domenica, Dicembre 22, 2024

GP SILVERSTONE: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF16-H?

Il calendario di Formula 1 2016 propone il secondo Back to Back per quanto riguarda due Gran Premi: dopo quello stressante tra Canada e Azerbaijan, dal Gran Premio dell’Austria di settimana scorsa si passa al circuito di Silverstone situato tra Oxford e Leicester, nel bel mezzo del Regno Unito.

#BRITISHGP: servirà tanto carico aerodinamico e buona trazione meccanica

Il tracciato di Silverstone dal punto di vista tecnico risulta essere molto interessante perchè include tratti molto veloci a tratti piuttosto guidati dove la trazione meccanica, garantita anche da un ottimo sfruttamento delle Pirelli, è fondamentale.

Dal punto di vista aerodinamico i vari Team opteranno quasi certamente per ali da alto carico che risultano fondamentali sia nei tratti molto veloci (uno su tutti quello da curva 10 a curva 14 con le famose Maggotts e Becketts) che in quelli piuttosto lenti (tra curva 3 e 5, o tra curva 6 e 8). Solo Team come RedBull, quindi quelli che riescono a generare molto carico dal corpo vettura potranno optare per ali, soprattutto la posteriore, da medio – alto carico aerodinamico.

#BRITISHGP: non siamo ai livelli di Baku o SPA, ma generare potenza da MGU-H sarà fondamentale!

Il circuito di Silverstone è un tracciato ove la parte ibrida ha un gran peso nell’arco di un singolo giro considerando che da essa si può ricavare un vantaggio di circa il 2,7% del tempo sul giro. Se prendiamo per esempio il circuito di Sochi, un altro di quelli in cui conta molto la parte ibrida dell’unità motrice siamo sugli stessi livelli, leggermente inferiori a quelli presenti in circuiti molto lunghi come quelli di SPA o Baku.

A Silverstone sarà fondamentale soprattutto il recupero di energia elettrica da parte del motore elettrico MGU-H (conterà per il 2.4% del tempo sul giro!), parte su cui Ferrari ha lavorato moltissimo nelle ultime settimane o comunque mesi. Se ricordate, nella passata stagione su queste tipologie di tracciati la Ferrari ha sofferto moltissimo mentre la Power Unit Mercedes si esaltava a dimostrazione che uno dei vantaggi del team anglo-tedesco stava proprio in quell’area.

Per quanto riguarda la parte endotermica, Silverstone non la mette alla frusta tanto quanto il circuito del RedBull Ring anche se comunque stiamo parlando di un tracciato con severità medio – alta per l’ICE. Anche per quanto riguarda i consumi, non si correrà su un tracciato molto esoso visto che si potrà partire con 1 o 2 kg (95 / 96 kg) in meno rispetto al Gran Premio d’Austria. In ultima istanza è opportuno sottolineare come i CV della parte endotermica della Power Unit non saranno cosi fondamentali come al RedBull Ring visto che 10 CV in più conteranno “solamente” per lo 0,18% rispetto allo 0,24% dell’Austria.

GP SILVERSTONE: cosa aspettarsi dalla SF16-H?

E’ sempre più difficile fare previsioni sulla Ferrari SF16-H in quanto questo inizio di mondiale ha dimostrato che le prestazioni della vettura di Maranello sono molto sensibili alle variazioni di temperatura della pista, parametro fondamentale che si ripercuote sul rendimento delle gomme. Per esempio a Baku avevamo visto una Ferrari molto più performante con le gomme soft rispetto alla supersoft mentre in Austria è successo l’esatto contrario.

Nel 2015 il team di Maranello ha sofferto parecchio su questo circuito soprattutto nella gestione e sfruttamento degli pneumatici Hard che non si sono mai adattati ottimamente alla SF15-T durante la stagione 2015.

Quest’anno per via del cambiamento delle regole sugli pneumatici, la Ferrari, così come gli altri team, sembra aver puntato soprattutto sulle Soft (gialle) e sulle Medium (bianche) anche se comunque abbiamo visto negli appuntamenti precedenti come delle gomme che non erano mai state utilizzate durante le libere sono venute molto buone per la gara.

Il tracciato di Silverstone esalta le capacità di carico aerodinamico e di efficienza della vettura in quanto bisognerà essere veloci sia sui lunghi curvoni che nei rettilinei che compongono questa pista. E la SF16-H ha dimostrato di essere molto veloci in quei settori dove sono presenti molte curve veloci: questo lo si può dire analizzando per esempio il settore 2 della Cina o i primi due settori del circuito del Montmelo in Spagna.

Sarà quindi interessante capire come riuscirà a sfruttare gli pneumatici il team di Maranello in questo fine settimana poiché se riuscirà a trovare un giusto compromesso tra assetto aerodinamico e quello meccanico, portando quindi nella giusta finestra di lavoro le Pirelli 2016, la SF16-H non dovrebbe avere problemi particolari di velocità mentre se così non fosse i problemi ci sarebbero eccome.

La Power Unit aggiornata in Austria (1 gettone per una modifica agli alberi a camme del motore endotermico) in accoppiata al nuovo carburante Shell (seconda evoluzione dell’anno dopo l’update del GP di Russia a Sochi) dovrebbe sicuramente dare una mano alla SF16-H poiché questi aggiornamenti hanno incrementato la potenza dell’unità endotermica di Maranello.

Detto questo è difficile aspettarci una Ferrari in lotta ravvicinata con la Mercedes in quanto gli anglo tedeschi saranno anche in questo fine settimana i favoriti per la vittoria del Gran Premio. Sulla W07 dovrebbe tra le altre cose essere introdotto un grosso pacchetto di sviluppo aerodinamico che sarà l’ultimo di un certo spessore in questa stagione 2016. Più avanti, molto probabilmente a SPA secondo le ultime informazioni che abbiamo raccolto, sarà portata in pista la prima evoluzione della Power Unit tedesca che sembra aver ancora qualche problema di affidabilità sui banchi prova.

La Ferrari dovrà impostare molto probabilmente la propria corsa sulla Red Bull (non come in Austria) che su questa conformazione di tracciato e grazie anche alla nuova performante Power Unit Renault sarà sicuramente piuttosto competitiva. Sarà quindi fondamentale cercare di restare davanti alle due RB12 per sfruttare i possibili problemi della Mercedes visto che sembra solo questo per ora l’unico modo per poter arrivare davanti alle frecce d’argento. Purtroppo il Team di Maranello è riuscito a compiere un importante salto prestazionale rispetto al 2015 ma in Mercedes hanno ad oggi la vettura “perfetta”, senza difetti o criticità, cose che invece erano presenti all’inizio del 2015 se ricordate bene (importanti problemi di vibrazioni all’ICE della PU, poi risolti grazie all’update di Monza). 

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