A livello tecnico il GP di Melbourne è stato molto interessante in quanto ha messo in evidenza i progressi fatti dalla Ferrari SF15-T durante l’inverno e ha messo in luce la crisi della RedBull RB11; la vettura progettata da Newey, senza l’aiuto fondamentale di Peter Promodrou (sempre rimasto nell’ombra di Adrian), è risultata in difficoltà sia a livello di Power Unit ma stranamente anche sul fronte meccanico ed aerodinamico.
I più critici, parlando del rendimento della Ferrari hanno messo in evidenza che il distacco rimediato da Vettel nel 2015 è analogo a quello accusato nella passata stagione da Fernando Alonso. Ma questa cosa, seppur vera, non rappresenta un’analisi corretta della gara 2015 di pochi giorni fa.
Nel 2014, precisamente al giro 11 di 58 è entrata in pista la Safety Car che ha praticamente azzerato il distacco rimediato dal pilota spagnolo. Osservando la tabella in basso vi potete rendere conto che in soli 11 giri Alonso aveva rimediato dal pilota tedesco della Mercedes già 21,4 s. Praticamente una media di 2 secondi al giro su Rosberg, il quale non stava nemmeno spingendo al massimo essendosi ritirato Hamilton, unico pilota che potesse impensierirlo. Quindi, considerando l’ingresso della Safety Car, il reale gap a fine gara della Ferrari F14-T sulla Mercedes W05 è quantificabile in circa 52-53 secondi.
Rosberg lo scorso anno ha corso in scioltezza o lo si può tranquillamente notare osservando il girio veloce realizzato in gara. Il pilota tedesco lo ha realizzato al passaggio 19 quindi con un quantitativo notevole di carburante in vettura. Alonso, seppur molto vicino nel rilevamento cronometrico, lo ha realizzato al giro 56 con vettura completamente scarica di carburante.
In questa stagione, invece, le prestazioni tra Hamilton e Vettel sono state realizzate con un quantitativo di benzina similare e gomme analoghe. Il gap, rimediato dal pilota tedesco della Ferrari è stato di circa mezzo secondo nel giro veloce.
I più critici diranno che in casa Mercedes non stavano spingendo al massimo ma noi crediamo, invece, che non si sono per niente risparmiati. Per la prima volta, dall’introduzione di queste Power Unit, abbiamo sentito gli ingegneri anglo-tedeschi chiedere ai propri piloti di risparmiare benzina. Cosa mai successa nella passata stagione. Dalle immagini TV, precisamente giro 53, Hamilton aveva utilizzato un totale di 119,11 litri mentre Rosberg 119,39 litri. Questo ci fa presupporre, effettuando delle semplici proporzioni, che a fine gara i piloti Mercedes abbiano consumato circa 130,5 litri. Questo valore utilizzando un peso specifico di 0,76 kg/l, a circa 99 kg. Questo dato ci indica che in Mercedes non avevano ampi margini di miglioramento delle proprie performance in quanto molto vicini al limite con il consumo di carburante.
Analizzando il passo gara della Ferrari si può certamente affermare che la scuderia italiana è apparsa più a suo agio con le mescola più morbide (Soft in questo caso). Il passo gara di Vettel, nelle fasi iniziali, seppur rallentato da Massa, era solo 7 decimi superiore a quello di Hamilton. Distacco analogo anche con le gomme medie anche se, in questo frangente, Vettel era a pista libera mentre nel primo stint era ostacolato da Massa. Infatti, appena Massa è andato al pit, Vettel ha abbassato subito i suoi tempi passando da 1:33,1 a 1:32,3 e 1:32,6, con giri addirittura migliori del duo Mercedes che lo precedeva.
A noi la SF15-T è sembrata una monoposto molto “gentile” sugli pneumatici, una caratteristica che ci fa tornare a mente le caratteristiche della Lotus 2013 progettata “stranamente” da colui che ha dato un buon contributo al progetto 2015, ossia James Allison (è bene sottolineare che la base della SF15-T è nata sotto idee e progetto del greco Tombazis)
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Il telaio della SF15-T è migliorato tanto ma i grossi passi in avanti sono stati fatti soprattutto a livello di Power Unit. A livello di potenza massima in questa stagione la Ferrari ha recuperato tantissimo gap (60 CV in più rispetto alla Power Unit 2014, e una differenza di solo una 30ina di CV dai motorizzati Mercedes in questo 2015) e lo si può notare dalle velocità massime rilevate nei singoli settori. Ora i riferimenti riscontrati sono a livello di Mercedes. Riguardo alla squadra tedesca si può affermare con buona certezza che i rapporti del cambio sono stati leggermente accorciati rispetto a quelli utilizzati nel finire della scorsa Stagione. Tale modifica è utile se si vuole sfruttare in maniera migliore la motricità, penalizzando ovviamente le velocità di punta.