Grazie alla foto di Salvatore Asero, alias @Graftech, è possibile notare un particolare molto interessante della nuova Power Unit della Honda.
Rispetto al rendering, presentato dai giapponesi qualche mese fa, sembrano essere cambiate, come prevedibile, le disposizioni delle componenti interne. La filosofia seguita dagli ingegneri nipponici, coordinati dall’ex progettista dei motori Ferrari, Gilles Simon, sembra essere quella seguita dalla Mercedes.
Tipicamente, così come mostrato dal rendering Honda di alcuni mesi fa, la turbina e compressore sono posizionati uno accanto all’altro e il calore che viene a generarsi è il vero problema di questa soluzione in quanto i gas di scaricano arrivano ad avere una temperatura di circa 800°C. Poiché il compressore, nella soluzione tipica, è posizionato accanto alla turbina c’è una trasmissione di calore e l’aria aspirata è molto calda ed è quindi meno densa e perde di efficacia durante la combustione. Per contrastare questo problema, viene utilizzato l’intercooler per raffreddare l’aria prima che venga immessa nella camera di combustione.
Rispetto al rendering, presentato dai giapponesi qualche mese fa, sembrano essere cambiate, come prevedibile, le disposizioni delle componenti interne. La filosofia seguita dagli ingegneri nipponici, coordinati dall’ex progettista dei motori Ferrari, Gilles Simon, sembra essere quella seguita dalla Mercedes.
Tipicamente, così come mostrato dal rendering Honda di alcuni mesi fa, la turbina e compressore sono posizionati uno accanto all’altro e il calore che viene a generarsi è il vero problema di questa soluzione in quanto i gas di scaricano arrivano ad avere una temperatura di circa 800°C. Poiché il compressore, nella soluzione tipica, è posizionato accanto alla turbina c’è una trasmissione di calore e l’aria aspirata è molto calda ed è quindi meno densa e perde di efficacia durante la combustione. Per contrastare questo problema, viene utilizzato l’intercooler per raffreddare l’aria prima che venga immessa nella camera di combustione.
Gli ingegneri tedeschi, per primi hanno pensato di eliminare/ridurre questo problema ed hanno quindi separato il compressore e la turbina, collegandoli. tra di loro, attraverso un albero che attraversa la “V” del propulsore.
Per fare questo, hannoposizionato il compressore nella parte vicina al pilota e la turbina nella parte opposta del motore endotermico.
E’ ancora molto presto per capire se Honda ha seguito questa strada. Bisogna aspettare altre immagini per esserne certi ma non ci sarebbe niente di sconvolgente se la scelta fosse quella di separare turbina e compressore, in quanto, in questa stagione si è rilevata la migliore soluzione. Quello che è certo è il posizionamento sulla fiancata destra dell’intercooler mentre sula Mercdes è collocato nella zona sinistra della vettura.
E’ ancora molto presto per capire se Honda ha seguito questa strada. Bisogna aspettare altre immagini per esserne certi ma non ci sarebbe niente di sconvolgente se la scelta fosse quella di separare turbina e compressore, in quanto, in questa stagione si è rilevata la migliore soluzione. Quello che è certo è il posizionamento sulla fiancata destra dell’intercooler mentre sula Mercdes è collocato nella zona sinistra della vettura.
Molto interessante, la cosa che mi ha fatto notare, Fabiano Vandone durante l’analisi di queste foto. Osservate la zona in cui i 3 collettori di scarico, in uscita dai cilindri, si uniscono nel collettore che è diretto verso la turbina. Questo è posizionato molto indietro ed è attaccato al monobloccco. Questo spiega la rastremazione molto spinta delle pance.