Cambiano le caratteristiche tecniche dei tracciati ma, come la proprietà commutativa dell’addizione, il risultato finale non cambia: dominio Mercedes.
Andiamo a riepilogare le novità tecniche e le scelte aerodinamiche dei team.
Mercedes
La Mercedes ha portato, per questo appuntamento, un pacchetto aerodinamico ad alta deportanza. Ala posteriore con mainplane dotato di un bordo d’entrata molto curvo, flap mobile con aggiunta del nolder, cinque soffiature sulla parte alta della deriva verticale. Cambiato, invece, rispetto agli altri tracciati in cui serviva il massimo carico verticale il monkey seat. Questo tipo di “aletta” è stata introdotta per la prima volta al Gp di Montecarlo per massimizzare la deportanza creata dall’ala posteriore in quanto si cerca di accelerare il flusso d’aria nel dorso della’ala posteriore (avere un flusso più veloce implica una diminuzione di pressione).
Il concetto aerodinamico è lo stesso ma per questa gara gli aerodinamici anglo-tedeschi hanno portato un monkey seat con un profilo a doppio elemento. (vedi foto in alto). Nella precedente versione l’elemento in quella zona era, invece, unico.
Per garantire una miglior estrazione d’aria dai freni anteriori, gli ingegneri anglo-tedeschi hanno deciso di aprire i cestelli. Per la W05 non si tratta di una soluzione nuova in quanto una scelta analoga era stata fatta anche nel Gp inaugurale di Melbourne.
La Mercedes nel fine settimana di Monza, su ammissione dell’ingegner Costa, ad inizio stagione ha sbagliato dei calcoli sui rapporti del cambio e li ha calcolati troppo lunghi.
Red Bul
La scuderia di Milton Keynes si aspettava molto da questo fine settimana e per essere pronta nel migliore dei modi ha preparato un pacchetto aerodinamico con alcune evoluzioni utili ad incrementare il carico verticale.
Rispetto al Gp di Budapest è stata utilizzata un’ala con una corda maggiorata sul terzo flap supplementare.
E’ stato utilizzato un muso a pellicano con una “gobba” molto più pronunciata rispetto a quella utilizzata al Gp di Budapest.
muso a pellicano Red Bull RB10 |
Questa particolare soluzione permette che la Red Bull utilizza da diverse stagione e che è stata ripresa anche da altri team permette di incrementare da deportanza generata dal muso anche se comporta un incremento di resistenza all’avanzamento dovuto alla presenza della “gobba” e della distorsione che questa crea al flusso d’aria che la investe.
Ala posteriore in versione Budapest :presenti quattro feritoie nella parte alta della deriva verticale e lo slot nella parte bassa è stato aumentato di dimensione. Entrambi i piloti hanno utilizzato durante tutte le sessioni di libere, qualifica e gara il monkey seat con due elementi sul profilo principale.
Al posteriore ala da alto carico: profilo principale con bordo d’entrata molto arcuato, flap mobile con nolder, sei soffiature sulla parte alta della deriva verticale e doppio slot sulla parte inferiore. Abbinato a quest’ala è stata usato il monopilone di sostegno e il monkey seat a due elementi.
Al posteriore, nella zona delle prese dei freni, la FW35 presenta una soluzione molto interessante in quanto la presa dei freni è un vero e proprio profilo alare. In questa gara, come potete vedere dal confronto in basso, gli aerodinamici del team di Grove hanno ricercato il massimo carico verticale e per fare questo è stato cambiato lo sfogo d’aria, sostituendolo con un vero e proprio flap. Nella parte bassa sono state piazzati tre piccoli flap per incrementare ulteriormente la spinta verticale.
Sotto le carenature, gli aerodinamici inglesi hanno collocato un terzo profilo per incrementare ulteriormente il carico a discapito della resistenza all’avanzamento. Questo profilo è presente sulla vettura fin dai primi test anche se recentemente è stato modificato.
Viste le alte temperature è stata introdotta una carrozzeria posteriore con ampi sfoghi al posteriore con l’aggiunta di piccole branchie per evacuare il calore che si viene a generare sotto il cofano.
Riproposta l’ala posteriore che ha debuttato nel Gp di Germania che presenta una seghettatura sul bordo d’uscita del profilo principale e sul bordo d’entrata del flap mobile in modo da ritardare il distacco della vena fluida che investe l’ala aumentando l’effetto deportante senza aumentare il drag complessivo. Confermati,inoltre, i generatori di vortice sul profilo verticale dell’ala per massimizzare il carico deportante.
All’anteriore ala in configurazione strandard dotata di upper flap a due elementi, flap aggiuntivi ad alta incidenza e la presenza di piccole alette sugli endplate. Deviatori di flusso (turning vanes) a due elementi sotto il muso della vettura.
sx nuova soluzione |
Force India
Rispetto alle precedenti gare, il diffusore, è stato modificato in vari punti: derive verticali diverse, layout cambiato nella zona esterna, modificato il gurney flap. Tutti questi cambiamenti sono finalizzati per massimizzare l’estrazione d’aria e incrementare il carico aerodinamico.
All’anteriore sono state portate due versioni di ala anteriore che si differenziavano tra di loro per la lunghezza della piccola aletta collocata nella zona degli endplate. Questa aletta non era stata utilizzata a Monza ma era presente negli scorsi Gp di Germania e Ungheria.
Il mainplane è stato modificato nella zona in cui va a collegarsi con l’endplate (marciapiede) per cercare di incrementare il carico verticale all’avantreno.
Cambiata anche la parte superiore in quanto è stato modificato il disegno della pinna dorsale per massimizzare l’interazione dell’aria in arrivo dall’anteriore con l’ala posteriore.
Di nuovo disegno anche il monkey seat che rispetto alle precedenti gara da alto carico è stato modificato.
@Albrodpul |
Lotus
Confermata la carrozzeria posteriore simmetrica che per la prima volt era stata utilizzata in gara a Monza. Gli sfoghi d’aria nella parte terminale sono molto ampi per aumentare il livello di affidabilità della Power Unit che, sulla Lotus, ha avuto parecchi problemi in questa stagione.
carrozzeria simmetrica Lotus |
Toro Rosso