Oltre a due curve storiche, il primo settore di SPA contiene però anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove servirà tanta potenza soprattutto elettrica per generare velocità il più importanti possibili.
Anche il terzo settore è molto simile al primo, con la potenza della Power Unit e in parte anche il grip meccanico (in uscita dall’ultima, lentissima chicane) che saranno i due fattori tecnici importanti per riuscire ad effettuare i miglior tempi in quel tratto di pista .
Discorso diverso invece per il settore centrale dove servirà generare un buon livello di carico aerodinamico poiché sono presenti alcune curve da media velocità e altre da medio – alta.
Sarà quindi necessario trovare un compromesso aerodinamico soprattutto per chi come Ferrari non riesce ancora a generare il corretto carico tramite il corpo vettura, il quale gli permetterebbe di scaricare leggermente le ali pagando meno resistenza all’avanzamento sui lunghi dritti del circuito di SPA. Solitamente su questa tipologia di pista si usano assetti aerodinamici da medio – basso carico aerodinamico con le vetture come la RB12 che potranno scaricare leggermente le ali contando sul recupero di deportanza al posteriore grazie al corpo vettura. C’è da dire però che grazie all’ottimo recupero in termini di potenza della Power Unit Renault, nelle ultime gare RedBull non è più cosi obbligata a scaricare enormemente le proprie ali (soprattutto la posteriore) come faceva invece nel 2015.
E’ eloquente l’immagine successiva dove andiamo a mostrare le due ali posteriori portate dalla RedBull nel Gran Premio del Belgio 2015, con la specifica in basso veramente da bassissimo carico, una Monza Spec:
GP BELGIO: dopo i problemi del 2015, Pirelli fa la coraggiosa introducendo le SuperSoft!
Temperature che non dovrebbero creare grossi problemi al compound Soft mentre un grosso punto di domanda per tutti i Team sarà sicuramente il funzionamento del compound più morbido, che come abbiamo detto poco sopra funziona nel miglior modo a temperature piuttosto “basse” dell’asfalto. Sarà fondamentale soprattutto per Ferrari in funzione gara, riuscire a capire quanti giri la SuperSoft garantirà ottime prestazioni, questo per scegliere la corretta strategia.
POWER UNIT: gli oltre 7000 m del circuito di Spa esalteranno i recuperi di energia cinetica
FERRARI SF16-H: riuscirà la Rossa ad essere la seconda forza in pista?
Per la Ferrari il tracciato di SPA non rappresenta una pista congeniale per le caratteristiche della SF16-H. A livello aerodinamico gli ingegneri di Maranello porteranno degli adattamenti della vettura alle caratteristiche del tracciato con del materiale da basso carico da provare durante le prove libere del venerdì dai due piloti della rossa.
Ricordiamo che la Ferrari aveva già portato in pista un’ala anteriore da basso carico nel nuovo appuntamento europeo di Baku. Ecco la foto confronto che avevamo realizzato per quell’evento:
ala Spa – versione 2015 |
Anche per quanto riguarda l’ala posteriore la Ferrari aveva portato in Azerbaigian una specifica da basso carico, similare a quella utilizzata sia a Spa che a Monza nella stagione passata.
Per quanto riguarda il motore endotermico non sembra essere prevista nessuna sostituzione sulle vetture di Vettel e Raikkonen in quanto il nuovo ICE “gettonato” è più probabile venga introdotto nel GP di Monza (ma/e occhio alle sorprese…). Da un calcolo dei chilometri effettuati su ICE 3 di Raikkonen e ICE 4 di Vettel non ci dovrebbero essere particolari problemi ad effettuare anche il Gran Premio del Belgio, in quanto, come potete osservare dalla tabella in basso Ferrari è abbondantemente all’interno della normale finestra di utilizzo.
Come sempre anche a Spa saranno fondamentali le gomme e soprattutto il loro utilizzo. La Ferrari ha lavorato molto in questi mesi per riuscire a risolvere i problemi che si sono presentati sulla SF16-H a partire dal Gran Premio di Barcellona e a Montecarlo. Problemi che almeno fino alla Germania non erano stati risolti e che continuavano a ripetersi con temperature della pista superiori ai 40°C. Si è provato in tutti modi a modificare l’assetto meccanico della SF16-H ma i problemi sono sempre rimasti soprattutto quando la SF16-H deve Pirelli impone delle pressioni di gonfiaggio piuttosto elevate. Quando, invece, le pressioni imposte dalla Pirelli sono più classiche, come successo in Ungheria, questi problemi sullo sfruttamento degli pneumatici non sono apparsi. I due fattori negativi in questo 2016 potrebbero essere presenti nel Gran Premio del Belgio 2016, ossia meteorologicamente parlando farà caldo, più caldo delle classiche temperature presenti a Spa in questo periodo dell’anno oltre al fatto che Pirelli è probabile che imponga pressioni piuttosto elevate per cautelarsi su possibili problemi agli pneumatici.
In conclusione, pensiamo che questa pista sia una pista molto pro Mercedes e per la Ferrari possa essere molto dura essere subito alle spalle delle due W07 Hybrid. La conferma di RedBull come seconda forza anche in una pista come quella tedesca dell’Hockenheimring è stata una doccia molto fredda per il Team italiano che pensava per lo meno di giocarsela con il Team anglo austriaco. La Power Unit Renault ha fatto degli importanti passi avanti ed il telaio e l’aerodinamica dei “bibitari” potrà fare la differenza nel settore 2 contraddistinto da curve particolarmente veloci. La Ferrari invece dovrà cercare il miglior compromesso aerodinamico per essere competitiva in questo settore centrale, caricando maggiormente le ali e sfruttando il fatto che la sua unità motrice ha ancora un 20-25 CV in più della Power Unit Renault. Oltre a Red Bull bisognerà tenere d’occhio anche tutti i motorizzati Mercedes e in special modo la Force India che potrebbe essere la vera sorpresa di questo fine settimana.