Pronti-via, Rosberg prende la testa della gara, Hamilton prova a rispondere nelle prime due curve ma niente, il GP Austriaco per quanto riguarda la prima posizione termina qui.
Una prova di forza di Nico Rosberg, la seconda stagionale dopo la Spagna, regala al Tedesco la terza vittoria stagionale e riporta il suo distacco a soli 10 punti dall’inglese. Una gara opaca di Hamilton che si è visto protagonista anche di un errore piuttosto grossolano toccando la linea bianca in uscita box, prendendosi una penalità di 5 secondi.
Felipe Massa, terzo, esulta come se avesse vinto, e ha probabilmente tutto il diritto di farlo dato che ormai la Formula 1 si sta riducendo a un “chi chiude dopo Hamilton e Rosberg”, nonostante tutti i tentativi di stampa e televisioni nel cercare di far credere che Ferrari e altri team possano avere una possibilità. Proprio la Ferrari esce con le ossa rotte, un weekend ancor più difficile di quello Canadese, ricco di speranze ma che ha regalato alla Rossa di Maranello solo 12 punti da mettere in “saccoccia” con il solito Sebastian Vettel. Le solite illusioni del venerdì e i proclami del “ce la possiamo giocare” sono stati distrutti dopo una decina di giri quando la Ferrari di Vettel si prendeva già un distacco notevole, con una media di mezzo secondo al giro dalle due Mercedes. Il dado della posteriore destra poi ha reso tutto ancora più amaro, togliendo da sotto le mani un terzo posto di Vettel che sarebbe stato del tutto lecito. Perlomeno il 4 Volte Campione del Mondo ha provato a ravvivare il GP negli ultimi 10 giri, un GP che apparte 3-4 duelli durati al massimo due curve è stato veramente piatto.
Dietro Vettel troviamo Bottas questa volta battuto da Massa, Hulkenberg autore di una grande gara con la Force India, Maldonado a punti per la seconda gara consecutiva, traguardo che stava per distruggere con una manovra suicida in pieno rettilineo con DRS aperto nel duello con Verstappen.
Proprio Verstappen ha chiuso 8° davanti a Perez e Ricciardo.
In tutto questo Kimi Raikkonen ha chiuso la sua gara dopo due curve, distruggendo ogni sogno di rimonta e alimentando sempre di più le critiche nei suoi confronti. Uscito da curva 2 con molto wheel spin ha perso il controllo della sua Ferrari, tagliando la strada ad Alonso che incolpevole gli è finito sopra, uno scontro rischioso per l’incolumità di entrambi i piloti.