domenica, Dicembre 22, 2024

TEST PRECAMPIONATO 2015: IL PENSIERO FINALE DEL #PJ

E’ giunta l’ora di scrivere “qualcosa” riguardo ai 12 giorni di Test precampionato che ci hanno fatto divertire, emozionare e anche “preoccupare” (per le condizioni di salute di Alonso).

Ho pensato di:

riassumere le novità tecniche portate in pista dalla principali scuderie;
inserire le impressioni che mi sono fatto nella due giorni (venerdì e sabato di Barcellona 2) passata nella città catalana;
inserire i passi gara delle simulazioni effettuate negli otto giorni di test  in Barcellona (la migliore per Team, tranne su Ferrari in cui evidenzio i passi gara sia di Kimi che di Sebastian).

Le analisi sono messe in ordine di risultato nella simulazione di gara e quindi di “passo gara”. Solo alla fine dell’articolo, la mia “griglia di partenza” delle varie scuderie in questo inizio di campionato 2015. 

1 – MERCEDES
La scuderia che ha dominato in lungo e in largo nello scorso campionato è apparsa anche in questi test precampionato ad un livello irraggiungibile per tutti gli altri team. La nuova vettura è una ottima evoluzione della pluri-vittoriosa W05 Hybrid del 2014; dal punto di vista tecnico sulla W06 Hybrid Mercedes si sono visti:

  • nuova ala posteriore (versione più “scarica” di quella vista a Jerez, che era poi la versione 2014);
  • “monopilone” centrale al posteriore;
  • nuovo monkey seat di dimensioni più “generose” rispetto alla versione 2014 (poi utilizzata per via di problemi di fissaggio sulla versione 2015);
  • piccola modifica all’endplate dell’ala posteriore;
  • piccola modifica al diffusore;
  • piccola modificata ai profili ai lati dell’abitacolo;
  • nuovi supporti delle dummy camerasinterpretando in maniera estrema le nuove direttive della Fia. 
  • modificata la parte terminale del cofano motore 
La W06 in quel di Barcellona mi ha seriamente impressionato, sopratutto nella zona dello “stadio”. A “La Caixa”, la curva 10 del circuito di Montmelo, la Mercedes entrava a doppia velocità rispetto a tutte le altre vetture. Nel primo passaggio che vidi, pensai ad un probabile “lungo” di Rosberg (in quel momento alla guida) ed invece la traiettoria in percorrenza e in uscita curva è rimasta similare alle altre vetture passate successivamente. La W06 Hybrid è una vettura con tantissima trazione (in uscita da La Caixa era ben evidente), tantissimo carico aerodinamico (ben evidente appostandosi alla curva 7) e una Power Unit/elettronica strabiliante (erogazione molto positiva). Ma dai run effettuati a Barcellona non ci sono solo notizie positive, poiché i tecnici del team tedesco hanno notato un “anomalo” degrado delle gomme e un problema nel portare al limite la vettura, cosa che non succede per esempio sulle nuovissima Ferrari. 

Il miglior tempo del duo Mercedes è stato quello siglato da Nico Rosberg nel sesto giorno di prove in quel di Montmelo, che grazie a gomme SOFT è riuscito a scendere sotto l’1.23
BEST LAP – MERCEDES (Rosberg – SOFT): 1.22.792
Il giro di Nico è stato “quasi” perfetto se si conderano i miglior tempi nei vari settori dei due piloti del team tedesco (vedere l’immagine finale per i miglior tempi nei vari settori):

IDEAL LAP – MERCEDES: 1.22.689
Per quanto riguarda il passo gara, la Mercedes nella otto giorni di Montmelò non ha effettuato molte simulazioni chiare e analizzabili, se non in un’occasione con Lewis Hamilton, utilizzando nei tre run solo compound HARD (nuove nel primo e nel terzo stint, usate nel secondo stint). Ecco il passo medio e il tempo di gara (considerata su 64 giri e non 65, per via del primo giro con partenza da fermo).

PASSO GARA (HARD-HARD-HARD) – MERCEDES (HAMILTON): 1.29.630
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri) – MERCEDES: 1 h 35 min 36 secondi

La Mercedes ha deciso di iniziare la stagione utilizzando meno gettoni del previsto (anche rispetto alla specifica di motore “testata” a Barcellona), apportando modifiche soprattutto alla parte di “combustione”. L’incremento di potenza sulla Power Unit tedesca sarà intorno ai 40 CV.

2 – FERRARI
La Ferrari è arrivata in quel di Montmelo con poche certezze e tante incognite. I quattro giorni di test a Jerez avevano soddisfatto Raikkonen e Vettel, gli ingegneri, e pure Arrivabene & Company. Ma la domanda che si facevano spesso in quel di Maranello era questa: “In che posizione saremo quando anche gli altri andranno a spingere come noi?”. A Barcellona ci sono state delle risposte, anche importanti.
Partendo dal punto di vista tecnico, la Ferrari a Barcellona ha portato ben poco (a Melbourne vedremo qualcos’altro di nuovo):
La SF15-T è sembrata una vettura ben bilanciata, ad un livello piuttosto alto nella curve veloci e medio-veloci, soprattutto nelle fasi di ingresso e in percorrenza (ma non come Mercedes). Quello che i tecnici della scuderia italiana dovranno ancora migliorare, e di molto, è l’uscita dalla curve lente, e quindi trazione, cosi come l’erogazione della nuova Power Unit 2015, la 059/4 (in uscita dalla curve lenti si sono sentiti degli strani “vuoti”). Già a Barcellona si dovevano vedere dei nuovi pezzi relativi alla sospensione posteriore, poi non arrivati, proprio per cercare di migliorare un male cronico della F14-T, la trazione, problema seppur non cosi importante anche della nuova vettura 2015.

Per confermare la mia impressione (ma anche quella di Cristiano e di Paolo), ossia che la SF15-T soffra ancora di problemi in trazione, vediamo quanto la Mercedes e la Williams siano andate più “forti” nell’ultimo settore.
SECTOR 3 – BEST MERCEDES: 28,737 secondi
SECTOR 3 – BEST WILLIAMS: 28,901 secondi
SECTOR 3 – BEST FERRARI: 29,045 secondi (+0.308 secondi da MER, +0,144 secondi da WIL)

Nota positiva per la Ferrari anche il consumo delle gomme: la SF15-T sembra essere una delle vetture che riesce a gestire meglio gli pneumatici.Cosa che potrebbe far andar meglio la Ferrari in gara rispetto alla qualifica dove i CV rispetto alla Mercedes è probabile che faranno la differenze. Importante sottolineare che il team italiano porterà a Melbourne la stessa specifica di Power Unit di Barcellona. Nessun depotenziamento, o scelta conservativa.


Interessante vedere che alla guida della SF15-T ci sia un “altro” Raikkonen rispetto a quello che abbiamo visto nel 2014. Appostandoci per un’oretta sulle “gomme” dalla curva 5, è stato pazzescamente bello vedere la traiettoria che sfruttava Kimi rispetto a tutti gli altri piloti. Un ingresso stretto, quasi “eccessivamente” diretto, ma redditizio considerando anche la successiva buona percorrenza.

Ora confrontiamo il miglior giro effettuato da un pilota Ferrari, in questo caso Raikkonen (su gomme Super Soft), con il miglior giro possibile mettendo insieme i tre migliori settori.

BEST LAP – FERRARI (Raikkonen – SUPERSOFT): 1.23.276
IDEAL LAP – FERRARI: 1.23.246 (+0,557 secondi da Mercedes)

Kimi sembra aver tirato fuori il massimo dalla SF15-T nell’unica simulazione di qualifica effettuata. C’è sicuramente da sottolineare il fatto che i tecnici della scuderia italiana hanno pensato di non scoprirsi troppo, soprattutto nella simulazione di qualifica imbarcando più benzina del necessario.
Per quanto riguarda il passo gara, la Ferrari ha pensato di effettuare i classici due pit stop con entrambi i piloti, variando però la strategia. Con Raikkonen si è assistito ad una partenza con Medium (usate), per poi passare alle Hard (usate) nella fase centrale di gara (che non hanno funzionato benissimo purtroppo) per poi concludere con le medie sperimentali, migliori in fatto di consumo rispetto al compund “classico”. Vettel invece ha completato tutti i 65 giri della simulazione di gara con compound medi (sempre usati), passando alla versione “sperimentale” come Raikkonen nell’ultima fase di gara. I calcoli portano a questo passo di gara per i due piloti della Ferrari:
PASSO GARA (MEDIE-HARD-MEDIE SP) – FERRARI (KIMI): 1.29.844
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 35 min 50 secondi (14 secondi dalla Mercedes)

PASSO GARA (MEDIE-MEDIE-MEDIE SP) – FERRARI (VETTEL): 1.30.044
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 36 min 03 secondi (27 secondi dalla Mercedes)

Grazie alle modifiche apportate alla Power Unit 2015, la 059/4, Ferrari può disporre quest’anno di una 60ina di CV in più rispetto alla versione di PU dello scorso anno, ma soprattutto è stato fatto un grosso lavoro sulla parte elettrica e sul recupero di energia dall’MGU-H. Anche se la PU 2015 Ferrari consuma ancora leggermente “troppo” di quello che ci si aspettava (e della PU Mercedes), il passo tenuto dai due piloti è stato molto costante, sintomo di un buon utilizzo della parte elettrica. Nell’arco dell’anno verranno inseriti importanti miglioramenti (i gettoni utilizzati per ora sono “pochi”, non posso andare oltre), ora in fase di testing sui banchi prova di Maranello. Da non escludere che in Ferrari tra poche settimane possano passare sulla loro PU al layout già utilizzato lo scorso anno dalla Mercedes, considerando il fatto che la Ferrari parte già in questo 2015 con una Power Unit “splittata”: compressore e turbina sono separati, anche se non in maniera cosi netta come sulla Power Unit tedesca.
In questo inizio di campionato metto, come ben evidente nella “griglia di partenza” del campionato 2015, la Ferrari al terzo posto a circa 7-8 decimi dalla Mercedes.


                                         3 – WILLIAMS

E’ evidente che la squadra di Grove si sia parzialmente nascosta, cosi come Mercedes e RedBull. La FW37 è una vettura non troppo distante dai concetti già sviluppati nel 2014 sulla FW36. I tecnici del team inglesi hanno voluto concentrarsi nel non stravolgere una vettura già vincente in qualifica nello scorso campionato, e nel cercare di sistemare i problemi di trazione (grazie ad una nuova sospensione posteriore) e di carico aerodinamico della FW36 2014.

Dal punto di vista tecnico, dopo la quattro giorni di Jerez, dove avevamo visto una FW37 molto simile a quella apparsa sul magazine inglese F1 Racing, il team inglese ha portato queste novità:
  • “monopilone” centrale al posteriore;
  • nuovi deviatori di flusso laterali, ora divenuti a “ponte”; 
  • piccola modifica nella parte finale del cofano motore;
  • piccola modifica anche sui deflettori ai lati dello splitter;
  • modifiche all’ala anteriore
La FW37 sembra aver mantenuto quell’ottima caratteristica di velocità che l’ha contraddistinta l’anno passato, abbinando una miglior trazione grazie ad una versione di sospensione posteriore modificata. Il team di Grove è stato il primo a mostrarci una delle due migliori versioni (insieme a quello Mercedes) di muso per l’interpretazione del nuovo regolamento tecnico 2015. C’è da sottolineare il gran lavoro fatto dai tecnici Williams, visto che sono stati i primi a passare i crash test con quella tipologia di muso, roba non da poco! Cosi come Mercedes, la FW37 mi ha impressionato nell’inserimento della curva “La Caixa”. Questo viene confermato anche dai numeri: come scritto precedentemente nel paragrafo dedicato alla Ferrari, nell’ultimo tratto del circuito di Barcellona la FW37 si è difesa egregiamente contro una vettura stratosferica quale è la W06, ma soprattutto è riuscita a far meglio della Ferrari (RedBull purtroppo conta “poco” in questa analisi, visto il carburante imbarcato e le gomme Soft). 
Ora confrontiamo il miglior giro effettuato da un pilota Williams, in questo caso Bottas (su gomme Super Soft), con il miglior giro possibile mettendo insieme i tre migliori settori.
BEST LAP – WILLIAMS (Bottas – SUPERSOFT): 1.23.063
IDEAL LAP – WILLIAMS: 1.23.016 (+0,327 secondi da Mercedes)

Cosi come in Ferrari, anche il finlandese di casa Williams sembra aver tirato fuori il massimo dalla FW37 nell’ultima simulazione di qualifica effettuata, quella dell’ultimo giorno di Test. C’è sicuramente da sottolineare il fatto che i tecnici della scuderia inglese hanno pensato di non scoprirsi troppo, soprattutto nella simulazione di qualifica (ma anche nella simulazione di gara), imbarcando più benzina del necessario e non spremendo a fondo la Power Unit Mercedes (niente tasto “magico” per loro).
Per quanto riguarda il passo gara, la Williams non ha completato una vera e propria simulazione di gara se non con la Wolff nei primi giorni di test nella città catalana. Ho preso tre stint di Bottas che somigliano ad una simulazione di gara “leggermente camuffata”. Fatto sta che il team inglese ha pensato di stare su una strategia classica con due pit stop. Bottas ha sfruttato una strategia molto simile a quella scelta dalla Mercedes, ossia sono stati utilizzati solo pneumatici duri. I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la Williams di Bottas:

PASSO GARA (HARD-HARD-HARD) – WILLIAMS (BOTTAS): 1.30.083



TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 36 min 05 secondi (29 secondi dalla Mercedes)

La mia idea è che Williams si sia nascosta e non ci abbia fatto vedere il suo vero potenziale. Metterei la FW37 al secondo posto a circa 5-6 decimi dalla Mercedes e davanti di circa 2 decimi alla Ferrari.

4 – TORO ROSSO
Per Toro Rosso, Lotus, Force India e Sauber, un’analisi concentrata solo sul passo gara e non sul giro secco per non prolungare ulteriormente l’uscita di questo articolo.
La squadra di Faenza, nata dalle ceneri della Minardi, è stata la grossa sorpresa di questi test. Nella città catalana è scesa dal camion una versione B della vettura presentata in quel di Jerez. Numerose modifiche “tecniche”, che vado qui ad elencare:
  • nuovo muso, una via di mezzo tra la versione “corta” della Williams e quello della RedBull;
  • diversa posizione delle dummy cameras, ora più “convenzionale”;
  • nuova ala anteriore, molto simile a quella della mamma RedBull;
  • nuova ala posteriore, completamente riprogettata;
  • nuovo monkey seat a tre profili;
  • nuovo diffusore completamente rivisitato; 
  • nuovo cofano motore, senza prese d’aria “secondarie” esterne e con sfoghi aria calda più piccoli.
La Toro Rosso STR10 sembra la miglior vettura mai realizzata dal team italiano. In questa stagione 2015, alla guida ci saranno due giovanotti; soprattutto uno, Verstappen, potrà farci vedere delle belle cose. A Barcellona il pilota olandese ha già mostrato a tutti chi comanda all’interno della scuderia, con un compagno di squadra, sempre figlio d’arte di cognome Sainz, per ora “ammutolito” (l’unico sussulto nella simulazione di qualifica, un semplice “caso”) e che non è riuscito ancora a rispondere a suon di giri veloci (ma solo con pessimi “lamenti”, mi fermo qui!). 
Il problema del team italiano si chiama Renault, e la situazione è simile se non peggiore a quella che sta vivendo RedBull. Una mancanza ormai “cronica” di CV (per ora soli 30 CV in più rispetto alla Power Unit 2014) che purtroppo non riesce a far brillare l’ottima aerodinamica presente quest’anno sulla STR10.
Per quanto riguarda il passo gara, la Toro Rosso ha completato la simulazione più rapida con Verstappen utilizzando una strategia su due soste. Il pilota olandese ha effettuato i primi due stint con gomme medie (usate), per poi passare alle dure (nuove) nell’ultima parte di gara.

I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la Toro Rosso di Verstappen:

PASSO GARA (MEDIE-MEDIE-HARD) – TORO ROSSO (VERSTAPPEN): 1.30.211



TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 36 min 13 secondi (37 secondi dalla Mercedes)

Posiziono la scuderia di Faenza al 5o posto assoluto dietro a Mercedes, Williams, Ferrari e RedBull ma davanti alle sue “vere” rivali ossia Lotus e Force India. 


5 – REDBULL

Newey & Co sono la vera grossa incognita di questa prima parte di campionato. La RB11 non ha mostrato tutto il potenziale, ma anzi è apparsa ai più esperti come una vettura in difficoltà, con problemi di motore in primis (discorso analogo a quello fatto appena sopra per la Toro Rosso) nonché stranamente problemi di carico aerodinamico (numerosi test aerodinamici, mai visti negli anni scorsi sulla vettura progettata dal genio Newey). 

Per quanto riguarda la “tecnica” che a noi piace tanto, purtroppo a causa del fallimento dei crash test relativi al nuovo naso, non si sono viste grosse novità (che potremo vedere molto probabilmente a Melbourne). L’unica vista in pista, è la bellissima soluzione pensata per l’endplate dell’ala posteriore con una grossa feritoia verticale, utile a far “stallare” l’endplate stesso in talune situazioni per ridurre la resistenza all’avanzamento.

Importante sottolineare che Ricciardo sta facendo un grosso lavoro, pur con un mezzo per ora non all’altezza. Tra l’altro delle voci interne al paddock, vogliono Newey & Co molto delusi dal suo compagno di squadra, il pilota russo Kvyat, tanto da far pensare già ad un Verstappen in RedBull nel 2016 (anche se l’idea sarebbe quella di tenerlo in Toro Rosso fino al 2016 compreso, per evitare di bruciarlo). La RedBull, cosi come la Mercedes per i test di Barcellona non ha “ordinato” alla Pirelli le gomme di mescola super morbida, poiché considerate non adatte a quella tipologia di pista da parte dei tecnici del team austriaco (cosa effettivamente vera, come sottolineato nei giorni successivi ai test anche da Pirelli).
Ora passiamo a qualche numero e confrontiamo il miglior giro effettuato da un pilota RedBull, Ricciardo (su gomme Soft), con il miglior giro possibile mettendo insieme i tre migliori settori.
BEST LAP – REDBULL (Ricciardo – SOFT): 1.24.638
IDEAL LAP – REDBULL: 1.24.638 (+1,949 secondi da Mercedes)

Il pilota italo-australiano di casa RedBull è riuscito a tirar fuori il massimo dalla sua RB11. C’è sicuramente da sottolineare il fatto che i tecnici della scuderia austriaca hanno pensato di non scoprirsi troppo, soprattutto nella simulazione di qualifica, imbarcando più benzina del necessario e non utilizzando pneumatici più soffici che potevan dare ulteriori 7-8 decimi portando quindi il tempo ad un 1.23 alto. 
La RedBull si è concentrata forse più di tutte sulle simulazioni di gara effettuando molti stint “lunghi” con pneumatici medi e duri. Nella simulazione più redditizia, sempre percorsa da Ricciardo (anche se Kvyat in una gli è rimasto molto vicino seppur con pneumatici di mescola diversa), la RedBull ha sfruttato stranamente una strategia a tre soste, come se ci fossero problemi di usura degli pneumatici. Il pilota australiano ha utilizzo nella propria simulazione di gara, gomme solo a mescola media usate in tutti e 4 gli stint.

I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la RedBull di Ricciardo:

PASSO GARA (MEDIE-MEDIE-MEDIE-MEDIE) – REDBULL (RICCIARDO): 1.30.388
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 36 min 25 secondi (49 secondi dalla Mercedes)

Secondo me RedBull, pur vista in difficoltà, è da 4a posizione assoluta in termini di graduatoria di scuderie in questo inizio di campionato 2015, a circa 1 secondo dalla Mercedes. I problemi di cavalleria e di consumi però dovranno essere al più presto sistemati da Renault, altrimenti Ricciardo & Co rischieranno di fare una stagione anonima con un avversario in più a lottare per il podio, la Ferrari. Vedo una RedBull messa peggio rispetto allo scorso anno, pur sapendo che nei test di Jerez e di Barcellona il “nascondino” è stato il miglior gioco effettuato dagli uomini austriaci. 

6 – SAUBER

I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la Sauber di Nasr:

PASSO GARA (MEDIE-MEDIE-DURE) – SAUBER (NASR): 1.31.307
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 37 min 24 secondi (1 minuto e 47 secondi dalla Mercedes)

Sauber è sembrata abbastanza in palla a Barcellona, anche se nel Paddock giravano voci piuttosto “strane”, e non vado oltre. Penso che il miglioramento, anche grazie alla nuova Power Unit Ferrari sia evidente, ma il risultato di Barcellona è stato inficiato dal fatto che il team svizzero sia alla ricerca di alcuni sponsor per allontanare lo spettro del fallimento. Spero di sbagliarmi! 

7 – FORCE INDIA

I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la Force India di Hulkenberg:

PASSO GARA (MEDIE-MEDIE-MEDIE) – FORCE INDIA (HULKENBERG): 1.31.601
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 37 min 42 secondi (2 minuti e 06 secondi dalla Mercedes)

Una Force India che ha sorpreso, non tanto per i tempi sul giro ma per l’affidabilità mostrata, che era il vero obiettivo del team indiano nei giorni passati nella città catalana. Ovviamente lo sanno anche loro che c’è ancora un sacco di lavoro da fare; il lavoro perso, per via dei grossi problemi economici che stanno affliggendo anche questo team, è stato importante. Entro il Gran Premio di Gran Bretagna i tecnici della Force India porteranno una versione B della vettura che includerà un nuovo naso (in versione “corta”) e una sospensione innovativa idro-meccanica la quale potrebbe debuttare già in Spagna.  

8 – LOTUS

I nostri calcoli portano a questo passo di gara per la Lotus di Maldonado:

PASSO GARA (DURE-MEDIE-MEDIE-MEDIE) – LOTUS (MALDONADO): 1.31.730
TEMPO DI GARA (per completare 64 giri): 1 h 37 min 51 secondi (2 minuti e 14 secondi dalla Mercedes)

La grossa delusione per me, di questi test precampionato 2015 è la Lotus. Pur avendo perso un paio di giorni in quel di Jerez, non mi sarei mai aspettato un passo gara cosi lento a Barcellona da parte di una vettura che pensavo potesse fin da subito stupire, anche grazie alla nuovissima Power Unit Mercedes. A detta degli ingegneri del team inglese gli aggiornamenti portati nella città catalana non hanno completamente funzionato. Tra il GP di Cina e quello di Spagna ne verranno portati ulteriori per fare quel passo in avanti necessario per contrastare l’italiana Toro Rosso, la vera rivale per questa prima parte di stagione 2015. 

9 – MCLAREN

Arriviamo ora alla scuderia più “chiacchierata” dei test precampionato 2015, la McLaren. 


La MP4-30 è una ottima vettura, che tiene delle soluzioni aerodinamiche veramente interessanti e poco convenzionali (il problema potrebbe stare anche in queste scelte). Ma il vero grosso problema della nuova Mclaren è relativo alla Power Unit Honda che ha continuato, in tutti i 12 giorni di test, a dar problemi su problemi, portando perfino Alonso in ospedale. 


Sull’incidente in questione noi di F1ANALISITECNICA abbiamo già espresso la nostra opinione, in QUESTO articolo, eviterò quindi di soffermarmi ulteriormente. 


Nei pochi giri effettuati da Button (in confronto alle altre scuderie, nel giorno più fortunato ha toccato i 100 giri comunque) si è vista in pista una vettura con molto carico aerodinamico e soprattutto tanta trazione; tanta, da non far sfigurare la MP4-30, spesso in pista con il recupero di energia “castrato”, nell’ultimo settore, il più guidato. Scorrendo i vari run effettuati dal team inglese non si riesce però a ricavare un vero e “affidabile” passo gara che ci mostrerebbe la reale posizione della McLaren in questo inizio di stagione. Ma penso che per Alonso & Co non sia effettivamente questo il più grosso problema, poiché considerando i circa tre mesi di ritardo di Honda, sanno di aspettarsi una McLaren veramente competitiva solo intorno a Giugno-Luglio di quest’anno


Ah, se volete la mia opinione riguardo al layout della Power Unit giapponese, considero presente lo split in “stile Mercedes” con compressore e turbina separata.



GRIGLIA DI PARTENZA SCUDERIE – F1 2015

1 – MERCEDES
2 – WILLIAMS
3 – FERRARI
4 – REDBULL
5 – TORO ROSSO
6 – LOTUS
7 – FORCE INDIA
8 – SAUBER
9 – MCLAREN




Fonte: AMuS


@pjdona

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