Buone le prestazioni della Ferrari su questo tracciato sia in condizioni di qualifica che in gara come mostrato nell’analisi del Long Run. Rispetto al GP della Cina non sono stati portati aggiornamenti tecnici visibili (come ben detto già qualche giorno fa) ma semplici adattamenti della vettura al tracciato. Adattamenti dovuti alle temperature abbastanza alte che i team dovranno far fronte in questo fine settimana. Per salvaguardare l’affidabilità della vettura come abbiamo detto ieri sono state utilizzate parecchie soluzioni che erano state introdotte sulla SF15-T già in Malesia.
Per quanto riguarda la Power Unit c’è da segnalare che, su entrambi i piloti, è stata sostituita l’unità endotermica (ICE). Quindi, per questa gara, è stata “punzonata” la seconda unità. I tanti attesi sviluppi potranno essere montati quindi solo sulla 3a Power Unit punzonata.
Ai lati del cockpit sono state utilizzate delle aperture per riuscire a massimizzare l’evacuazione del calore che si viene a generare sotto il cofano della vettura e entrando più nel dettaglio dalla parte “elettronica” presente nella parte anteriore della pance.
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Se la branchie ai lati del cockpit sono un refuso della Malesia, confermate dalla Cina, per cercare di migliorare il raffreddamento della Power Unit e di tutte le sue componenti, i tre piccoli slot sul cofano motore, come potete osservare dall’immagine in basso.
Al posteriore è stata abbandonata la carrozzeria stretta che era stata utilizzata in Cina e si è tornati ad usare quella con sfoghi allargati presente anche durante i test invernali e nelle prime due gare stagionali. A differenza di quanto fatto in Malesia, al posteriore della SF15-T non è stata utilizzato il monkey seat proprio perchè la pista del Bahrain richiede nello specifico meno carico aerodinamico al posteriore.