Ed eccoci giunti alla consueta REVIEW TECNICA post Gran Premio dove andiamo ad elencare tutte le novità tecniche portate in pista dai vari Team.
La pista dell’Hungaroring è da molti considerata molto simile a quella di Monaco per via dell’elevato carico aerodinamico richiesto dalle numerose curve lente e medio lente che vanno a formare il tracciato. Questa in realtà è un po una mezza verità poiché all’Hungaroring serve oltre che molto grip meccanico (come a Monaco) in uscita dalle curve lente, anche molto grip dato dall’aerodinamica delle vetture nelle curve da media velocità.
FERRARI SF16-H
La Ferrari è arrivata in Ungheria con una sola novità aerodinamica presente nella parte posteriore del fondo della SF16-H.
FERRARI: un nuovo fondo per incrementare la generazione di carico aerodinamico tramite il diffusore
Come si può ben vedere dalla foto confronto appena in basso, è stata aggiunta un profilo di dimensioni abbastanza importanti dietro le alette dei freni posteriori che hanno funzioni prettamente aerodinamiche.
Quella in questione è una zona fondamentale nel posteriore delle attuali vetture di Formula 1 perchè anche da quella zona passa l’incremento nell’efficienza di generazione del carico aerodinamico grazie al diffusore. Ferrari con l’introduzione di questo “scivolo” esterno alla parte centrale del fondo vuole diminuire la turbolenza dei flussi “sporchi” generati dagli pneumatici posteriori, diminuendo in questo modo la resistenza aerodinamica e migliorando la qualità del flusso in arrivo nella parte esterna del diffusore.
Oltre a questa modifica ben visibile anche a occhio nudo, Ferrari ha portato in pista anche le modifiche meccaniche (sospensione posteriore) provate da Kimi Raikkonen nella seconda giornata di test post Gran Premio di Gran Bretagna; queste novità sembrano aver dati ottimi risultati soprattutto nel far funzionare gli pneumatici Low Working Range alle altissime temperature dell’asfalto, vero tallone d’Achille della SF16-H in questa prima parte di stagione.
MCLAREN MP4-31
Come vi avevamo anticipato nel nostro ormai consueto articolo di introduzione al Gran Premio dove andiamo a spiegarvi le caratteristiche tecniche del tracciato su cui si correrà nonché le prestazioni che ci si possono aspettare dai tre Top Team, la Mclaren ha portato in Ungheria qualche aggiornamento aerodinamico che doveva garantire al Team di Woking un guadagno prestazionale di circa 2 decimi.
MCLAREN: una nuova modifica all’ala anteriore introdotta nel Gran Premio di Spagna
Le modifiche principali all’ala anteriore che Mclaren aveva portato in pista per la prima volta nel Gran Premio di Spagna del Montmelo sono focalizzate sui profili interni dei flap superiori che sono stati modificati rispetto alla prima versione utilizzata sul circuito catalano del Montmelo.
Una modifica che sembra banale ma è molto importante per la gestione dei vortici chiamati “Y250”. E’ proprio dall’intensità e dalla qualità di questi vortici che dipende molta della generazione di carico aerodinamico tra parte centrale e soprattutto finale della vettura. Per chi ci segue costantemente sapeva che il Team di Woking aveva fatto un piccolo passo indietro dopo il GP di Spagna, portando in pista una versione intermedia, per studiare accuratamente in galleria del vento e al CFD l’andamento di questi vortici.
MCLAREN: un nuovo fondo per migliorare l’efficienza di estrazione del carico aerodinamico
Oltre alla modifica all’ala anteriore, la Mclaren ha portato in pista anche un nuovo fondo che i due piloti hanno dapprima comparato nelle due prove libere del venerdì per poi essere invece utilizzato su entrambe le MP4-31 durante il sabato e la domenica.
Fondo che differisce rispetto alla vecchia versione nella parte centrale del diffusore dove sono state modificate le soffiature come si può ben vedere nell’immagine in basso. Questa modifica è stata effettuata per provare a diminuire la resistenza indotta generata dai vari profili, incrementando l’estrazione d’aria e quindi il carico aerodinamico al posteriore.
Pacchetto aerodinamico che potrebbe essere completato in Germania con l’introduzione di nuovi turning vanes (da confermare). Per quanto riguarda la Power Unit, Honda ha deciso di portare in pista una nuova evoluzione della sua unità motrice tra il Gran Premio di SPA e quello di Monza, con l’obiettivo che da qui a fine stagione si riesca a migliorare di 5 decimi, circa 30-40 CV in potenza.
REDBULL
Il Team di Milton Keynes quest’anno sta cercando di evolvere il meno possibile la propria vettura contando più che altro sul fatto che la macchina progettata durante l’inverno era già molto competitiva ad inizio stagione e anche sugli importanti aggiornamenti forniti dal motorista Renault uno su tutti quello portato in pista da Ricciardo nel Gran Premio di Monaco.
RedBull sta dedicando morte risorse e molto tempo alla vettura 2017 cercando solo di migliorare telaisticamente e meccanicamente la vettura 2016, parti che potranno venire ancora piuttosto buone anche per la prossima stagione.
REDBULL: un nuovo monkey seat da medio – alto carico per bilanciare la RB12 dell’Hungaroring
Per incrementare il carico generato al posteriore, il Team austriaco ha introdotto nel Gran Premio di Ungheria una nuova specifica di monkey seat, componente aerodinamico che in questa stagione non era mai stato utilizzato sulla RB12.
Rispetto alla versione utilizzata durante i test invernali di Barcellona sono stati modificati i profili (da tre piani sono passati a due) nonché sono stati rivisti gli endplate ora meno ingombranti. Si può quindi dire che RedBull ha scaricato leggermente il monkey seat, cercando meno carico aerodinamico ma anche una minor resistenza all’avanzamento di conseguenza.
MERCEDES
Dopo l’importante pacchetto di aggiornamenti che il Team tedesco ha portato in pista a Silverstone, da qui a fine anno dovremo aspettarci dagli ingegneri tedeschi al massimo qualche upgrade per adattare la W07 Hybrid ai vari circuiti su cui si correrà.
MERCEDES: il caldo ungherese richiede un numero maggiori di sfoghi sulle pance
Sulla W07 vista in pista in Ungheria si è notata fin dalle primissime prove libere, una modifica agli sfoghi dell’aria calda proveniente dall’elettronica inseriti nella parte anteriore delle pance della W07 Hybrid; Mercedes per quasi tutte le gare di questo inizio di mondiale 2016 ha utilizzato la versione di cofano motore con cinque sfoghi e soltanto in alcune gare, le più calde, è passata alla versione alla versione a sette sfoghi (Baku).
In questo Gran Premio di Ungheria il Team tedesco ha deciso di incrementare ulteriormente gli sfoghi passando ad una soluzione a ben nove sfoghi questo per via delle calde condizioni ambientali che vi saranno a Budapest nei prossimi giorni.
Parlando di update motore, sembra che Mercedes abbia risolto i suoi fastidiosi problemi di affidabilità alla Power Unit, evoluzione che debutterà molto probabilmente al rientro dalla pausa estiva forzata a cui devono sottostare i vari Team dopo il Gran Premio di Germania, ossia il Gran Premio del Belgio a SPA.
WILLIAMS
Il Team Williams è forse quello che sta più deludendo in termini di prestazioni in questa stagione 2016 di Formula 1. Oltre ai noti problemi di budget, ormai non più consistenti come anni fa, il Team sta vivendo una importante crisi tecnica dove la correlazione dei dati tra CFD / galleria del vento e la pista è un grossissimo problema. E’ ormai da molti Gran Premi infatti che il Team di Groove continua a comparare le varie specifiche di ala anteriore introdotte nella prima parte della stagione nonché le due tipologie di naso. Durante il weekend ungherese, in Williams hanno iniziato a comparare anche le due versioni di bargeboars, segno che in nessuna delle aree sviluppate gli aggiornamenti stanno dando i risultati sperati.
WILLIAMS: per l’Ungheria un nuovo fondo da 3 decimi al giro che sembra essere piaciuto a Bottas
Per il Gran Premio di Ungheria la Williams ha portato in pista una nuova versione di fondo che presentava due importanti novità tra la zona davanti alle ruote posteriori e quella centrale del diffusore.
Il nuovo fondo è stato portato in pista per la prima volta solamente nella giornata di sabato solo e unicamente sulla vettura di Bottas mentre Massa potrà provarlo, in quello che sarà il secondo esemplare, nel prossimo Gran Premio di Germania. Una nuova specifica di fondo che rispetto a quella utilizzata in precedenza presenta delle novità nella zona in prossimità degli pneumatici posteriori.
Come potete infatti osservare dal confronto in alto sono stati aggiunti al posto dei classici slot delle soffiature longitudinali ad “esse” che hanno la funzionalità di sigillare parte del fondo e del diffusore ed impedire la loro interazione con le turbolenze create dal rotolamento degli pneumatici posteriori. Non è una soluzione inedita in quanto già utilizzata nella passata stagione dalla McLaren e ripresa in seguito anche da Mercedes che la usa tutt’ora sulla velocissima W07 Hybrid.
Nella parte centrale del diffusore è invece stata aggiunta una soffiatura, non presente (rettangolo in rosso) nelle vecchia specifica. Una Williams che cerca di migliore l’efficienza aerodinamica al posteriore, nonché una migliore e maggiore generazione di carico aerodinamico, vero tallone d’achille della vettura di Groove ormai da due anni.
WILLIAMS: il Team di Groove alza gli specchietti per un miglior scorrimento dei flussi sulle pance
Anche una novità di micro-aerodinamica per la Williams FW38 del Gran Premio d’Ungheria. Come si può ben vedere dall’immagine in basso sono stati modificati i supporti degli specchietti: rispetto alla versione utilizzata fino al Gran Premio di Silverstone si può notare come il collegamento tra specchietto e cockpit è stato leggermente stato allungato oltre ad essere stata modificata la forma(più curva).
Con questa modifica, la Williams vuole ridurre al minimo l’interazione tra i flussi “sporchi” uscenti dai due specchietti con quelli passanti al di sopra delle pance e che vanno poi a influenzare il comportamento del retrotreno della vettura (generazione di carico aerodinamico)
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TORO ROSSO
Il Team di Faenza se ne torna a casa dall’Ungheria con altri punti guadagnati da un Carlos Sainz che sta dimostrando Gran Premio dopo Gran Premio di valere un Top Team.
Nessuna importante novità portata in Ungheria se non la nuova versione di cofano motore che il Team italiano aveva già portato in pista durante i test post Gran Premio di Gran Bretagna. Una nuova specifica che aggiunge solamente due importanti prese d’aria (noi le chiamiamo “orecchie”) ai lati dell’airbox.
Tali aperture aggiuntive erano state provate ed utilizzate anche sulla vettura 2015 (STR10), allora motorizzata Renault per poi eliminarle sulla vettura 2016 (Power Unit Ferrari). Il compito di tali prese è quello di migliorare il raffreddamento della Power Unit Ferrari 2015 che con gli oltre 50°C d’asfalto e circa 30°C d’ambiente ha sicuramente “sofferto” la calura ungherese.
MANOR
Il Team Manor negli ultimi Gran Premi, pur con tutte le difficoltà economiche del caso, sta cercando di avvicinarsi anche grazie al talentuoso Wehrein a posizioni più importanti, staccandosi anche dall’ultimo Team in graduatoria ora che è il Team Sauber.
In Ungheria il Team che ricordiamo monta Power Unit Mercedes e trasmissione Williams, ha portato in pista una nuova versione di supporti delle telecamere FOM (nella foto, sono in basso) montate su tutti i musi delle F1 moderne.
Foto Fabrega |
Le modifiche sono da associare ad una diversa l’altezza a cui sono fissate le telecamere FOM con una conseguente variazione dei flussi che andranno a interagire con la parte centrale e posteriore della vettura.
RENAULT
Il Team Renault, pur investendo molti dei soldi a disposizione già sulla vettura 2017 e sul miglioramento delle infrastrutture presenti tra Viry Chatillon e Enstone, continua un minimo ad evolvere la propria vettura 2016.
Per il Gran Premio d’Ungheria è stato introdotto un nuovo fondo modificato nella parte centrale del diffusore dove è stata aggiunta una soffiatura in più oltre ad aver rivisto la forma, ora più tradizionale anche guardando i diffusori delle altre vetture, di tali soffiature.