Oltre all’ala anteriore e posteriore precedentemente analizzate (clicca qui per leggere il post) la Mercedes ha portato per questo appuntamento in terra canadese una nuova versione di ala e un’ala posteriore modificata rispetto a quella tradizionale, oltre a quella ad “U” già analizzata nell’articolo precedente.
L’ala anteriore da medio/basso carico (l’abbiamo chiamata Spec 1, la Spec 2 è la classica su cui sono stati montati sei generatori di vortici) si differenzia dalla precedente per la forma dei flap supplementari mentre il profilo principale e gli upper flap sono pressoché invariati. In generale la nuova versione di ala è da più basso carico aerodinamico, e ovviamente minor resistenza all’avanzamento, fattori importanti per un veloce tracciato come quello di Montreal.
L’ala posteriore (l’abbiamo chiamata Spec 1, la Spec 2 è quella a cucchiaio) invece, riprende una soluzione che si era vista a partire dal Gran Premio della Cina della passata stagione; rispetto alla soluzione classica è stato portata una versione più scarica che prevede il taglio del flap mobile nella zona in prossimità degli endplate per cercare di ridurre la resistenza all’avanzamento ed avere una maggior velocità di punta, fondamentale nei tre lunghi rettilinei del circuito di Montreal.
Nella giornata di domani verranno fatte prove comparative tra le due versioni di ala anteriore e posteriore in modo da raccogliere una grossa mole di dati che, dopo essere stati analizzati dagli ingeneri nella serata di venerdì, permetteranno di scegliere le soluzioni aerodinamiche che si adatteranno meglio al tracciato.