sabato, Novembre 23, 2024

GP GIAPPONE: l’analisi dei passi gara

Prima di iniziare l’analisi dei passi gara è giusto fare un leggero passo indietro e parlare nuovamente del guasto sulla Power Unit di Lewis Hamilton accusato lo scorso weekend in Malesia.
Dopo le opportune analisi fatte in sede, i motoristi della Mercedes hanno notato la rottura del cuscinetto di una biella collocata nel punto di aggancio all’albero motore. Biella che ha causato poi quel foro sul blocco motore di cui vi parlavamo nell’analisi della gara.
Per evitare altri inconveniente, per questo weekend Mercedes ha deciso di utilizzare sulle proprie Power Unit Spec C (quelle introdotte a SPA) dei nuovi parametri di funzionamento della Power Unit oltre a tornare all’olio utilizzato fino al Gran Premio di di Ungheria sulla loro Spec B. Queste scelte cautelative faranno si che le due Power Unit del Team ufficiale Mercedes non erogheranno più i 975 CV a disposizione fino alla Malesia ma una decina di CV in meno. 
Ritornando alle prove libere e partendo come al solito dall’analisi della simulazione della qualifica, nei primi due posti troviamo come al solito il duo Mercedes con Nico Rosberg che è riuscito a far meglio del proprio compagno di squadra sul giro secco. Un Lewis Hamilton che era riuscito ad effettuare un ottimo giro con le gomme Hard, stando davanti addirittura a Rosberg con le Medium ad inizio sessione. Ma quello che si è notato in queste secondo libere è che tra Hard e Soft (1.4 secondi) c’è pressoché la stessa differenza che tra Medium e Soft (1.2 secondi), con un Sebastian Vettel che è riuscito a migliorarsi tra dura e soffice di soli 0.9 secondi mentre Hamilton di 1.1 secondi. RedBull e soprattutto Ferrari difficilmente riusciranno ad infastidire i due piloti della W07 durante le qualifiche di domani. C’è comunque da sottolineare, sempre parlando di Mercedes, che Hamilton nonostante abbia ottenuto la 2° posizione è sembrato essere il più in palla due due considerando che quest’oggi era in pista con la Spec B della Power Unit Mercedes, ossia quella “pre-tokens” e quindi con qualche cavallo in meno (pochi). 
Capitolo RedBull: perchè ci troviamo un Max Verstappen quarto a 5 decimi dalla prima delle Ferrari e addirittura un Daniel Ricciardo in dodicesima posizione? Chi ha visto le seconde libere può saltare ovviamente questa risposta perchè si è notato molto bene come la Virtual Safety Car per il problema tecnico accusato dalla Haas di Gutierrez abbia rovinato il giro veloce di entrambi i piloti RedBull. 
Capitolo Ferrari: Raikkonen è apparso in palla, sicuramente più del compagno di squadra sia sul giro secco che sul passo gara. Analizzando la simulazione di qualifica il pilota finlandese ha effettuato un giro pressoché perfetto accusando un ritardo di poco più di 3 decimi dalla Mercedes. Vettel invece è sembrato poco a suo agio del compagno di squadra: da notare come il pilota tedesco ha utilizzato per tutta la sessione un assetto più carico del compagno di squadra (QUI l’analisi per chi se la fosse persa) che non sembra aver soddisfatto il Team.
I piloti della rossa, come spesso è successo nella passata stagione nonché in quella attuale, non sono sembrati essere soddisfatti del bilanciamento delle loro vetture. Raikkonen si è lamentato molto del sottosterzo che la SF16-H accusa nel primo settore mentre Vettel si è lamentato del bilanciamento generale della vettura. Ricordiamo che Vettel, a causa dell’incidente alla partenza del Gran Premio della Malesia, dovrà scontare una penalizzazione di 3 posizioni in griglia nella gara che si correrà domenica alle ore 7. 
Se passiamo ad analizzare il passo gara dei tre Top Team si può notare come Mercedes e RedBull siano ad un livello superiore rispetto al Team italiano con le due RB12 molto vicine ai due della Mercedes.

La prima parte di gara verrà percorsa, salvo grosse sorprese che ad ora ci sembrano più che altro degli azzardi, da tutti i primi 10 piloti con il compound Soft e questo primo stint di gara è stato provato da entrambi i piloti Mercedes e RedBull mentre Ferrari, come potete vedere dalla tabella in basso, ha effettuato un lavoro diverso.

Su gomme Soft e macchine con molto carburante a bordo il pilota che è sembrato essere più competitivo sul passo è stato Hamilton che è stato di ben 4 decimi più veloce rispetto a Rosberg alternando però giri molto veloci a giri piuttosto lenti, come se facesse fatica a trovare il ritmo con una W07 si molto veloce ma ancora difficile da portare al limite. Molto competitive e costanti anche entrambe le RedBull che sono state solamente più lente di poco più di 2 decimi rispetto al campione del mondo ma con un degrado che, come si è visto anche nel venerdì della Malesia (cosa poi successa anche in gara, ma in minor modo), è molto più importante rispetto alle due frecce d’argento.

Per quanto riguarda le Ferrari, Raikkonen nel primo stint di simulazione ha utilizzato le gomme medie mentre Vettel, dopo due giri con il compound Soft ha voluto effettuare quanti più giri possibili con il compound obbligatorio di gara, la Hard. I tempi sul giro sono stati moderatamente competitivi per Raikkonen che ha girato con un ritmo 4 decimi più lento della Mercedes di Rosberg pur avendo a bordo più carburante (una ventina di kg).

Passando al secondo stint di simulazione, Hamilton, Verstappen, Ricciardo e Vettel hanno utilizzato le gomme Hard, Rosberg le Medie e Raikkonen le Soft.

Tra i piloti che hanno utilizzato le gomme hard è stato ancora una volta Hamilton il più veloce seguito a ruota (meno di 1 decimo) dalle due RedBull che hanno dimostrato di avere un passo molto simile tra di loro e soprattutto hanno dimostrato di avere un passo molto costante e con pochissimo degrado (simil Mercedes). Rosberg con gomme medie e quindi più prestazionali sulla carta rispetto alle Hard non è riuscito a girare con un passo similare al compagno di squadra tanto da farci capire che il compound di gara con le condizioni della pista di oggi è la Hard con la Medium da scartare.

Per quanto riguarda la Ferrari, il secondo stint di Raikkonen non è stato malaccio se è davvero vero che il Team gli ha imbarcato benzina per fargli simulare la prima parte di gara. Ci sarebbe comunque da considerare il fatto che 4 giri in meno di stint sono quasi il 30% sulla lunghezza dello stint di tutti gli altri (11 giri) e quindi il tempo medio è da prendere un po con le pinze.


Parlando di strategie saremo più chiari nelle prossime ore sui Social ma resta solo da capire se sarà possibile effettuare una strategia a due soste con due stint sul compound Soft, cosa ad oggi non impossibile. Chi vorrà effettuare una strategia piuttosto tranquilla a due soste si baserà su uno stint sulle Soft (le varie squadre si aspettano di effettuare 13-15 giri nel loro primo stint) e poi due stint da circa 20 giri con le Hard. Chi vorrà sfruttare un ultimo stint con le Soft dovrà riuscire ad allungare molto una delle prime due parti di gara, più probabile la parte centrale con le Hard visti anche gli odierni ben 23 giri di Sainz (con il ventitreesimo giro della gomma con il tempo di 1:40.3 rispetto al tempo di attacco di 1:39.6).

Concludendo, da quello che si è visto nelle seconde prove libere i favoriti per la pole position sono sicuramente i due Mercedes, con una RedBull che potrebbe però non essere cosi lontana, insieme a Ferrari che continuiamo a vedere come terzo Team a Suzuka. Tutto ciò a qualifiche asciutte ma la probabilità che domani si effettuino con l’acqua sembrano piuttosto elevate. Per la gara altro punto di domanda meteo, ma a condizioni normali i favoriti restano i due Mercedes con Hamilton in vantaggio su Rosberg. Dietro agli anglo-tedeschi c’è, non troppo lontana, senza dubbio la RedBull seguita dalla Ferrari che dovrà fare quel “solito” passo in avanti tra il venerdì e il sabato se vorrà almeno lottare con il Team di Milton Keynes.

Come quarta forza ad oggi c’è la Force India che sul passo gara è stata più competitiva rispetto a Williams e McLaren, con quest’ultima piuttosto giù di tono nella simulazione di passo gara. Alonso infatti ha girato con un passo molto simile al duo Williams, ma sappiamo che i due piloti del Team di Groove al venerdì svolgono un lavoro piuttosto diverso dagli altri. 

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