Sulla RedBull già a Barcellona era atteso un pacchetto evolutivo che non si è mai visto per via di problemi nel passaggio ai crash test del nuovo muso. Nella mattinata siamo venuti a conoscenza del fatto che nella giornata di ieri è stato fallito nuovamente il crash test, ma oggi verrà riproposto. Horner, tra le altre cose, ha comunicato ai giornalisti presenti a Melbourne che RedBull sta testando più versioni di naso, e non solo una versione.
Gli ingegneri di Milton Keynes ci hanno abituato nella maggior parte dei casi a non introdurre mai le proprie modifiche durante la giornata di venerdì ma di montarli, sulle proprie vetture, durante le terze prove libere.
Si è rivista ai box l’interessante ala posteriore introdotta nelle ultime giornate dei test a Barcellona. Questa versione di ala è dotata di tre soffiature nella parte alte della deriva verticale e presenta un’interessante soffiatura verticale che è stata introdotta nel bordo d’entrata dell’endplate. Questa soluzione dovrebbe permettere di andare a ridurre i vortici di estremità nonché far “stallare” in determinate situazioni l’endplate generando cosi una minor resistenza all’avanzamento.
Confermati, inoltre, i mozzi soffianti con la pinza dei freni collocata orizzontalmente per abbassare il baricentro della monoposto in una zona molto sensibile della vettura (masse non sospese). Questa soluzione è necessaria se si vuole una vettura molto reattiva nei cambi di direzione.
La fiancata a nudo della Red Bull ci ha permesso di capire che l’intercooler è stato posizionato nella parte bassa della fiancata (diviso tra fiancata destra e sinistra). Anche in questo caso, cosi come sulla Williams il radiatore nella fiancata di sinistra è stato “splittato” in più parti, la parte inferiore è adibita al raffreddamento dell’aria in arrivo dalla parte posteriore dove è situato nella Power Unit Renault il compressore.