche la sospensione posteriore ridisegnata ha permesso miglioramenti in fase di trazione, evidente anche confrontando la Ferrari con la prima della classe, la Mercedes:

In uscita dal tornantino, la Ferrari si difende molto bene dalla Mercedes: il passaggio in full throttle avviene infatti quasi nello stesso punto della pista tra i due piloti

In fondo al dritto la differenza di velocità è di circa 8 km/h (334 contro 326, almeno nei giri considerati), ancora lontana ma più vicina di quanto si potesse aspettare. Ma allora dov’è che la Ferrari paga pegno, tanto da avere Alonso staccato di un secondo da Rosberg? La Ferrari manca ancora tanto di carico aerodinamico, sia al posteriore che all’anteriore: i cambi di direzione nelle esse del circuito non sono confrontabili con quelle Mercedes, e più volte si vedono ancora i piloti “lottare” col retrotreno, come sotto:

Anche gli spazi di frenata sono tutti molto diversi: Rosberg può permettersi di frenare tardissimo in tutte le staccate, segno di una grande aderenza di natura aerodinamica, come potete vedere dal confronto sottostante:
Fermando le immagini sull’istante in cui i due piloti iniziano a frenare, Rosberg è molto più avanti di Raikkonen: notare la distanza infatti dal palo, in giallo, e che Rosberg frena al cartello dei 100 metri all’incirca. Questo succede in tutte le principali staccate del tracciato.

Dunque, anche questa volta la Ferrari ha fallito? Se non altro, il lavoro sulla PU e sulla sospensione posteriore ha funzionato a dovere, meno quello sull’aerodinamica che è ancora deficitaria, limitata anche dalle temperature elevate che non hanno permesso di utilizzare il nuovo cofano e parte finale delle pance. Ma adesso che si correrà a giugno e luglio, farà davvero abbastanza fresco?

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