IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI:
- Albert Park è un circuito cittadino, per cui a inizio weekend è particolarmente ‘verde’ e sporco.
- Accelerazione e frenata sono cruciali: le forze longitudinali sono maggiori di quelle laterali.
- Molte le curve lente, quindi l’accento è sul grip meccanico e sul carico elevato.
- La curva 8 (a destra) è veloce, come il lungo curvone a sinistra tra le tribune Clark e Waite.
- La gomma posteriore sinistra è la più sollecitata – quindi i piloti dovranno tenerla sotto controllo.
- Il meteo è sempre imprevedibile: in passato ci sono stati sole splendente e pioggia torrenziale.
- L’asfalto è sostanzialmente liscio, con consumo e degrado dei pneumatici contenuti.
LE TRE MESCOLE NOMINATE:
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White medium: una mescola low working range, una delle più versatili della gamma.
- Yellow soft: una mescola high working range, con l’accento sulle prestazioni.
- Red supersoft: una mescola low working range, veloce ma con una vita complessivamente limitata.
- Vincitore: Hamilton (una sosta: partito sulle soft, passato alle medium nel giro 25).
- Miglior piazzamento con strategia alternativa: Hulkenberg (due soste: partito sulle soft, passato alle medium nel giro 21, poi alle soft nel giro 44). Arrivato settimo dalla 14° posizione sulla griglia.
- La maggior parte dei piloti si è fermata solo una volta, con strategie influenzate dalla safety car a inizio gara.
“Con i notevoli cambiamenti regolamentari rispetto al 2015, ci aspettiamo che le opzioni in termini di strategia si amplino in modo considerevole, con più possibilità non solo per ciascun Team ma anche per i singoli piloti. In effetti, le scelte tattiche per l’Albert Park sono iniziate già lo scorso anno, quando ogni squadra ha nominato i suoi pneumatici: solo di recente, come in una mano di poker, tutti hanno finalmente mostrato le loro carte. Domenica pomeriggio a Melbourne vedremo chi ha fatto le scelte giuste”.
LA SCELTA DELLE MESCOLE FINORA: