Vista la vicinanza tra il Gp di Sochi e quello del Giappone, i vari team, hanno portato in pista pochi aggiornamenti tecnici. Andiamo ad analizzare il lavoro fatto dalle principali scuderie in questo Gp di Russia.
Ala anteriore prove libere Gp Sochi |
Nonostante le ottime prestazioni e il grande passo gara dimostrato durante le simulazioni, gli ingegneri anglo-tedeschi hanno deciso,dopo aver analizzato i dati raccolti da entrambi i piloti, di “scaricare” gli assetti per avere una miglior velocità massima sui lunghi rettilinei. Per fare questo hanno utilizzato la configurazione aerodinamica utilizzata a Spa caratterizzata dal flap mobile “ondulato” con nolder applicato sul bordo d’uscita e monkey seat da basso carico deportante.
Confermate, invece, tutte le altre novità che erano state viste a Suzuka: deviatore flusso davanti alle fiancate, fondo e diffusore
Ala posteriore alto carico
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Si continua ad usare l’inedita ala posteriore con bordo d’uscita del profilo principale e bordo d’entrata del flap “seghettato”. La funzione di questa particolare è quella di ritardare il distacco della vena fluida che investe l’ala aumentando l’effetto deportante senza aumentare il drag complessivo.
Piccoli profilo sul fondo della F14 T |
Durante le prove libere 1, sulla vettura di Raikkonen, hanno continuato a raccogliere dati che potranno essere utili per la progettazione e viluppo della vettura della prossima stagione.
Oltre al tubo di pitot, collocato sulla zona neutra del profilo principale dell’ala posteriore, per questa trasferta russa, i dispositivi di rilievo dati, sono stati collocati anche sul lato esterno delle derive laterali dell’ala posteriore, proprio all’altezza del mainplane.
Confermata, all’anteriore l’ala usata in Giappone che presenta una piccola soffiatura sulla deriva collocata sull’upper flap.
Gp. Russia -Sochi |
Riproposta la grande “gabba” collocata sotto il muso della RB10 che era stata utilizzata a Singapore e non a Suzuka.
muso a pellicano Red Bull RB10 |
Questa particolare soluzione permette di incrementare da deportanza generata dal muso anche se comporta un incremento di resistenza all’avanzamento dovuto alla presenza della “gobba” e della distorsione che questa crea al flusso d’aria che la investe.
Confermato il sistema S-Duct che ha la funzionalità di alleviare l’alta pressione che si crea sotto il muso della vettura. Questa particolare feritoia, permette il passaggio di un determinato flusso d’aria fra la parte inferiore e quella superiore del muso ed impedisce l’accumulazione di uno strato limite sopra di esso.Con la nuova aerodinamica anteriore sono stati leggermente ritoccati anche i deviatori di flusso collocati davanti alle fiancate. Come potete osservare dal confronto sono state aggiunte due piccole soffiature per migliorare lo scorrimento dei flussi verso il posteriore dell STR09.
Cambiati anche i turning vanes che hanno una forma diversa rispetto a quelli utilizzati con la precedente versione di muso.
Al posteriore, ala da alto carico caratterizzata da un bordo d’entrata del profilo principale molto arcuato nella zona centrale. Quattro gli slot presenti nella parte alta della deriva verticale con l’aggiunta del nolder nel bordo d’uscita del flap mobile.
Molto particolare il materiale color oro che ricopre i cestelli dei freni posteriori. Questo materiale ha la funzionalità di trasmettere più calore possibile ai cerchi che a sua volta lo trasmettono allo pneumatico mandandolo velocemente in temperatura.
Modificata l’ala posteriore che ora è dotata di mono-pilone di sostegno ancorato in una posizione avanzata rispetto a quello usato nelle scorse gare. Utilizzato, a differenza di molti team, il monkey seat ancorato proprio al pilone di sostegno. Gli sfoghi al posteriore continuano ad essere asimmetrici con lo sfogo sinistro molto più ampio di quello destro.
Al posteriore, la Sauber C33, presenta un’ala da medio carico caratterizzata da un profilo principale piuttosto piatto con sei soffiature nella parte alta della deriva verticale. Confermato il pilone sdoppiato senza la presenza del nuovo monkey seat.