venerdì, Novembre 22, 2024

GP AUSTIN: il pagellone del Froldi

Il Pagellone del Froldi. Gp degli Usa


Gran premio effetto sonnifero. Voto: 10. Funziona davvero. Per dormire.
Pubblico Yankee. Voto: 10. Davvero tanta gente, e sono stati l’unico spettacolo decente del fine settimana in Formula 1. Spero siano rimasti soddisfatti dello spettacolo in pista, anche se ho più di un dubbio. 
Mad Max. Voto: 7. “Non sono qui per fare il quarto!”. Beata e bella e spregiudicata giovinezza! 
Ferrari. Voto: 1. Partirono per suonarle e furono suonati. Questa Ferrari mi ricorda tanto il Don Chisciotte, che trasformava la realtà, a causa del sogno illusorio (essere un cavaliere errante) che lo aveva colto dal dì che aveva perso il senno. Insomma, facciamola breve. Dal “quest’anno vinceremo il mondiale” al “oggi potevamo essere da podio” (notare i modi ed i tempi verbali) è racchiuso il dramma buffo del fallimento in rosso. Rosso si! Ma di vergogna.
Premiata ditta Clear-Rueda. Voto: 10. Nel senso che non avendo strategie da inventarsi (la scelta delle gomme a suo tempo ha pregiudicato per questo gp qualsiasi colpo di testa, oltre alla non competitività del gambero rosso), non hanno fatto danni. Mica poco!
Peso politico Ferrari. Voto: non pervenuto. Il nuovo boss Fia non ha fatto la visita di cortesia al team che ha sempre partecipato a tutti i mondiali di Formula 1, sin dalla prima edizione. Nessun vip, mi pare, ha stazionato nel box Ferrari. Il non detto e non fatto, in un mondo fatto di formalismi e di immagine, assume un valore gigantesco. Non contiamo una mazza.
Peso politico Mercedes. Voto: 100. Ah…a proposito di peso politico. Chiedo aiuto ai frequentatori di F1 Analisi tecnica. Vi risulti che, a parte Mercedes, altre squadre abbiano avuto la possibilità di intervenire sulle loro monoposto in regime di parco chiuso, domenica (nella notte che precede il Gran Premio)?
Record in gara della Ferrari di Vettel. Voto: patetico. Vi ricordate “Mai dire Gol”? Ad un certo punto il personaggio “Robertino” (simbolo di tutti i telegiocatori incalliti), non molto sveglio, che voleva per forza vincere, e declamava a piè sospinto in modo anche irritante: “HO-VINTO-QUALCHE-COSA?”. Devo aggiungere altro?
Malinconia Ferrari. Voto: 10. Passano i mesi, i bluff si rivelano al sole per quello che sono (delle “sole”), i numeri impietosi cancellano ambizioni sin troppo ipertrofiche. Restano i ricordi. Che sono ancora più tristi e malinconici nel momento della debacle tecnico-organizzativa che vive adesso la Rossa. Il periodo nero 91-93 è dietro l’angolo. Purtroppo.
Ah…il mio regno per un redivivo Todt e magari un bel binomio tecnico Brawn-Byrne. Già..non si vive di ricordi. Ora abbiamo l’”organizzazione orizzontale” (brivido lungo la schiena).
Gomme cinesi. Voto: 2. Lo so, forse si tratta di sparare sulla Croce Rossa. Ma, avete notato come spesso le indicazioni Pirelli siano totalmente smentite dalla realtà e come mescole più dure vadano più veloci di mescole più morbide? Non ci si raccapezza nessuno, eccetto la Mercedes (e non sempre). Una minima variabile in gioco, anche pochi gradi di differenza fra mattina e pomeriggio, e cambiano tempi e rese delle mescole. Una follia.
Una cosa è ormai sicura, un assioma (che come tale non ha bisogno di dimostrazione, basta la realtà): la Formula 1 e le PiLelli sono incompatibili. Un ossimoro. Prima finisce questo regime di gomme pazze e incomprensibili, prima avremo una vera Formula 1. A meno che nel prossimo anno non facciano gomme decenti. Visti i precedenti, ci credo poco…
Alonso. Voto: 9. Dategli un mezzo decente e la belva si scatena.
Vettel. Voto: 5. Sembra disarmato, anche scostante (e non è da lui). Urge che qualcuno protegga e salvi il “soldato Vettel”. Se anche gli addetti ai lavori (Turrini in primis), affermano che Vettel si sta disamorando (e il suo amore per la Ferrari “era” una certezza), qualcosa di vero c’è. Giova ricordare che il problema della Ferrari non sono i piloti. Anzi sono questi ultimi l’unica certezza di questo team allo sbando.
Raikkonen. Voto: 7. Non si può fare altro con questa monoposto. Ci si mette pure la sfiga, che ci vede benissimo.
Hamilton e Rosberg. Voto: 6. Un gran premio senza storia; Mister (finalmente) 50 vittorie che parte e saluta tutti. Il solo Rosberg che scatta male (sta volta tocca a lui), ma che in breve dopo la prima sosta si riporta nella comoda e rassicurante seconda posizione in ottica iride mondiale. Poi null’altro da segnalare sotto il plumbeo cielo grigio mercedes.
P.S.: Non voglio fare il menagramo. Ma mentre mancano 4 appuntamenti alla fine di questo mondiale (tutto sommato iper-noioso), si avvicina prepotente uno zero in casa Ferrari. Zero vittorie. Speriamo che il fato ci regali almeno una vittoria, anche raffazzonata, anche di deretano. Magari se Red Bull e Mercedes si rompono (tu pensa come siamo ridotti noi ferraristi, a campare sulle disgrazie altrui). In quel caso, lotta dura contro STR, Williams e Force India…ma forse ce la potremmo fare.

Il Direttore
Mariano Froldi

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