Come avevamo scritto nel tardo pomeriggio di ieri, la Ferrari aveva effettuato molte prove comparative (QUI L’ARTICOLO), portando in pista due versioni aerodinamiche differenti di SF15-T, provate sia da Kimi che da Vettel nelle Prove Libere 1 e 2. Era quindi curioso capire quale configurazione avrebbero scelto (nel consueto briefing serale post Prove Libere 2) i due piloti insieme agli ingegneri, partendo dal presupposto che su entrambe le vetture l’ala posteriore nella giornata di ieri è sempre stata la stessa (con una piccola novità sul bordo di uscita dell’ala mobile) e che entrambi i piloti hanno utilizzato al posteriore il monkey seat.
Questa mattina si è potuto notare come in casa Ferrari si sia scelta all’anteriore, l’ala più scarica, ossia la versione che è debuttata (stranamente) a Silverstone.
Abbinata all’ala anteriore più scarica è stato scelto il fondo “vecchio”, quello utilizzato fino al GP d’Austria (parte bassa della foto sotto), che presenta una sola deriva verticale nella zona davanti agli pneumatici posteriori:
..e nella zona del t-tray è stata bocciata la novità del piccolo “rialzo” che doveva permettere un miglior scorrimento dei flussi sul fondo e lateralmente alla vettura (utilizzata la soluzione in basso della prossima foto).
Ma arrivando al sodo, quello che è cambiato rispetto a ieri, è stata l’ala posteriore. Come avevamo già visto qualche ora fa, Ferrari aveva portato in Ungheria una piccola modifica al bordo di uscita dell’ala mobile (ben mostrata nella prima foto confronto di questo articolo), andando a tagliare le parti esterne per limitare i vortici di estremità, scaricare leggermente l’ala a scapito di un minor carico aerodinamico generato. Ma nelle prove libere 3 tale novità è stata accotonata e si è tornati alla soluzione introdotta per la prima volta a Barcellona, con il bordo di uscita dell’ala mobile completamente rettilineo che garantisce più carico aerodinamico.
CONCLUSIONI
Valutando le scelte di Ferrari, possiamo trarre delle veloci e personali conclusioni. La Ferrari questa mattina ha optato per queste modifiche: scaricare l’anteriore e caricare il posteriore. Ciò potrebbe significare che la SF15-T ha una carenza di carico al posteriore, rimasta intatta con gli aggiornamenti EVO di Barcellona (aggiornamenti che hanno ridotto la resistenza all’avanzamento ma che non hanno portato all’incremento di carico aerodinamico sperato tramite il diffusore e in parte grazie al corpo vettura), e che limitano ora la SF15-T nell’utilizzo ali anteriori più cariche; questo ovviamente per non sbilanciare troppo la vettura.
Ferrari è arrivata in Ungheria con il pensiero di poter correre con l’ala anteriore “vecchia” (da qui anche il nostro articolo PRE Gran Premio), ossia quella più carica, e con il pacchetto che possiamo chiamare “EVO”, relativo al fondo.
Tutto ciò non è stato possibile perchè i piloti, soprattutto Vettel, hanno trovato una SF15-T molto sbilanciata, con un anteriore buono, ma con un posteriore che purtroppo non “sentiva”. E se fate bene mente locale, nel pomeriggio di ieri Vettel ha provato la configurazione di SF15-T con anteriore carico (ala vecchia) e fondo nuovo (quella con cui Ferrari sperava di correre, ed è anche per questo che a Vettel era stato fatto provare nel pomeriggio, con condizioni più simili a quelle della gara). Da qui sono nati i problemi da parte del pilota tedesco, con addirittura due testacoda ed un distacco dalle Mercedes di oltre un secondo e mezzo (e sei decimi da Kimi).