domenica, Novembre 17, 2024

FERRARI: la Mercedes è sempre più vicina

Il GP del Brasile ha messo in evidenza per l’ennesima volta lo strapotere della Mercedes che ha colto l’ennesima doppietta stagionale. Ricordiamo che in questa nuova era della Formula 1, la Mercedes è riuscita ad ottenere ben 31 vittorie, ed è stata “sconfitta” soltanto per 3 volte dalla RedBull nella scorsa stagione e altrettante volte dalla Ferrari in questa.

Questa tappa brasiliana è stata molto importante anche per la Ferrari, in quanto la Scuderia italiana ha dimostrato per l’ennesima volta di aver fatto passi da gigante rispetto al disastroso 2014 e che, il gap da colmare nei confronti del team anglo-tedesco si è ridotto rispetto all’inizio stagione.

Questa di Interlagos è stata per la Ferrari una delle migliori gare della stagione e lo dimostrano i numeri, visto che il passo di Sebastian Vettel è stato in linea con quello della W06 Hybrid in ogni stint di gara. Importanti anche le parole di Sebastian a fine gara, nel suo consueto Team Radio: “..oggi è stata una delle migliori gare della stagione.”. Soddisfatto anche Maurizio Arrivabene che ha fatto pubblicamente i complimenti soprattutto al reparto motori del Team di Maranello, che ha permesso ai piloti di portare in pista una unità motrice veramente competitiva, anche se non ancora a livello della PU tedesca, in alcune aree.

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LAP  VETTEL   MEDIA ROSBERG   MEDIA RAIKKONEN   MEDIA HAMILTON   MEDIA
1 01:22,124 01:20,546 01:22,683 01:21,209
2 01:17,314 01:16,717 01:17,488 01:17,048
3 01:16,803 01:16,498 01:17,073 01:16,361
4 01:16,616 01:16,211 01:16,751 01:16,347
5 01:16,639 01:16,080 01:16,885 01:16,263
6 01:16,604 01:16,226 01:16,751 01:16,309
7 01:16,720 01:16,516 01:17,252 01:16,648
8 01:16,615 01:16,295 01:16,950 01:16,565
9 01:16,597 01:16,712 01:17,251 01:16,630
10 01:16,952 01:16,817 01:17,376 01:16,724
11 01:16,741 01:16,588 01:17,236 01:16,721
12 01:16,906 01:16,525 01:22,395 01:17,101 01:16,504
13 01:22,215 01:16,773 01:21,802 01:16,471 01:33,770 01:16,558
14 01:33,874 01:33,962 01:16,896 01:21,665 01:16,557
15 01:16,442 01:16,413 01:16,816 01:33,309
16 01:16,384 01:16,025 01:17,115 01:16,149
17 01:16,799 01:16,619 01:17,411 01:16,580
18 01:17,373 01:16,692 01:17,185 01:16,237
19 01:16,737 01:16,484 01:17,421 01:16,734
20 01:16,814 01:16,616 01:17,470 01:16,488
21 01:16,646 01:16,600 01:17,132 01:16,728
22 01:16,674 01:16,709 01:17,358 01:16,593
23 01:16,792 01:16,639 01:17,123 01:16,582
24 01:16,627 01:16,678 01:17,265 01:16,471
25 01:16,677 01:16,869 01:17,223 01:17,209
26 01:16,862 01:16,420 01:17,326 01:16,881
27 01:17,276 01:16,578 01:17,409 01:16,972
28 01:17,104 01:16,426 01:17,410 01:16,826
29 01:16,999 01:16,409 01:17,131 01:16,934
30 01:16,902 01:16,381 01:16,978 01:16,713
31 01:16,919 01:16,442 01:17,325 01:16,787
32 01:22,146 01:16,825 01:16,612 01:17,193 01:16,643
33 01:32,821 01:22,486 01:16,534 01:17,623 01:17,051
34 01:15,650 01:32,819 01:17,523 01:21,551 01:16,699
35 01:15,614 01:15,669 01:17,349 01:32,505
36 01:15,789 01:15,693 01:17,716 01:15,350
37 01:16,246 01:15,858 01:17,288 01:15,895
38 01:15,879 01:15,875 01:17,648 01:16,284
39 01:16,470 01:15,772 01:18,109 01:15,581
40 01:16,052 01:16,153 01:17,707 01:15,703
41 01:15,766 01:16,226 01:17,246 01:16,012
42 01:15,827 01:16,202 01:17,151 01:15,937
43 01:15,774 01:15,920 01:17,355 01:16,348
44 01:16,031 01:15,655 01:17,450 01:16,070
45 01:16,124 01:16,317 01:17,508 01:15,304
46 01:16,235 01:15,870 01:23,141 01:17,339 01:15,645
47 01:21,737 01:15,958 01:15,509 01:36,000 01:15,974
48 01:33,300 01:21,073 01:15,901 01:15,416 01:15,821
49 01:15,294 01:31,394 01:15,942 01:20,261 01:15,840
50 01:16,155 01:15,149 01:15,986 01:30,641
51 01:15,769 01:15,136 01:16,291 01:14,832
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53 01:15,567 01:15,123 01:16,384 01:15,465
54 01:15,539 01:15,478 01:16,294 01:16,009
55 01:15,539 01:15,152 01:16,522 01:15,102
56 01:15,628 01:15,444 01:16,075 01:15,307
57 01:15,046 01:14,957 01:16,008 01:14,913
58 01:15,264 01:15,228 01:16,293 01:15,380
59 01:15,328 01:15,474 01:16,695 01:15,525
60 01:15,218 01:15,187 01:16,068 01:15,376
61 01:15,284 01:15,271 01:16,453 01:15,527
62 01:15,068 01:15,041 01:16,264 01:15,733
63 01:15,400 01:15,270 01:16,398 01:15,373
64 01:15,164 01:15,643 01:16,012 01:15,529
65 01:15,398 01:15,538 01:16,580 01:16,043
66 01:15,589 01:15,471 01:16,656 01:16,278
67 01:15,524 01:15,750 01:16,450 01:15,997
68 01:16,115 01:15,488 01:16,684 01:16,540
69 01:15,738 01:16,079 01:16,474 01:16,505
70 01:16,036 01:15,602 01:17,344 01:16,559
71 01:15,464 01:15,527 01:16,493 01:15,431 01:17,424 01:16,381 01:17,478 01:15,652

Il primo stint di gara, effettuato con le stesse gomme utilizzate nel Q2 di sabato, è stato quello in cui la Ferrari ha sofferto di più nei confronti della Mercedes. Sia Rosberg che Hamilton, come spesso succede nelle prime fasi di gara, riescono a tenere un ritmo elevatissimo, strategia utile per aprire un gap nei confronti degli avversari. Questo è possibile soprattutto grazie alla mappatura EVO BOOST che permette ai due piloti Mercedes di girare, per un numero non elevato di giri, con un incremento di potenza della propria Power Unit di circa il 3-4%. Ma nonostante questo, Sebastian Vettel nella prima fase di gara ha cercato di difendersi accusando soli 2-3 decimi al giro dalle due astronavi argentate. E se si considera che nel venerdì brasiliano la SF15-T non aveva sicuramente brillato, per via di una mancanza di grip dovuto al non perfetto sfruttamento degli pneumatici e ad un non perfetto bilanciamento della vettura, l’inizio di gara è stato davvero promettente. Come spesso è successo negli ultimi GP, le modifiche richieste dai piloti agli ingegneri durante il briefing del venerdì sera, hanno portato sempre degli ottimi vantaggi facendo risultare la vettura italiana molto consistente sia in condizioni di qualifica, e sia in condizione di gara. C’è da dire però che Raikkonen rispetto a Vettel è sembrato non proprio a suo agio con la SF15-T. Il pilota finlandese si è lamentato molto con il proprio ingegnere poiché non soddisfatto del grip complessivo della SF15-T. Problemi all’anteriore con una macchina poco efficace negli inserimenti (tanto, troppo sottosterzo) ma anche al posteriore, parecchio scivoloso a detta del pilota finlandese. Ma Kimi aveva una importante scusante: la potenza della propria Power Unit. Raikkonen ha corso rispetto al compagno di squadra con una unità motrice leggermente depotenziata (prima della gara era stata sostituita la Power Unit con la specifica che aveva accusato dei problemi durante lo scorso GP del Messico). In sintesi il passo di Raikkonen nel primo stint, è risultato di 7 decimi superiore rispetto a Rosberg e di 4 decimi peggiore rispetto al proprio compagno di squadra.

La Ferrari è stata insieme a Mercedes, il primo dei top team ad effettuare il primo pit stop. Sia Raikkonen che Vettel, con serbatoio carico hanno accusato un degrado degli pneumatici superiore a quello della Mercedes (situazione non migliorata rispetto al venerdì, come avevamo accennato durante l’analisi dei passi gara). Raikkonen ha “pittato” al giro 12, mentre Vettel e Rosberg al giro 13. Pit necessari poiché basta sfogliare il foglio dei cronometrici dei vari piloti per capire che sia Vettel e sia Raikkonen stavano per entrare nella zona rossa riguardo alle gomme, in una zona ove i tempi si innalzano di parecchio. Le Mercedes al contrario continuavano a mantenere tempi piuttosto costanti, attorno al 16mezzo.

Il secondo stint è stato corso da tutti i top driver con gomme medie e la Ferrari, anche con questo compound, si è dimostrata sicuramente competitiva. Il passo tenuto da Vettel rispetto a quello dei due Mercedes è stato di nemmeno 3 decimi superiore. Raikkonen, invece, ha effettuato uno stint lunghissimo, in quanto la sua gara è stata impostata su una strategia di 2 pit stop, contro i 3 stop dei primi classificati (Rosberg, Hamilton e Vettel). Lo stint del pilota finlandese è stato abbastanza costante anche se, il ritmo non è stato certamente positivo.
In questa fase di gara Hamilton ha cercato in tutti i modi di attaccare il proprio compagno di team per riuscire a scavalcarlo, mettendo anche a rischio la seconda posizione poiché stando per molti giri a solo un secondo di distanza dal compagno di squadra è andato a stressare molto i componenti meccanici e soprattutto le coperture. Ma il pilota inglese ha girato per parecchi giri in scia a Rosberg senza riuscire ad impensierirlo più di tanto, insomma tanto fumo e niente arrosto. Ed essendo così aggressivo ha portato a degradare i suoi pneumatici in modo più importante rispetto a Rosberg tanto che dalle immagini TV erano palesemente chiaro il blistering alla ruota anteriore sinistra.

Questo fenomeno si verifica quando una particolare sezione di gomma vicino alla carcassa si surriscalda in modo anomalo provocando delle piccole bolle d’aria all’interno dello pneumatico che creano a sua volta un distaccamento della gomma. Questi distaccamenti di gomma possono avere superfici diverse a seconda del livello di stress termico e meccanico cui sono soggette. Sullo pneumatico si vanno a creare quindi dei veri e propri buchi che molto spesso sono molto profondi ed arrivano fino alla carcassa.

Nel terzo stint, gli strateghi della Ferrari hanno cercato di mettere pressione sulla Mercedes variando la strategia, anticipandola di qualche giro e montando gomme SOFT che nel primo stint non erano durate tantissimo ma che sembravano funzionare meglio rispetto alle medie sulla SF15-T. Una mossa intelligente del team italiano che ancora una volta si è dimostrato sveglio e coraggioso, pur con una copertura importante di Raikkonen per quanto riguarda la posizione di Vettel in quel frangente di gara. La Mercedes non ha voluto scoprirsi e ha voluto marcare chiaramente la mossa della Ferrari portando ai box entrambi i piloti, in un uno due ormai classico da parte del Team tedesco. Ma a differenza di quanto fatto dagli uomini di Maranello, gli strateghi della Stella a 3 punte hanno optato per le gomme medie. In questa fase di gara Vettel, aiutato certamente da un compound più soffice e quindi più prestazionale soprattutto nei primissimi giri dello stint, ha girato con un passo pressoché simile a quello delle Mercedes.

Capitolo strategia Mercedes: gli ordini e le direttive di Wolff & Co sono ormai piuttosto chiari ai due piloti. Nessun pilota può cercare di attaccare il compagno di squadra sotto un punto di vista “strategico”. Si può cercare il sorpasso in pista ma non ai box. Sono direttive utilizzate in tutto il campionato 2015, anche quando in prima posizione c’era Hamilton e non Rosberg quindi da questo punto di vista la Mercedes non si è comportata sicuramente in modo “strano”. Quello che mi ha lasciato perplesso però è stato il primo PIT di Hamilton, al giro successivo rispetto al PIT lentissimo (per via dell’arrivo di Vettel) da parte di Rosberg. In quel caso i meccanici della Mercedes hanno secondo me effettuato ad Hamilton un PIT piuttosto lento per evitare che il pilota inglese uscisse troppo vicino al pilota tedesco e magari si consumasse un sorpasso ai box, da evitare secondo le direttive “tedesche”.

C’è sicuramente da dire che in questo GP del Brasile 2015, la Mercedes a differenza di quanto dice qualcuno, non si è risparmiata. A dimostrazione di quanto appena detto c’è il fatto che il consumo di carburante che la FOM ha mostrato in diretta TV al giro 37 di 71 della Mercedes rispetto alla Ferrari era molto simile. Facendo un ulteriore passo in avanti, si può ricavare la quantità di combustibile imbarcato dai due Team rivali prima dell’inizio della gara: circa 95 kg. Dall’immagine successiva si può notare come la vettura che aveva consumato più carburante fino a quel punto della gara era stata la RedBull di Kvyat che si può supporre abbia imbarcato prima della gara ben 5 kg in più rispetto ai due Team che ora stanno giocandosi i vari Gran Premi.

Nell’ultimo stint, Rosberg, Hamilton e Vettel hanno utilizzato gomme medie ed il passo tra queste tre vetture è stato molto simile con la Ferrari di Sebastian leggermente più veloce di Hamilton. 

La Ferrari sul tracciato di Interlagos ha sorpreso soprattutto nel secondo settore, quello più lungo e più guidato dei tre, caratterizzato soprattutto da curve medio lente. In questo tratto di pista, man mano che il serbatoio si svuotava, la SF15-T diveniva sempre più competitiva. Il grande vantaggio rispetto anche all’inizio della stagione, oltre ad anche delle modifiche aerodinamiche (al fondo soprattutto) che hanno aiutato la Ferrari a recuperar carico al posteriore deriva dal fatto che è stato fatto un grande lavoro da parte dei motoristi sulla parte elettronica della propria Power Unit. Già dal Canada, ma ancor di più dall’update introdotto a Monza, si è potuto notare come l’erogazione della coppia e della potenza sull’unità motrice italiana sono fenomenali. Grazie al lavoro certosino da parte dei motoristi italiani si è “quasi” annullato quel fastidioso e cronico problema di trazione che Ferrari soffre ancora dal punto di vista telaistico e in minor modo, meccanico. Se l’erogazione della PU risulta essere praticamente perfetta, da un punto di vista di assetto, la SF15-T ha dimostrato anche in questo GP del Brasile di avere grossi problemi di inserimento dovuti principalmente alla tipologia di sospensione anteriore, pull rod, che non permette un inserimento incisivo soprattutto nelle curve lente. I problemi di sottosterzo impediscono ai due piloti della rossa di effettuare delle linee strette come invece fanno i due alfieri della Mercedes.

Nel terzo settore, di appena 17 secondi, e caratterizzato praticamente da una sola curva in salita che si affronta in pieno, ha messo in luce che la Ferrari paga ancora qualcosina in fatto di cavalli nei confronti della Power Unit tedesca (a Monza l’update Mercedes è stato più consistente di quello Ferrari in fatto di pura potenza). In questo settore la Ferrari è sempre stata più lenta della Mercedes a dimostrazione che oltre a mancare “pochi” cavalli di endotermico, potrebbe esserci un problema di ricarica durante le varie tornate grazie al motore elettrico “Heat”. La Ferrari potrebbe essere arrivata in questa zona terminale del circuito con le batterie scariche o quasi.

Da un punto di vista strategico, la Mercedes da qualche Gran Premio ha iniziato a temere realmente la Scuderia Ferrari poiché è la prima volta in questi due anni che vediamo, il team anglo-tedesco, “marcare a uomo” i rivali.
Pensiamo che sia inutile continuare ad affermare che il distacco che separa la Ferrari dalla Mercedes è ancora elevato in quanto i dati dimostrano il contrario. E i dati, i numeri, sono sempre l’unica cosa che bisogna tenere conto per trarre delle conclusioni.

Analizzando il gap accusato dalla Ferrari in qualifica rispetto alla Mercedes (GAP AL CHILOMETRO), si può notare come la linea di tendenza creatasi è CALANTE sia prendendo come riferimento la tipologia del circuito (questo caso medio-alto) e sia prendendo la tipologia di gomme (soft-medie). Il guadagno della Ferrari rispetto all’inizio della stagione, è quantificabile in circa 50 centesimi al chilometro.

Insomma, una Mercedes che ovviamente, visto il distacco che aveva il Team italiano ad inizio dell’anno (superiore al secondo) ha ancora del margine sulla Ferrari, ma il distacco si sta riducendo, LO DICONO I NUMERI. Il team anglo tedesco, oltre alla maggior potenza della propria Power Unit in modalità qualifica, ha ancora un certo margine in gara soprattutto quando può utilizzare la “mappatura” più spinta. Altro vantaggio della W06 Hybrid rispetto alla Ferrari SF15-T, è relativo al fatto che la vettura tedesca riesce a sfruttare subito le massime potenzialità della gomma, cosa che, non sempre riesce alla vettura italiana.

Concludendo, possiamo dire che questo recupero fa ben sperare in vista della prossima stagione anche se il difficile per gli ingegneri capitanati da James Allison arriva adesso in quanto il lavoro da fare per colmare questo piccolo gap sarà molto più duro rispetto ai primi decimi guadagnati. E anche perché la Mercedes nel prossimo inverno non starà sicuramente a guardare; anzi, nemmeno in questo fine di stagione 2015 visto che come abbiamo potuto vedere già in questo GP del Brasile, i tecnici dello squadrone tedesco hanno voluto testare già alcune componenti (simil S-Duct e una sospensione anteriore rivista che dovrà essere accoppiata ad un telaio più alto nella parte anteriore) che potranno essere utilizzati sulla vettura della prossima stagione.  

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