martedì, Novembre 5, 2024

Il fenomeno del clipping

Nell’anno della rivoluzione del regolamento tecnico, anche
nella seconda metà della stagione, le novità continuano a fioccare. A Spa
Francorchamps, per la prima volta dall’inizio dell’anno, si è parlato del
fenomeno del clipping.
Come sapete, da regolamento tecnico, la power unit può usare
la potenza del motore elettrico MGU-K solo per un determinato tempo ogni giro,
anzi per essere precisi possono essere spesi solo 4 MJ di energia ogni tornata.
Considerando che la potenza massima che il regolamento concede per il MGU-K è
di 120 kW (160CV), possiamo stimare che l’utilizzo, a massima potenza, del
motore elettrico sia di circa 33 secondi al giro. Ogni scuderia ha diverse
tarature elettroniche per distribuire questi 4 MJ o 33s nei momenti migliori.
Fino all’ultima gara si è potuto comunque usare abbastanza
liberamente il MGU-K poiché il tempo in cui si poteva usare il motore
elettrico, senza rischiare di far pattinare le gomme (quindi perdere il
controllo o semplicemente consumare troppo le coperture) era inferiore al
limite di regolamento.
Nell’ultimo Gran Premio del Belgio, a Spa Francorchamps
invece, nel circuito più lungo del mondiale, con molti tratti a velocità
sostenuta, questi 33s non bastavano, così alla fine del lungo rettilineo del
Kemmel avveniva il fenomeno del clipping, cioè l’elettronica decideva di
tagliare la potenza del motore elettrico MGU-K per non usare tutta l’energia
disponibile per quel giro in quel punto e poterla usare anche nel resto del
circuito, ottimizzando il tempo.
Insomma negli ultimi metri del rettilineo, nonostante il
pilota rimanesse ancora con il piede sull’acceleratore, il motore elettrico
smetteva di erogare potenza per preservare energia. Se non fosse stato per
questo fenomeno, si sarebbero potute toccare punte di velocità ancora più alte
di quelle registrate.
Tuttavia, nonostante il clipping e la cilindrata del motore diminuita
rispetto alla scorsa stagione, la speed trap ha registrato nelle prove del
venerdì la velocità di 332 km/h, un comunque valore superiore ai 320 km/h
dell’anno precedente (sono stati utilizzati i dati del FP3 poiché entrambi gli
anni in condizioni di asciutto).
Il clipping potrebbe essere uno dei motivi per il quale la
differenza delle velocità di punta tra Mercedes e le altre power unit non era
alta come nelle altre piste.
Nonostante la pista di Monza sia molto più corta di quella
belga, i lunghi rettilinei brianzoli potrebbero far ripresentare questo
fenomeno denunciato per la prima volta dalla Red Bull lo scorso week end.

Questo nuovo regolamento tecnico continua a regalarci
novità.
di Niccolò Bertipaglia
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