LEWIS HAMILTON VINCE DALLA POLE CON UNA SOLA SOSTA,
TENENDO DIETRO SEBASTIAN VETTEL SU DUE PIT STOP
CON LE TEMPERATURE PIÙ BASSE DEGLI ULTIMI TEMPI,
LE DIVERSE STRATEGIE HANNO AIUTATO I PILOTI A GUADAGNARE POSIZIONI
IL GIRO PIÙ VELOCE IN GARA È STATO SULLE SOFT ED È DI 1.4s
INFERIORE RISPETTO A QUELLO DEL 2015, FATTO CON LE SUPERSOFT
Il Gran Premio del Canada si è svolto nelle condizioni più fredde avute negli ultimi tempi in un weekend di gara, con temperature della pista di soli 20°C che hanno messo l’accento sul warm-up e sulla gestione dei pneumatici. C’è stata un’ampia varietà di strategie su una e due soste, con il poleman Lewis Hamilton che si è fermato una sola volta con la sua Mercedes, riuscendo a tenere dietro la Ferrari di Sebastian Vettel, che ha effettuato due pit stop dopo aver battuto Hamilton al via e aver preso il comando alla prima curva.
Hamilton ha fatto la sua unica sosta nel giro 24, rientrando in pista in seconda posizione alle spalle di Vettel. Quando il tedesco della Ferrari è rientrato ai box per la seconda volta aveva un gap di 6 secondi da recuperare per tentare di raggiungere e passare Hamilton in 33 giri, con pneumatici soft che erano più freschi di 13 giri rispetto a quelli della Mercedes.
Nonostante le temperature basse, Nico Rosberg ha fatto il miglior giro sulle soft, a 10 tornate dalla fine, girando con la sua Mercedes 1,4 secondi più veloce rispetto al miglior giro del 2015, che era stato fatto con le supersoft.
Valtteri Bottas ha conquistato il primo podio della stagione con una strategia simile a quella di Hamilton, mentre gli altri piloti nella top 10 si sono fermati due volte, dopo essere partiti sulle ultrasoft – la mescola più veloce di circa 0,6s al giro.
Strategia alternativa quella adottata dalla Force India di Sergio Perez che, partito sulle soft, ha completato un primo stint di ben 31 giri prima di effettuare il suo unico pit stop e montare le supersoft. La rimonta più impressionante è stata quella del pilota della Toro Rosso Carlos Sainz, che ha usato una strategia di due soste (finendo la gara sulle ultrasoft) ed è arrivato nono, dopo essere partito 20° sulla griglia.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Grazie alle diverse strategie di gara, abbiamo assistito a un finale entusiasmante, con Vettel su due soste vicino a Hamilton, che ha optato invece per un solo pit stop. Le temperature fredde della pista hanno reso cruciale la gestione delle gomme, con alcuni team che hanno anche cambiato strategia quando hanno capito che avrebbero potuto essere più veloci. In effetti la maggior parte dei piloti si è fermata due volte, a differenza della gara dello scorso anno che vide un solo stop. Determinante per fare una sola sosta è stato gestire i pneumatici nel modo più efficace possibile, cosa che Hamilton e Bottas hanno fatto benissimo”.
|
Ultrasoft |
Supersoft |
Soft |
Primo |
VES 1m16.319s |
VET 1m17.143s |
ROS 1m15.599s |
Secondo |
SAI 1m16.578s |
RAI 1m17.932s |
HAM 1m15.981s |
Terzo |
KVY 1m16.942s |
PER 1m18.427s |
VET 1m16.297s |
Stint più lungo della gara:
Soft |
Alonso |
52 giri |
Supersoft |
Vettel |
26 |
Ultrasoft |
Magnussen |
29 |
La previsione Pirelli: Avevamo previsto che la strategia su una sola sosta fosse la migliore opzione per questa gara in condizioni normali, partendo sulle ultrasoft e passando alle soft nel giro 25. Hamilton ha seguito il nostro schema praticamente alla lettera, fermandosi nel giro 24.
Gran Premio di Canada 2016 – Gara – Infografiche