Che cosa sta succedendo a Lewis Hamilton? Non crediamo sia il caso di farne un dramma, ma qualcosa nella seconda parte della stagione è cambiato in casa Mercedes, poiché numeri alla mano, Rosberg è diventato improvvisamente più veloce del tre volte campione del mondo. La stagione per Hamilton sembra abbia avuto un brusco cambiamento a partire dalla gara di Singapore, quando la Federazione in accordo con la Pirelli ha stabilito dei valori di pressione degli pneumatici più alti di quelli che i team usavano normalmente, ed ha imposto anche i valori di camber sia all’anteriore che al posteriore. Ricordiamo che si è arrivati a questa drastica decisione, dopo i problemi accusati durante il weekend di Spa dove, prima Rosberg durante le libere e successivamente Vettel in gara, hanno avuto degli anomali “dechapage”.
Se andiamo ad analizzare l’intera stagione, aiutandoci con i classici istogrammi di Excel (dati relativi alle qualifiche) si può osservare che Hamilton fino al GP di Monza è stato costantemente più veloce rispetto al compagno di squadra. Fino al GP d’Italia, Rosberg è riuscito a battere Hamilton in qualifica soltanto nella gara di Barcellona, quando, nelle fasi cruciali della qualifica, il pilota inglese ha accusato un problema con le termocoperte e non è quindi riuscito a sfruttare al massimo il potenziale della propria monoposto. In queste prime 12 gare, da Melbourne a Monza, Hamilton è stato mediamente più veloce di Rosberg di 3 decimi. In ben tre occasioni (Melbourne, Bahrein, Ungheria) il gap tra i due ha sfiorato quasi i 6 decimi al giro e in altre 3 gare (Monaco, Canada, Monza) è stato intorno ai 3 decimi. Nei rimanenti GP, ad esclusione di Barcellona, il distacco è stato inferiore ai 2 decimi.
Dopo Singapore, pista che ha segnato il punto più basso a livello prestazionale della Mercedes in questi ultime due stagioni, qualcosa è cambiato in termini prestazionali tra i due alfieri della stella a tre punte. E quello che fa specie è che anche Hamilton lo continui a sottolineare pur non essendo preso in considerazione da molti addetti ai lavori. Nonostante ciò, a causa di errori di Rosberg e a qualche problema tecnico capitato al pilota tedesco, Hamilton è riuscito a vincere a Suzuka, Sochi ed Austin nonostante che, in qualifica, sia stato battuto dal proprio compagno di team.
Con le imposizioni da parte della FIA e della Pirelli di valori predefiniti di pressione degli pneumatici e di camber e viste le pessime prestazioni offerte dalla W06 sul tracciato di Singapore (dovute lo ripetiamo, a problemi principalmente di assetto), gli ingegneri del team anglo tedesco, hanno apportato a partire dalla gara di Suzuka, alcune modifiche all’assetto meccanico della vettura che hanno, senza dubbio avvantaggiato lo stile di guida di Rosberg rispetto a quello di Hamilton. L’ammissione di questo cambiamento è avventa al termine delle qualifiche del GP del Brasile e anche in quest’ultimo di Abu Dhabi, proprio da Lewis Hamilton il quale, davanti ai giornalisti ha ammesso senza se e senza ma di avere delle difficoltà di messa a punto della monoposto dopo i cambiamenti di setup effettuati dopo Singapore.
Questi cambiamenti a cui si riferisce Hamilton sono riferiti all’utilizzo di un setup meccanico relativamente morbido che va a privilegiare lo stile di guida di Rosberg. Hamilton, invece, preferisce un assetto meccanico completamente opposto e cioè abbastanza rigido. Cambiamenti di set up necessari per far funzionare al meglio le Pirelli 2015 con pressioni più spinte e SOPRATTUTTO camber meno accentuati.
Sempre da informazioni che ci arrivano direttamente da persone molto vicine da Mercedes, ciò che è cambiato maggiormente è il settaggio degli ammortizzatori. Con tale settaggio il pilota inglese tra le altre cose, non riesce più a portare velocemente nel giusto range di temperatura gli pneumatici come faceva con i vecchi settaggi, andando così a pagare Gap nei confronti di Nico. È un po’ lo stesso problema che in parte soffre Kimi Raikkonen in casa Ferrari.
Se andiamo ad analizzare le qualifiche odierne, che hanno rappresentato il punto più basso (nei confronti con Rosberg), a livello prestazionale di Hamilton in questa stagione, possiamo notare che il gap che ha accusato il campione del mondo nei confronti del compagno di squadra è concentrato quasi interamente nell’ultimo settore che è quello più guidato.
Settore 1
Rosberg 17.464
Hamilton 17.535
Settore 2
Rosberg 41.967
Hamilton 41.988
Settore 3
Rosberg 40.742
Hamilton 41.030
Questo ci fa capire che Hamilton non si sente perfettamente a suo agio con il nuovo assetto meccanico della vettura, non riuscendo ad esprimere il reale potenziale della vettura. Hamilton al termine della qualifiche ha accusato un gap di quasi 4 decimi nonostante disponesse di un motore con un chilometraggio inferiore rispetto a quello di Rosberg (2600 km per il tedesco e 1700 per l’inglese). Difatti numeri alla mano, se si guardano le velocità massime, Hamilton è stato di 3 km/h più veloce rispetto a Rosberg pur con un assetto aerodinamico a quanto ci dicono molto simile, ma nonostante questo, non è riuscito ad insidiare la pole position a Nico.
In conclusione, è opportuno sottolineare ciò perché in molti tra addetti ai lavori e tifosi non stanno prendendo sul serio le parole di Lewis. Ma a tutto solitamente c’è una spiegazione, e noi di F1ANALISITECNICA abbiamo cercato di darvela.