La Ferrari è arrivata in Canada con alcune novità di rilievo (gruppo freno anteriore e cofano) ma anche con altre di minor importanza utili a migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura.
Nella giornata di ieri vi abbiamo mostrato la piccola modifica all’anteriore con la re introduzione sulla superficie del deviatore di flusso interno del piccolo intaglio a “V”, mentre nella giornata odierna vogliamo parlare dell’ala posteriore.
Innanzitutto è bene sottolineare che la Scuderia italiana è tornata alla soluzione di ala posteriore pre GP di Spagna, quindi con il profilo di ingresso del mainplane meno curvo, il profilo di uscita senza la curvatura nella parte centrale e di conseguenza anche quello di ingresso dell’ala mobile rettilineo.
In Canada però sono state portate in pista due specifiche di ala posteriore pre GP di Spagna, che non differiscono molto però macroscopicamente.
Se guardate attentamente l’ala mobile dell’ala Spec 1 si può notare come abbia un profilo verticale minore rispetto a quella montata sulle Spec 2 ma sembra abbia un angolo di attacco più importante. Oltre a ciò si può notare come il mainplane dell’ala Spec 2 abbia una corda leggermente minore rispetto all’ala Spec 1 (anche se è poco evidente).
Questo ci fa arrivare alla conclusione che l’ala Spec 2, utilizzata per la maggior parte dei giri percorsi nelle due prove libere di ieri da entrambi i piloti, va a generare meno carico aerodinamico della versione Spec 1. Ci sarà da capire se Ferrari continuerà sulla propria strada, ossia tenendo l’ala posteriore da più basso carico (anche se le differenze non sono cosi importanti) considerando che la gara di domani potrebbe corrersi anche su asfalto bagnato.