domenica, Dicembre 22, 2024

Ferrari F14T:progetto da buttare?

La stagione 2014 per la Ferrari è stata drammatica a livello sportivo e dirigenziale. I risultati in pista della F14 T vacillano e si profila una stagione senza vittorie cosa che non avveniva dalla lontanissima stagione 1993. A livello dirigenziale questa stagione è stata come un terremoto: via il team principal Domenicali, via Marmorini responsabile dell’area Power Unit, via il Presidente e infine, il presidente del main sponsor Ferrari passato a miglior vita.
La monoposto realizzata dal trio Fry-Tombazis-Marmorini si è rivelata poco performante fin da subito e con il passare dei gran premi è stata si migliorata ma di pochissimo. La F14T è una monoposto nata plafonata con pochi margini di sviluppo. Sbagliata a livello meccanico e aerodinamico. Cosa restare di questa vettura nel 2015? Credo ben poco. Soltanto le parti relative alla Power Unit che per regolamento non si possono sostituire.
la vettura 2015 sarà la prima Ferrari che rispecchierà le idee del neo D.T James Allison visto che l’anno scorso quando rientrò in Ferrari il progetto 2013 era già in fase molto avanzata.
Verrà abbandonata la “disastrosa” sospensione pull rod all’anteriore che non si adatta alle monoposto attuali di F.1.
La scelta di questa sospensione è stata scelta da Pat Fry nel 2012 in quanto pensava di tratte dei vantaggi aerodinamici. Tale soluzione,inoltre, permette di abbassare i pesi in quanto ammortizzatori e barre di torsione si possono collocare in basso.


A livello meccanico, questo tipo di sospensione è troppo rigida e non assorbe nel migliore dei modi le asperità del tracciato scaricando sul solo pneumatico questo motore ammortizzante. In questa stagione ha creato parecchi problemi soprattutto a Raikkonen che predilige una vettura con un avantreno molto preciso sia in entrata che in uscita. Nelle ultime stagione aveva guidato una Lotus che utilizzata una sospensione anteriore push rod abbastanza morbida che gli permetteva di guidare secondo il proprio stile di guida.
Al posteriore verrà confermato il sistema pull rod anche se, personalmente, mi aspetto un ritorno alle piastrine di attacco per ancorare i braccetti alla scatola del cambio. In questa stagione si può notare la sospensione pull rod della Ferrari F14 T che a differenza delle altre vetture la Ferrari non utilizza più le piastrine di attacco per ancorare i braccetti alla scatola del cambio. Come potete osservare dall’immagine a lato vengono utilizzati dei giunti sferici (conosciuti ai più come uniball) che non si vedevano sulle vetture di F1 da qualche anno. Questa scelta è stata fatta per motivi strutturali  visti gli sforzi a cui sono sottoposti i bracci della sospensione posteriore che in questa stagione sono notevolmente aumentati visto l’incremento della coppia delle power – unit.

Se non ricordo male, il primo progettista a sostituire i giunti sferici con le piastrine era stato John Barnard (credo nel 94) il quale aveva capito che con l’escursione delle sospensioni che ha una Formula 1, l’uniball era solo un aggravio di peso e disturbava parecchio l’ aerodinamica. Per questo motivo aveva pensato di fissare i braccetti direttamente alla scocca tramite le piastrine.
A livello di potenza della Power Unit la Ferrari paga parecchi cavalli di deficit rispetto alla Mercedes. Il gap non credo sia dovuto all’unità termica bensì ai sistemi ibridi che non riescono a recuperare la stessa energia dei rivali tedeschi. Sarà interessante capire le scelte che farà l’ing. Binotto, il nuovo responsabile motori ed elettronica: copiare la disposizione delle componenti interne del Mercedes o proseguire sulla strada scelta lo scorso anno?Come ben sappiamo la Ferrari ha optato per una turbina Haneywell molto compatta come dimensioni collocata nella zona posteriore dell’unità insieme a compressore e MGU-H.
Anche i collettori di scarico potranno cambiare in quanto in questa stagione Ferrari ha optato per terminali molto lunghi, collocati verticalmente con andamento molto complicato. L’eccessiva lunghezza disperde potenza mentre la Mercedes adotta scarichi molto corti e lineari.

Su indicazione di Fry e Tombazis è stato spostato il serbatoio dell’olio dietro all’unità termica (Mercedes e tutte le altre l’hanno mantenuto davanti al motore). Questo ha permesso di avanzare il motore termico collocando l’intercooler all’interno della “V” delle bancate. Conseguenza di tutti questi interventi è stato l’allungamento dell’interasse.

Tutte queste scelte sono state fatte per avere a disposizione un ottima aerodinamica e una bassa resistenza all’avanzamento (fiancate più contenute). Così non è stato perché il carico aerodinamico sviluppato dalla F14T è carente rispetto a vetture come Mercedes e Red Bulll. A detta di Allison problemi sono centrati soprattutto nella zona posteriore in cui manca carico aerodinamico rispetto alle vetture di punta.

La vettura 2015, progetto 666, verrà realizzata partendo da un foglio bianco in quanto le aree in qui la F14T si è dimostrata competitiva sono ben poche. La vettura di quest’anno è chiaramente da cestinare.

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