La storia dei mozzi “soffianti” inizia nel 2012 con una trovata del genio Adrian Newey. In pratica il tecnico inglese realizzò dei mozzi della ruota anteriori forati, grazie ad una serie di fori assiali che riuscivano ad espellere l’aria parallelamente all’asse della ruota anteriore.
In occasione del Gran Premio dei Canada 2012, questa novità venne dichiarata illegale in quanto questi fori girando insieme al mozzo, al dado e alla ruota furono considerati appendice aerodinamica mobile, bandita dal regolamento; per chi non lo sapesse, dal 1969 fu vietato il movimento di qualsiasi appendice aerodinamica (escluso il flap per il DRS).
Prima la Williams, poi RedBull, ed infine Ferrari nel 2014, reintrodussero la particolare soluzione all’avantreno in una versione però rivista, e ora non più illegale. In questa stagione 2016, a montare i mozzi soffianti sono Ferrari, RedBull, Mclaren e Toro Rosso, ma da questo Gran Premio anche la Force India si aggiungerà alla lista come annunciato nell’articolo di ieri riguardanti le anticipazioni tecniche del GP del Bahrain.
Come si può vedere dalla foto appena in alto infatti, i tecnici della scuderia indiana hanno modificato completamente le prese di raffreddamento dei freni anteriori, ora divise in ben otto parti (se ne vedono solo cinque nella foto, ma possiamo confermarvi che le prese saranno ben otto), con una forma dei condotti molto più squadrata rispetto alla soluzione precedente. Oltre a ciò, sono stati introdotti dei nuovi mozzi, “soffianti” per usare un gergo più tecnico: tale soluzione è studiata per andare ad espellere direttamente dal mozzo, l’aria calda che si genera all’interno del cerchio. Se ben tarata contribuisce a ridurre le turbolenze che si vengono a generare dal rotolamento dello pneumatico e che disturbano l’efficienza aerodinamica generale della monoposto.
Per concludere aggiungendo un qualcosa che dalla foto sopra mostrata non si vede ancora, possiamo anche dirvi che la Force India ha modificato anche la forma del grande e classico deviatore di flusso oltre ad aver aggiunto internamente un piccolo profilo verticale sostenuto da due alette che deviano il flusso verso il fondo vettura.