domenica, Dicembre 22, 2024

GP BAHRAIN: analisi Long Run

Da poco si sono concluse le seconde prove libere del GP del Bahrain con le due Mercedes che hanno confermato di essere le monoposto più veloci sul giro secco.

La Ferrari, soprattutto con Sebastian Vettel ha dimostrato di essere molto vicina in condizione di qualifica. Peccato per l’errore del tedesco all’ultima curva che non ci ha permesso di capire esattamente il vero potenziale della SF15-T (da quantificare in circa 4-5 decimi il tempo perso dal 4 volte campione del mondo).


Attenzione però, per le qualifiche di domani non dobbiamo pensare ad una Ferrari in lotta per la prima fila perchè la Mercedes, ci ha abituato al venerdì a non sfruttare a pieno il potenziale della propria Power Unit (il famoso “bottoncino magico” che garantisce circa 25 CV in più). Detto questo, l’obiettivo per entrambi i piloti della Rossa sarà quello di monopolizzare l’intera seconda fila dello schieramento. Per completare il discorso per quanto riguarda il capitolo “configurazione qualifica”, la SF15-T ha dimostrato di trovarsi a suo agio sia con le soft che con le medie (importanti per la Q1). Sicuramente c’è da sottolineare il fatto che la Ferrari, su una pista dove il motore conta molto, potrà avere un vantaggio avendo cambiato le parti endotermiche delle 2 Power Unit. 
Ma, e qui arriva il bello, in condizione di gara le prestazioni della SF15-T sono sembrate essere sorprendenti. C’è però ovviamente da considerare il quantitativo di benzina utilizzato, non sicuramente analogo a quello utilizzato dalla Mercedes (circa 20 kg superiore). In ogni caso, su questo tracciato la SF15-T è sembrata essere più a suo agio rispetto a quanto avevamo visto in Cina nonostante le temperature della pista non fossero eccessivamente elevate. Stranamente, visto i problemi avuti in Cina con il compound medio, la Ferrari non ha effettuato nessun lungo stint in condizione di gara con questa mescola. Solo Raikkonen ha effettuato un giro con un tempo di attacco di 1:39,9 che equiparato a quello di Hamilton e corretto con il giusto quantitativo di benzina (+20 kg = 6 decimi in Bahrain) sarebbe migliore di  qualche decimo di secondo.  Tra i piloti Ferrari, Vettel sembra avere qualche decimo di vantaggio rispetto al compagno di squadra, e una costanza di tempi sorprendente. 

In casa Mercedes è molto difficile fare paragoni in quanto hanno fatto lavori opposti. In qualifica, pur essendo stato Rosberg il più veloce, Hamilton è sembrato avere qualche decimo in più nel piede e, personalmente lo riteniamo il favorito per la pole position di domani. Il degrado gomme, sia in casa Ferrari che in Mercedes non è sembrato relativamente alto anche grazie alle temperature che, vista la partenza serale, saranno alte ma non a livello di quelle registrate in Malesia. Interessante il lavoro fatto durante le FP1 dalla Mercedes che è scesa in pista simulando dei long run con parecchia benzina a bordo quando le temperature della pista erano elevatissime. Questo lavoro è stato effettuare per capire se le modifiche introdotte in Cina, per contenere il degrado degli pneumatici posteriori, siano stati veramente efficaci. I riscontri sembrano essere stati buoni a dimostrazione che le modifiche apportate alla W06 Hybrid hanno dato i risultati che gli ingegneri si attendevano. C’è poi anche da considerare che Mercedes cerca sempre di non stressare troppo i componenti delle proprie Power Unit il venerdì visto che anche loro non sono esenti da problemi (in Malesia senza delle mappature conservative avrebbero buttato entrambe le PU).
Come terza forza in pista, la Williams sembra avere qualche decimo di vantaggio sulla RedBull, sia in condizione di qualifica che in gara. Il passo di questi due team è, in ogni caso, è superiore a quello di Mercedes e Ferrari di circa mezzo secondo al giro. Se per RedBull il quarto posto appena dietro alla Williams potrebbe andar bene considerando i grossi problemi della Power Unit Renault, ciò non può dirsi per la Williams. Loro stanno diventando la vera delusione di questo 2015.  
Segnali di ripresa anche per la McLaren che con Alonso, soprattutto in condizione di qualifica, è rimasta costantemente all’interno delle prime dodici posizioni. Passa gara da rivedere in quanto, il pilota spagnolo, con gomme soft usate ha girato con un passo di 1:41,7 con un tempo di attacco dello stint di 1:41,1.

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