mercoledì, Dicembre 18, 2024

I PENSIERI DEL PJ – JEREZ – DAY 3: la SF15-T è più adatta a Kimi!

Penultima giornata di test in quel di Jerez e finalmente c’è stato l’esordio alla guida della Ferrari SF15-T del neo papà Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese ha confermato le buone sensazioni avute dal compagno di squadra nei due giorni precedenti. 
E’ stato un primo test positivo, ho notato molti miglioramenti nelle aree in cui eravamo in difficoltà nel 2014, quindi credo la SF15-T che sia un buon punto di partenza.”

Dopo una mattinata consumata nei “classici” aerotest con qualche passagio a velocità costante, verso la undici ora locale la scuderia italiana ha tolto il rastrello dal muso della SF15-T e ha iniziato a far divertire l’ultimo campione del mondo in rosso. Raikkonen si è accorto fin da subito di avere in mano una auto migliore rispetto anche alla F14-T (in cuor suo lo sapeva già, dopo alcune giornate passate al simulatore) con cui ha terminato la scorsa stagione. Una macchina meno rigida all’anteriore che assicura, almeno per ora, un miglior inserimento in curva, cosa necessaria per far camminare decentemente il finnico. Jerez è una pista in cui una vettura con tanto carico aerodinamico generato dal corpo vettura e con tanta trazione riesce a fare la differenza. La SF15-T riguardo a queste due caratteristiche è una vettura abbastanza positiva e ben diversa dalla F14-T, scadente in queste due aree.  
Raikkonen ha svolto nel pomeriggio un lavoro molto simile a quello svolto da Vettel nel suo primo giorno in quel di Jerez, con run piuttosto brevi (massimo 7-8 giri) ma mostrando un passo costante che potrebbe indurci a pensare che il problema del recupero di energia dell’ERS-H sia risolto (abbiamo informazioni contrastanti riguardo a ciò). Per lo più ha utilizzato gomme medie facendo segnare a fine giornata un tempo migliore di circa 9 decimi rispetto al tempo segnato da Vettel nel primo giorno di test. C’è però da considerare, che la pista oggi, seppur “slavata” dagli scrosci di pioggia della notte, era molto probabilmente in migliori condizioni rispetto a domenica. 
In sintesi, in questi tre giorni di test, non si deve aver paura di affermare che la Ferrari ha mostrato di essere addirittura la seconda forza in campo, dopo la Mercedes (distanziata di un secondo circa e di 60 CV sulla Power Unit).

Grossa sorpresa, ma con un chiaro perché, il primo posto nella giornata odierna della Sauber. Seppur con gomme soft che garantiscono circa 1 secondo al giro rispetto al compound “medio”, la prestazione della scuderia svizzera è da valutare con soddisfazione, anche perché la Power Unit montata è pur sempre italiana. Nasr è riuscito addirittura ad effettuare più di 100 giri (109 per la precisione) senza grossi problemi.

E’ stata un’altra giornata positiva. Abbiamo utilizzato gomme di mescole diverse al variare delle condizioni meteo e abbiamo lavorato sul set-up. Alla fine ho avuto anche la possibilità di effettuare alcuni long-run per prendere confidenza con la vettura carica di carburante. E’ stato importante per me abituarmi a tutte queste cose diverse. Nel complesso sono stati due giorni molto positivi.” 

Al terzo posto, Nico Rosberg, con all’attivo la bellezza di 151 giri che sommati ai 157 giri di domenica hanno portato il pilota tedesco in cima alla classifica dei piloti più in pista in questi tre giorni di test. 308 giri, quasi 1364 km, all’incirca 4 Gran Premi e mezzo. Pazzesco! Roba da World Endurance Series, ma d’altronde il programma della Mercedes è stato chiaro fin dal primo giorno di test: fare più giri possibili testando si tutte le nuove parti all’interno della nuova Power Unit 2015, testando si le nuove gomme Pirelli, ma soprattutto verificando se i problemi di affidabilità che hanno causato qualche problema al team tedesco nel 2014 si manifestino anche in questa nuova annata. Di certo, le basse temperature dell’aria non aiuta i Team nel portare le nuove PU in condizioni limite. 

Il nostro obiettivo è fare chilometri, perché l’anno scorso il nostro punto debole è stata l’affidabilità. È importante vedere adesso i problemi perché abbiamo tempo per risolverli prima di Melbourne, perché per quelli che vedremo a Barcellona avremo meno tempo e saranno più difficile da risolvere.

Anche Mercedes, cosi come Ferrari e soprattutto Lotus ha avuto qualche problemino con la telemetria, risolto abbastanza velocemente. Rosberg ha svolto un lavoro molto diverso rispetto a Raikkonen, montando spesso gomme hard e percorrendo run di addirittura 20 giri e più.
Al quarto posto una Williams che sta portando avanti i suoi programmi senza cercare la prestazione sul singolo giro. A detta di molti addetti ai lavori, e dalle informazioni che abbiamo in mano, sembra che il passaggio dai lubrificanti Petronas a quelli Petrobras stia dando qualche “problemino” agli uomini di Groove. 


Finalmente una giornata “quasi” piena anche per la Lotus, che con Maldonado è riuscita ad insediarsi al quinto posto finale. La E23 non è nemmeno paragonabile alla macchina mal progettata del 2014. E’ una macchina molto più convenzionale che garantisce una buona base di partenza per una stagione di sviluppo intensa appoggiandosi sulle garanzie che può continuamente dare la Power Unit Mercedes. 

Al sesto posto una Toro Rosso che con Sainz è stata parecchio in pista nella giornata odierna; ben 136 giri per lo spagnolo! Anche per il team di Faenza normale lavoro di routine per una giornata di test, tanti dati raccolti da poter analizzare una volta tornati in italia (e in Inghilterra). 

Al settimo posto un Daniel Ricciardo soddisfatto si, ma non al 100% visto che è dovuto star fermo un paio di orette per la sostituzione della Power Unit Renault. Fortunatamente dopo la riparazione del guasto il pilota australiano è riuscito a percorrere alcuni stint di 12-15 giri con gomme medie ad un buon passo. Quello che preoccupa maggiormente Newey & Co, sono le prestazioni della Power Unit che per ora non sta garantendo quel livello di competitività sperata (a Barcellona 1-2 potremmo vedere una Power Unit Renault parecchio modificata). 


All’ultimo posto un “contento” Alonso che finalmente è riuscito a portare in doppia cifra (sui giri) la McLaren. Grazie al lavoro di tutta la Scuderia e alla sostituzione di molti componenti elettronici tra la serata di ieri e la notte passata, la Power Unit giapponese è riuscita a raggiungere i 32 giri non non dando troppi problemi seppur mai portandola al massimo potenziale attuale. Peccato che nel primo pomeriggio delle perdite nel circuito di raffreddamento abbiano causato un drastico calo di pressione e quindi abbiano decretato la fine anticipata della terza giornata. Sarà necessario un nuovo duro e importante lavoro dei meccanici per riuscire a dare domattina una vettura nuovamente “funzionante” a Jenson Button. Ma non dovrebbero esserci grossi problemi.

RoboCoPJ (@pjdona)





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