Gli ingegneri della Ferrari si sono presentati a Spa con le idee piuttosto chiare e non hanno effettuato, durante le Prove Libere 1, molte prove comparative. Questa mattina, su entrambe le vetture, è stata utilizzata quasi esclusivamente e anche sorprendentemente da entrambi i piloti la nuova ala anteriore da basso carico (clicca qui per analisi). Solo pochissimi giri effettuati da Kimi Raikkonen con la versione introdotta a Silverstone. Nel pomeriggio, invece, entrambi i piloti hanno testato solo l’ala anteriore nuova su entrambe le SF15-T.
Al posteriore, invece, soluzioni diverse sulle due vetture, in quanto, Raikkonen ha utilizzato per praticamente tutti i 180 minuti, un’ala posteriore, a prima vista, più carica senza il nolder sul bordo d’uscita del flap mobile, mentre, Vettel un’ala più scarica (l’ala con gli endplate a 3 feritoie, contro le 5 presenti sull’ala posteriore di Kimi) rispetto al compagno di team.
Confermate le indicazioni raccolte nella giornata di ieri visto che in Ferrari hanno utilizzato le pance e i deviatori di flusso introdotti all’inizio della Stagione e sostituiti dal GP Barcellona. Nella serata di ieri abbiamo sentito Ferrari, la quale ha affermato che la pance più squadrate e il deviatore singolo a ponte, si adattano meglio sul circuito di SPA, un circuito da medio-basso / basso carico.
Per completare l’analisi aerodinamica della vettura italiana, in entrambe le sessioni di oggi è stata utilizzata la versione di cofano posteriore stretta. Sarà interessante vedere, se anche domani durante le prove libere 3, sarà montata questa versione di cofano motore sulle due SF15-T o se in casa Ferrari opteranno come spesso è successo nei precedenti GP per una soluzione più conservativa a discapito della pulizia dei flussi al posteriore.
Per quanto riguarda la Power Unit, dalle nostre informazioni, sempre piuttosto corrette e affidabili, durante tutte le prove libere di quest’oggi è stata utilizzata la specifica numero 3 (introdotta dal GP Canada e montata anche sulle Sauber da questo GP). Visto il chilometraggio raggiunto da tale Power Unit, c’è però da dire che gli ingegneri, possono quest’oggi aver utilizzato mappature più conservative per riuscire a salvaguardare sia l’unità endotermica che le altre componenti della PU. Altro fattore che ha contribuito a non mostrare il pieno potenziale delle due SF15-T in pista è stato il carburante imbarcato, un pò quello che è successo nel venerdì pomeriggio di Budapest (due decimi e mezzo ogni 10 kg).
In serata, nel solito briefing tecnico che coinvolge ingegneri e piloti, verrà scelta la configurazione aerodinamica che verrà portata in pista (solitamente) dapprima nelle prove libere 3 e poi nelle qualifiche e successivamente in gara.