Abbiamo voluto anticipare un pezzo dell’analisi della gara per mettere in risalto l’errore fatto dalla Ferrari sulla strategia di gara di Kimi Raikkonen. Errore che è costato il podio al pilota finlandese che era riuscito con una stupenda gara e con un bel sorpasso su Hamilton a guadagnarsi in pista la terza posizione.
Giro 44 della gara di Singapore con un Rosberg al comando seguito da Ricciardo, Raikkonen ed Hamilton. Tutti i primi quattro in classica stanno girando con le gomme soft montate tra il giro 32 e il giro 34. Hamilton avendo perso la posizione in pista su Raikkonen, insieme al muretto Mercedes, decidi di passare al piano B che solo al giro successivo si è capito che prevedeva una sosta in più rispetto a quello che era stato preventivato alla vigilia.
Hamilton al giro 45 entra ai box per la sostituzione delle gomme in modo da effettuare un ultimo stint di gara molto aggressivo. In quel momento Raikkonen aveva un margine poco inferiore ai due secondi rispetto al pilota inglese. Ferrari, sbagliando, decide di reagire alla sosta della Mercedes e così facendo subisce l’undercut di Hamilton che scavalca così il pilota finlandese della Ferrari e si porta in terza posizione.
Scelta corretta??
La risposta è no ed era chiara anche per chi era seduto davanti alla TV. La scelta è ancora “più sbagliata” (passatemi il termine) andando ad analizzare i dati. Come premessa va detto che il tempo che si impiega a Singapore per percorrere la pitlane ed effettuare il cambio gomme è piuttosto elevato ed è stimato in circa 27 s. 27 s che sommati al gap di circa 1,5 s che Raikkonen aveva nei confronti di Hamilton fanno un distacco di 28 s circa che Hamilton doveva guadagnare su Raikkonen in appena 16 giri per andare a riprendere il finlandese.
Andiamo ad analizzare la tabella in basso che mostra i tempi realizzati da Rosberg, Raikkonen ed Hamilton dal giro 35 a fine gara.
Fino al momento dello stop di Hamilton come potete vedere Raikkonen stava girando con un passo migliore rispetto alla Mercedes di Rosberg di circa mezzo secondo. 1:50,843 per Rosberg e 1:50,396 per Raikkonen.
Da questo punto in avanti sappiamo tutti cosa è successo però cerchiamo di ragionare per “assurdo” per capire quanto sia stata sbagliata la strategia Ferrari in questo fine settimana.
Dal giro 46 al giro 61 il passo tenuto da Rosberg è stato di 1:50,8 e quindi pressoché simile ai primi giri dello stint. Ipotizziamo che la Ferrari in questa parte terminale di gara fosse più lenta rispetto a Rosberg di ben 1 s e quindi che il pilota finlandese potesse girare con un ritmo di 1:51,8.
Andando a sommare i tempi vedremo questi dati: un Rosberg che termina la gara impiegando 00:29,34 s per percorrere gli ultimi 16 giri ed un Raikkonen che girando più lento di 1 s rispetto al pilota tedesco che ci impiega quasi 29 minuti e 49 secondi.
Hamilton, pur disponendo di gomme più fresche e più prestazionali ha girato in questi ultimi giri con un passo migliore impiegandoci 29 minuti e 24 s.
Quindi avrebbe recuperato “solo” 25 s su Raikkonen ipotizzando che il pilota finlandese fosse molto lento cosa che nella prima parte di gara non aveva dimostrato.
Hamilton avrebbe guadagnato il distacco da Raikkonen se quest’ultimo non si fosse fermato ai box solo se il pilota finlandese fosse con un passo di 1:52,00 in questi ultimi giri.
Se Raikkonen fosse riuscito a girare in questi ultimi 16 giri con lo stesso ritmo di Rosberg, cosa che aveva dimostrato nelle prime fasi dello stint, Hamilton sarebbe riuscito a guadagnare 10 s scarsi sul pilota finlandese.
Va comunque detto che Hamilton in fase di recupero avrebbe potuto viaggiare con un ritmo migliore e quindi riuscire a recuperare il gap più velocemente.
Ma comunque perché concedersi c e regalare così un terzo posto alla Mercedes? Meglio rimanere fuori e costringere Hamilton a spingere al massimo cosa che non poteva fare tutti i giri in quanto in preda con problemi di surriscaldamento ai freni. Facendo così la Ferrari ha regalato la posizione alla Mercedes senza nessuna fatica.