Foto: Adrenal Media |
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Prima Pole Position stagionale per la Porsche, con l’equipaggio #1 affidato a Brendon Hartley, Timo Bernhard e Mark Webber che hanno rifilato quasi otto decimi dai compagni di squadra e ben 1.9 secondi dalla Toyota #6, classificatasi al terzo posto. In occasione del weekend, le due 919 Hybrid si sono presentate con delle novità ben evidenti in ottica Le Mans. Nuove le luci a LED (già testate a fine marzo) con il kit a medio carico aerodinamico, un vero e proprio compromesso, provato diverse volte durante le prove libere, con il ritorno dei due deviatori di flusso sulle fiancate al posto delle “branchie” utilizzate a Silverstone ed in gran parte delle ultime due stagioni.
Gli avversari sono apparsi piuttosto in difficoltà, soprattutto l’Audi che ha portato la configurazione a basso carico aerodinamico. Forse fin troppo carente di aerodinamica, con una scelta per di più sbagliata degli pneumatici che sta nel non aver scelto il secondo set. Infine, la Toyota (che lavora soprattutto per l’affidabilità in vista di Le Mans) si posiziona al terzo e quinto posto. Nel complesso, tutte le vetture, hanno girato in maniera molto più lenta rispetto alle sessioni di libere e soprattutto qualifiche del 2015. Per fare un esempio: la pole dell’anno scorso fu stabilita in 1:54.767, quest’oggi: 1:55.793
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Tra le tre LMP1 private, spicca la Rebellion R-One-AER #13 affidata a Mathèo Tuscher, Alexandre Imperatori e Dominik Kraihamer, con un tempo di 2:01.547
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In LMP2 brilla l’equipaggio #26 del G-Drive Racing con la Oreca-Nissan di Nathanael Berthon, Romain Rusinov e Rene Rast (2:07.363). Dietro a loro l’altra Oreca-Nissan, la #36 del Signatech Alpine che a sua volta precede la Oreca della Manor e l’altra vettura del team russo, ma con una Gibson.
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Seconda Pole Position in GTE Pro per la Ferrari #71 di Sam Bird e Davide Rigon con un tempo di 2:17.644, con l’altra 488 GTE (#51) di Gianmaria Bruni e James Calado, stabilendo una doppietta che rispecchia l’ordine d’arrivo della prima gara di Silverstone del mese scorso. Terza l’Aston Martin #97 con un tempo di 2:17.987, mentre quarte e quinte le due Ford GT. L’Aston Martin #95 e la Porsche #77 sono rispettivamente sesta e settima, con entrambe le vetture che accusano tre secondi dalla Ferrari, con dei tempi che ammontano rispettivamente a 2:20.036 e 2:20.351.
Un’altra nota interessante sta nell’Aston Martin. Entrambe le Vantage GTE hanno un buon passo nel primo e secondo settore, segno che la riduzione del peso giova alle vetture britanniche, ma perdono bruscamente nel secondo settore (quello più guidato) con oltre un secondo dalla Ferrari in cui molto probabilmente, il fattore pneumatici risulta determinante. Ricordiamo che le vetture britannica sono le uniche GTE (sia in Pro sia in Am) a montare le Dunlop, mentre il resto dei costruttori monta Michelin.
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Per concludere, l’Aston Martin #98 segna la Pole Position in GTE Am con il boss Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda (2:20.351). Distaccando di due secondi dal secondo fino al quarto e di tre secondi il quinto ed il sesto.
La gara scatterà domani alle ore 14:30 e sarà visibile in live streaming sul sito web ufficiale, con il metodo a pagamento. Mentre dalle 19:00 alle 20:30 live su Eurosport 1.