Inversione pneumatici: durata garantita, ma la sicurezza?
Dubbio amletico che si divide in due fazione: il partito dei pro e contro, quali le ragioni
È l’incubo degli
automobilisti, il momento fatidico del cambio ruote. Costoso, per carità,
ma il cambio degli pneumatici è
imprescindibile per motivi di sicurezza: c’è un rimedio, quanto meno per prolungare l’agonia, l’inversione delle gomme o detta anche
permutazione. Il deterioramento frettoloso dei pneumatici anteriori
rispetto a quelli posteriori porta spesso a questa soluzione per evitare un
cambio anticipato e totale delle gomme, non tutti i costruttori però
consigliano questo tipo di operazione.
automobilisti, il momento fatidico del cambio ruote. Costoso, per carità,
ma il cambio degli pneumatici è
imprescindibile per motivi di sicurezza: c’è un rimedio, quanto meno per prolungare l’agonia, l’inversione delle gomme o detta anche
permutazione. Il deterioramento frettoloso dei pneumatici anteriori
rispetto a quelli posteriori porta spesso a questa soluzione per evitare un
cambio anticipato e totale delle gomme, non tutti i costruttori però
consigliano questo tipo di operazione.
Se si vuol trovare conforto in qualche voce ufficiale
autorevole si perde tempo: “La distanza
massima percorribile dai pneumatici può essere ottimizzata anche attraverso una
corretta usura. Si raccomanda di seguire sempre le indicazioni del
costruttore del pneumatico o del veicolo relativamente alla rotazione
(permutazione) dei pneumatici”, rende noto l’ETRTO (European
Tyre and Rim Technical Organisation). L’usura dei pneumatici anteriori
spesso non è uniforme e identica, con pressioni di gonfiaggio prescritte dal
costruttore spesso differenti fra anteriori e posteriori. Per compensare e
conformare quanto più i due consumi si opta dunque per l’inversione delle
ruote, tramite due metodi: uno più obsoleto e datato, l’altro decisamente moderno.
autorevole si perde tempo: “La distanza
massima percorribile dai pneumatici può essere ottimizzata anche attraverso una
corretta usura. Si raccomanda di seguire sempre le indicazioni del
costruttore del pneumatico o del veicolo relativamente alla rotazione
(permutazione) dei pneumatici”, rende noto l’ETRTO (European
Tyre and Rim Technical Organisation). L’usura dei pneumatici anteriori
spesso non è uniforme e identica, con pressioni di gonfiaggio prescritte dal
costruttore spesso differenti fra anteriori e posteriori. Per compensare e
conformare quanto più i due consumi si opta dunque per l’inversione delle
ruote, tramite due metodi: uno più obsoleto e datato, l’altro decisamente moderno.
Il più antico e quasi controproducente prevedeva che le due
ruote davanti venissero spostate dietro sullo stesso lato e le posteriori
davanti ma a senso inverso. La procedura
moderna non prevede più tale incrocio, anzi divenuto obbligatori per i
pneumatici di tipo direzionali: non esiste un chilometraggio esatto giunto il
quale bisogna procedere alla permutazione, orientativamente fra i 5 mila ed i
10 mila chilometri.
ruote davanti venissero spostate dietro sullo stesso lato e le posteriori
davanti ma a senso inverso. La procedura
moderna non prevede più tale incrocio, anzi divenuto obbligatori per i
pneumatici di tipo direzionali: non esiste un chilometraggio esatto giunto il
quale bisogna procedere alla permutazione, orientativamente fra i 5 mila ed i
10 mila chilometri.
Esiste una scuola di
pensiero del no all’inversione, prevalentemente sostenuta dalle grandi case
automobilistiche. Il motivo è da ricercare nella differente usura delle gomme
con influenze negative in caso di cambio di posizione quali derive anomale,
vibrazioni e rumorosità di rotolamento prima assenti. Tale differenza di usura
si evince analizzando i punti dove la ruota risulta più “battuta”: sulle fasce
laterali in quelle anteriori, su quella centrale per le posteriori.
pensiero del no all’inversione, prevalentemente sostenuta dalle grandi case
automobilistiche. Il motivo è da ricercare nella differente usura delle gomme
con influenze negative in caso di cambio di posizione quali derive anomale,
vibrazioni e rumorosità di rotolamento prima assenti. Tale differenza di usura
si evince analizzando i punti dove la ruota risulta più “battuta”: sulle fasce
laterali in quelle anteriori, su quella centrale per le posteriori.
Non esiste dunque una
regola generale, se non l’indicazione per cui una macchina dall’ideale
assetto con adeguato spessore di battistrada non proceda alla permutazione
delle gomme. Eppure vi sono ancora grandi costruttori, come Mazda e Toyota, che
prescrivono l’inversione delle ruote a direzione incrociata. Una scadenza però
c’è e di lì non si scappa: per motivi di sicurezza superare i 4 anni senza
cambiare le ruote è altamente sconsigliabile.
regola generale, se non l’indicazione per cui una macchina dall’ideale
assetto con adeguato spessore di battistrada non proceda alla permutazione
delle gomme. Eppure vi sono ancora grandi costruttori, come Mazda e Toyota, che
prescrivono l’inversione delle ruote a direzione incrociata. Una scadenza però
c’è e di lì non si scappa: per motivi di sicurezza superare i 4 anni senza
cambiare le ruote è altamente sconsigliabile.