P ZERO MEDIO E P ZERO SOFT PER FAR FRONTE A VELOCITA’ DI QUASI 360 KM/H ED ACCELERAZIONI DI 4,5g
L’INDAGINE TECNICA RELATIVA ALLO PNEUMATICO DI VETTEL A SPA È CONCLUSA. I RISULTATI DETTAGLIATI VERRANNO RESI NOTI A MONZA
Pirelli si prepara al Gran Premio di casa, a Monza. Il “tempio della velocità” presenta alcuni tra i rettilinei più rapidi di tutto il calendario e richiede un basso set up aerodinamico.
Per la gara italiana Pirelli ha scelto il P Zero White medium ed il P Zero Yellow soft: due mescole versatili, capaci di bilanciare al meglio prestazioni e durata.
Gli elevati carichi di energia, fino a 4,5g, che si scaricano sulle gomme e i violenti impatti sui cordoli sollecitano in modo importante le coperture.
Per la gara italiana Pirelli ha scelto il P Zero White medium ed il P Zero Yellow soft: due mescole versatili, capaci di bilanciare al meglio prestazioni e durata.
Gli elevati carichi di energia, fino a 4,5g, che si scaricano sulle gomme e i violenti impatti sui cordoli sollecitano in modo importante le coperture.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Monza è sempre uno dei punti salienti della nostra stagione, con una storia e un’atmosfera incredibili. Qui abbiamo deciso di portare mescole medium e soft; una scelta più “morbida” rispetto a quella dello scorso anno, che ben si adatta alle velocità di questa pista.
Ci aspettiamo un livello contenuto di usura e degrado. In termini di ritmo di gara, le due mescole sono abbastanza vicine, per questo il lavoro del venerdì, durante le prove libere, sarà importante ai fini della strategia.
Le vetture corrono con un basso carico aerodinamico che di fatto aumenta il lavoro per le gomme, soprattutto in accelerazione e frenata, poiché con meno forza di spinta verso il basso sono gli pneumatici a dover fornire gran parte del grip meccanico. Se a questo si aggiungono i cordoli, colpiti ad alte velocità, si comprende l’elevato livello di sfida che dovranno affrontare le nostre coperture.
Abbiamo finalizzato le indagini relative alla delaminazione dello pneumatico di Sebastian Vettel a Spa. Le conclusioni dettagliate dell’analisi tecnica verranno rese note a Monza”.
Ci aspettiamo un livello contenuto di usura e degrado. In termini di ritmo di gara, le due mescole sono abbastanza vicine, per questo il lavoro del venerdì, durante le prove libere, sarà importante ai fini della strategia.
Le vetture corrono con un basso carico aerodinamico che di fatto aumenta il lavoro per le gomme, soprattutto in accelerazione e frenata, poiché con meno forza di spinta verso il basso sono gli pneumatici a dover fornire gran parte del grip meccanico. Se a questo si aggiungono i cordoli, colpiti ad alte velocità, si comprende l’elevato livello di sfida che dovranno affrontare le nostre coperture.
Abbiamo finalizzato le indagini relative alla delaminazione dello pneumatico di Sebastian Vettel a Spa. Le conclusioni dettagliate dell’analisi tecnica verranno rese note a Monza”.
La sfida per gli pneumatici:
Un circuito veloce come Monza tende ad essere più impegnativo per gli pneumatici rispetto ad un circuito più lento, in quanto i diversi carichi determinano un accumulo di calore, in particolare sulla spalla dello pneumatico. A Monza, infatti, entrano in gioco sia notevoli accelerazioni laterali, con curve lunghe come la Parabolica, sia grandi sollecitazioni longitudinali, a causa dell’elevata trazione e frenata.
Considerato il basso carico aerodinamico, i piloti dovranno prestare particolare attenzione agli pneumatici, al fine di evitare lo slittamento delle ruote in accelerazione. Altre fortisime sollecitazioni avvengono in frenata, arrivando anche da picchi di velocità vicini a 360 km/h.
Un circuito veloce come Monza tende ad essere più impegnativo per gli pneumatici rispetto ad un circuito più lento, in quanto i diversi carichi determinano un accumulo di calore, in particolare sulla spalla dello pneumatico. A Monza, infatti, entrano in gioco sia notevoli accelerazioni laterali, con curve lunghe come la Parabolica, sia grandi sollecitazioni longitudinali, a causa dell’elevata trazione e frenata.
Considerato il basso carico aerodinamico, i piloti dovranno prestare particolare attenzione agli pneumatici, al fine di evitare lo slittamento delle ruote in accelerazione. Altre fortisime sollecitazioni avvengono in frenata, arrivando anche da picchi di velocità vicini a 360 km/h.
La strategia del vincitore 2014:
Lo scorso anno Lewis Hamilton vinse con una strategia ad una sola sosta. Il pilota della Mercedes iniziò con gomme medie e montò le hard al 25° dei 53 giri di gara.
Lo scorso anno Lewis Hamilton vinse con una strategia ad una sola sosta. Il pilota della Mercedes iniziò con gomme medie e montò le hard al 25° dei 53 giri di gara.
Differenza di prestazione prevista fra medium e soft: 0,8 – 1 secondo al giro.
Il numero di gara scelto dal Team Pirelli: #8, Fabrizio Tanfani, Chef.
“Questo numero significa molto per me: sono nato l’8 luglio; da ragazzino, quando giocavo a calcio nel Piombino, sceglievo sempre la maglia numero 8. Poi 8 sono gli anni di differenza tra me e la mia ragazza e l’8 è il simbolo dell’infinito”.
“Questo numero significa molto per me: sono nato l’8 luglio; da ragazzino, quando giocavo a calcio nel Piombino, sceglievo sempre la maglia numero 8. Poi 8 sono gli anni di differenza tra me e la mia ragazza e l’8 è il simbolo dell’infinito”.
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