lunedì, Dicembre 23, 2024

GP BRASILE: analisi dei passi gara

Prove libere di facile lettura quelle che sono appena terminate sul tracciato brasiliano di Interlagos. Mercedes imprendibile sia sul giro secco che sul passo gara. Red Bull per ora sembra essere la seconda forza anche se in condizioni di qualifica la vera sorpresa di oggi è stata la Williams che è stata piuttosto veloce sia con la mescola media che con la soft. Ferrari da rivedere in quanto ha dimostrato di essere poco bilanciata soprattutto nel settore guidato della pista e con Vettel non è riuscita a sfruttare il primo giro buono della Soft. 
Proprio il secondo settore ha dimostrato quanto il telaio, l’aerodinamica e la meccanica della Mercedes siano molto efficienti ed efficaci. Pensate che solo in questo tratto di pista entrambe le W07 Hybrid sono riuscite a rifilare ben 4 decimi alla Red Bull, 5 decimi alla Williams e  decimi alla Ferrari in condizioni di qualifica. La scuderia anglo-tedesca riesce ad essere particolarmente competitiva anche per via di un’ala posteriore piuttosto carica che la rende particolarmente rapida nelle curve facendogli pagare qualche km/h in velocità di punta. Sia Hamilton che Rosberg infatti sono tra i piloti più lenti allo speed trap pur disponendo della Power Unit più potente del Circus. 
Da quanto raccolto, pare che il Team Williams abbia girato in questa giornata con meno benzina rispetto agli avversari. Il che ci trova concordi perché è veramente strano che una vettura con grosse carenze di carico aerodinamico riesce ad essere solamente 1 decimo più lenta della Red Bull nel settore centrale. 
Le prove libere sono iniziate con una temperatura ambientale di 32°C mentre quella della pista era intorno ai 50°C. Nella prima parte di prove libere i principali piloti si sono concentrati in run di circa 6 giri utilizzando le gomme medie. 
Hamilton, a differenza di tutti gli altri, ha preferito scaldare gli pneumatici per ben due giri primi di effettuare il giro veloce. Il pilota inglese è riuscito a realizzare un crono di 1:13,1. Rosberg è il pilota che con gomme medie ha effettuato lo stint più lungo effettuando ben 8 giri e riuscendo anche a migliorare il proprio tempo al secondo giro cronometrato. Il tempo migliore registrato dal pilota tedesco è stato di 1:13,3 con gomme medie.
In casa Red Bull i tempi realizzati dai due piloti della scuderia di Milton Keynes sono stati piuttosto simili, distanziati da Hamilton di circa 6 decimi. 
Per quanto riguarda la Ferrari, i due piloti di Maranello hanno effettuato un lavoro differenziato, in quanto, Raikkonen si è concentrato sulle gomme hard mentre Vettel ha utilizzato le medie. I tempi realizzati sono stati 1:13,9 per Vettel e 1:14,3 per Raikkonen. 
Nel secondo run tutti i piloti si sono concentrati sulla simulazione vera e propria di qualifica realizzando i tempi che potete leggere sulla tabella in alto. 
LONG RUN 
ANALISI 1° STINT
La prima parte di gara è stata simulata da Mercedes, Red Bull e Williams utilizzando gomme soft che saranno quelle che la maggior parte dei team sceglieranno per effettuare il taglio della Q2 durante le qualifiche di domani salvo diverse previsioni meteo rispetto alla classica condizione di asciutto. L’unico team che ha effettuato un lavoro completamente diverso è stata la Ferrari che ha simulato il long run con gli pneumatici medi sulla vettura di Vettel e duri su quella di Raikkonen. 
Analizzando i tempi ottenuti con le gomme soft si vede chiaramente quanto la Mercedes su questo tracciato e con le condizioni ambientali odierne sia nettamente superiore a tutti gli altri. Oltre ad essere stati costantemente più veloci sono riusciti a contenere il degrado del compound Soft in modo veramente importante.
Il concetto di degrado contenuto non può essere sicuramente accostato alla Red Bull e soprattutto alla Williams. I due piloti di Milton Keynes sono stati piuttosto aggressivi e veloci nei primi passaggi con le “gialle” ma hanno accusato un decadimento prestazionale notevole tanto che sono stati costretti ad interrompere lo stint dopo soli 7-9 giri.  Decadimento prestazionale che è stato veramente notevole sulla Williams che ha iniziato la simulazione gara sui tempi di 1:16 basso e dopo pochissimi giri era già salita di 2 s al giro. 
Questo fenomeno non si è visto sulla Mercedes con una differenza sul passo tra Hamilton/Rosberg e gli altri oggi veramente piuttosto notevole. 
Per quanto riguarda la Ferrari, il passo mostrato da Vettel è sembrato non essere così buono anche se costante come tempi cronometrici. Analizzando lo stint con la media, il pilota tedesco della Ferrari è stato più lento rispetto alle Red Bull di Ricciardo di  circa 3 decimi nonostante il crollo prestazionale accusato dal pilota australiano. 
Sulla Ferrari si è notato che sul giro secco la differenza tra hard e media sembrava essere piuttosto contenuta mentre sul passo la “bianca” è sembrata essere molto più competitiva rispetto alla “orange”. Raikkonen non è riuscito a completare il lavoro programmato in quanto è stato costretto a fermarsi ai box dopo soli 7 giri a causa di problemi di surriscaldamento ai freni posteriore (per via di un detrito in plastica) alla propria SF16-H. 
ANALISI 2° STINT
In questa simulazione di gara sono state utilizzate le gomme medie che a differenza delle soft si sono dimostrate piuttosto costanti su tutte le vetture. La Mercedes di Hamilton è stata nettamente la più veloce, seguita da Rosberg e dalle due Red Bull. Entrambe le Williams hanno sofferto meno degrado con questa tipologia di gomme ma il passo dimostrato non è sembrato essere particolarmente competitivo. 
Vettel con gomme gialle, quindi più prestazionali, ha girato sullo stesso passo della Mercedes di Hamilton e non ha accusato il degrado che avevamo notato nel primo stint sulla Red Bull e sulla Williams. Va comunque detto che la vettura del pilota tedesco era più scarica di benzina rispetto agli altri e che la temperatura dell’asfalto era calata di circa 5°C. 
Gomme utilizzate e rimaste per le FP3
Ci sembra quindi chiaro, concludendo questa analisi dei passi gara odierni che ad oggi la favorita per la Pole e la vittoria sia Mercedes, poi dietro ma non troppo vicina le Redbull e solo come terzo Team la Scuderia Ferrari.

Ciò con le condizioni ambientali odierne che verranno molto probabilmente stravolte tra la giornata di domani e soprattutto quelle di domenica dove sono attese temperature dell’aria fino a 10 C inferiori e soprattutto è attesa la pioggia. Per questo quanto scritto e pubblicato in questo articolo va preso veramente con le pinze. 

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