Illusione o realtà???
E’ la domanda che si stanno ponendo tutti i tifosi ferraristi dopo aver seguito con attenzione le prestazioni offerte dalla SF16-H nelle prove libere 2 del Gp del Messico.
Era da parecchio tempo che la Ferrari non dimostrava di essere così competitiva sia nella simulazione di qualifica che in quella di gara. Sicuramente, come più volte abbiamo ripetuto, le temperature della pista piuttosto bassa hanno aiutato la vettura di Maranello a sfruttare nel migliore dei modi le gomme Pirelli.
La temperatura ambientale in queste prove libere 2 è stata di mentre 16°C mentre quella della pista di 36°C. I team, Ferrari inclusa, hanno faticato molto a scaldare tutti i compound di pneumatici e tanti hanno dovuto effettuare un doppio giro di riscaldamento prima di tentare il giro veloce. I problemi principali si sono avuti all‘anteriore ed infatti tutti i piloti hanno sofferto molto di sottosterzo, di chattering dovuto al fatto che la gomma in curva essendo fredda non dava la giusta aderenza e tendeva a creare dei saltellamenti dell’anteriore e di graining.
Il graining è un fenomeno di fatica degli pneumatici che si manifesta usualmente quando la pista è sporca, o comunque non gommata. Il risultato del graining è l’abrasione della superficie dello pneumatico con la presenza delle tipiche “benchmark” dei fenomeni di rottura a fatica. Uno dei motivi più comuni per il graining degli pneumatici anteriori è un assetto non bilanciato, che può produrre un eccesso di sottosterzo e il conseguente scivolamento. Il graining può anche verificarsi quando gli pneumatici sono molto sollecitati prima di essere completamente in temperatura.
In condizioni di qualifica la Ferrari di Vettel è stata la più veloce sopravanzando di pochi millesimi la Mercedes di Hamilton. Questo non deve illudere in quanto, dalle informazioni raccolte, il quantitativo di carburante a bordo della Mercedes era superiore a quello utilizzato dalla Ferrari. Questo fattore, abbinato al fatto che la Mercedes durante le fasi cruciali della qualifica riesce ad esprimere un maggior numero di cavalli utilizzando la mappatura iper racing che abbiano analizzato in un post sempre su questo sito e che potete leggere al seguente link , non deve creare false illusioni e sperare di vedere una SF16-H in lotta per la pole position durante le qualifiche.
La Mercedes sarà ancora la vettura favorita per la lotta alla pole position con una Ferrari che dovrà puntare alla seconda fila visto che la Red Bull, almeno in queste prime prove libere, non ha dimostrato di essere super competitiva sulla simulazione di qualifica.
Un altro fattore da tenere in considerazione e che potrà stravolgere questa analisi è la pista che, se non pioverà in questi giorni, subirà un miglioramento notevole e che se abbinato ad un incremento della temperatura in pista potrà cambiare le prestazioni di diverse vetture.
Andiamo ora ad analizzare i passi gara che solitamente sono più veritieri per cercare di capire il reale potenziale dei team. Per questa volta ci concentriamo esclusivamente sui tre top team: Mercedes, Red Bull e Ferrari.
Prima di andare ad analizzare i passi gara è utile segnalare che, visto l’alto degrado delle gomme super soft, i team più prestazionali tenteranno di qualificarsi durante il Q2 delle qualifiche con le gomme soft in modo da effettuare uno stint con gomme che garantiscono una durata maggiore per effettuare un primo stint di gara più lungo. Da quello che si è capito, chi riuscirà a qualificarsi con le soft utilizzerà nella seconda parte di gare le medie che, da quello che si è visto oggi, sembrano le gomme da gara in quanto hanno dimostrato di essere prestazionali e di garantire un ottima durata. Chi riuscirà cercherà di andare in fondo con questo set di pneumatici ma non è da escludere l’utilizzo delle super soft o delle soft nell’ultima fase di gara quando la vettura sarà molto leggera.
Ritornando alle simulazioni di gara va evidenziato che, ancora una volta la Ferrari ha differenziato il lavoro tra i due piloti in modo da raccogliere maggiori dati da analizzare per cercare di ottimizzare il setup meccanico e aerodinamico ma anche andare a scegliere le giuste gomme per le qualifiche e la gara. Se analizziamo le prestazioni dei due piloti ci possiamo rendere conto che il ritmo è nettamente diverso tra i due: Vettel molto competitivo mentre Raikkonen no. Sarà interessante capire i motivi di questa differenza di ritmo, in quanto, soprattutto in questa stagione i due piloti avevano dimostrato di essere piuttosto vicini tra di loro.
Vettel ha iniziato la propria simulazione con le gomme medie realizzando uno stint di oltre 20 giri. Nello schema che potete osservare in alto trovate segnati solo i giri più veritieri in quanto, tutte le simulazioni gara viste oggi, sono state ostacolate dal traffico che ci ha reso difficile l’analisi. Quindi, abbiamo dovuto “bonificare” i tempi tenendo in considerazione solo quelli che abbiamo ritenuto più veritieri. In questo stint, il pilota tedesco della Rossa, è stato sia veloce che costante a dimostrazione che le gomme medie saranno sicuramente un compound che i piloti andranno ad utilizzare durante la gara di domenica.
Nel secondo stint sono state utilizzate le gomme super soft usate che hanno dimostrato di avere un ottimo rendimento nei primi giri ma degradano troppo velocemente.
Raikkonen, invece, ha utilizzato le soft per poi montare le super soft ma il risultato è stato piuttosto deludente con entrambe i set di gomme.
Tra i piloti che hanno simulato le prime fasi di gara con le super soft il pilota più veloce è stato Rosberg che ha avuto un passo leggermente migliore rispetto ad Hamilton. Le Red Bull, con le gomme “rosse” non hanno dimostrato di essere particolarmente veloci girando con un ritmo superiore rispetto alle Mercedes di circa mezzo secondo con Ricciardo e di 7 decimi con Verstappen.
Una cosa in comune che hanno tutti gli stint effettuati con gomme rosse è il decadimento prestazionale avvenuto in pochissimi giri. Proprio questo fattore, salvo miglioramenti importanti della pista, lascia presagire che Mercedes, Red Bull e Ferrari tenteranno di qualificarsi con le gomme soft.
Il secondo stint di questi piloti è stato effettuato con gomme medie da Rosberg, Ricciardo e Verstappen mentre Hamilton ha utilizzato le soft. Il campione del mondo analizzando il passo è stato il più veloce anche se va considerato che ha utilizzato una gomma più prestazionale. Tra i piloti che hanno utilizzato la media hanno sorpreso molto le Red Bull che con questa gomma si sono dimostrate velocissime e costanti realizzando uno stint lunghissimo girando costantemente su tempi piuttosto interessanti. Tempi interessanti che però sono in linea con quelli realizzati da Vettel nel primo stint quando il pilota tedesco della Ferrari aveva un quantitativo di benzina maggiore a bordo.
Per concludere l’analisi va detto che, dalle informazioni che siamo riusciti a raccogliere, Mercedes ha simulato il passo gara a pieno carico di benzina mentre sia Ferrari che Red Bull hanno imbarcato circa 80 Kg di benzina.
Questo dato ci fa capire che, anche in gara la Mercedes sarà davanti a tutti ma la Ferrari, soprattutto vedendo le prestazioni di Vettel, potrà giocarsi il podio con la Red Bull anche se, la Rossa, in questo momento sembra avere qualcosa in più rispetto alle vetture di Milton Keynes.