Era da qualche giorno che via Twitter vi scrivevamo che la McLaren molto probabilmente non avrebbe portato un naso corto in Austria. Le notizie che avevamo erano che il naso corto, nella versione “DEFINITIVA” era stato accantonato dopo che ben cinque crash test avevano dato solo degli esiti negativi.
Ma e c’è un grosso ma, non sapevamo tutto. Solo stasera, chiedendo ulteriori informazioni dopo il tweet del molto bravo giornalista spagnolo Albert Fabrega (è sempre giusto dare a Cesare, quel che è di Cesare…..)…
..siamo riusciti a sapere un altro pezzo importante della “storiella”, e ve la riportiamo in una breve sintesi.
La McLaren per non incorrere negli stessi problemi avuti dalla RedBull ad inizio stagione, ossia dover aspettare l’esito positivo del crash test per portare in pista tutto il pacchetto aerodinamico evoluto, ha pensato di studiare e progettare due versioni di naso corto. La seconda versione (crash test provato anche la scorsa settimana ma non passato), quella che ha passato il crash test, non è la versione DEFINITIVA pensata dal mago Prodromou, ma una versione leggermente meno aggressiva che include solo alcuni pezzi del naso definitivo .
Tutto ciò,
per riuscire ad avere un naso che, pur non essendo la versione definiva e migliore secondo i risultati delle prove al CFD e in galleria del vento,
si vada a sposare con le nuove soluzioni aerodinamiche che la McLaren porterà in pista in Austria, utili molto probabilmente anche anche a distogliere l’attenzione sui grossi problemi che continuano a esserci nell’utilizzo della Power Unit Honda.
Nelle prossime settimane verranno riprogettate alcune parti del naso definitivo e successivamente ripartirà l’attacco al crash test, per portare in pista anche la versione definitiva molto probabilmente durante la seconda parte della stagione.