venerdì, Novembre 22, 2024

SAUBER C36: l’analisi tecnica

Dopo i render del Team Williams, la seconda Scuderia che ha svelato la propria vettura 2017 è stata la Sauber. Proprio poche ore fa infatti il Team svizzero ha pubblicato sul suo sito le prime foto della sua 25esima vettura, denominata C36, e che a primo impatto, almeno dal punto di vista estetico, sembra essere una buona vettura. Ricordiamo che la C36 sarà motorizzata con l’ultima specifica 2016 della Power Unit Ferrari, specifica quindi del Gran Premio d’Italia 2016.





A rendere la C36 una vettura piuttosto carina esteticamente una ottima scelta nei colori della livreablu, bianco e soprattutto l’oro, apparso sulla C36 per festeggiare i 25 anni di presenza della Sauber in Formula 1.

La vettura del Team svizzero farà il suo debutto tra pochissime ore, precisamente mercoledì 22 febbraio, sul circuito di Barcellona. 

SAUBER C35 2016

Immagine 1 – SAUBER C36 2017

Partiamo dall’anteriore e dal componente che ha subito meno modifiche rispetto alla C35 2016: il muso, che seppur allungato per rispettare il nuovo regolamento tecnico 2017, mantiene i concetti del muso utilizzato da Felipe Nasr e Marcus Ericcson nella stagione 2016 di Formula 1. Il concetto aerodinamico rimane quindi lo stesso del 2016 ossia quello di massimizzare il passaggio d’aria tra i piloni.

Analizzando l’ala anteriore si può notare come quest’ultimo componente abbia subito moltissimi cambiamenti rispetto alla versione utilizzata sulla vettura 2016. Il profilo di ingresso, come da regolamento tecnico 2017, è ovviamente “a delta” ma ciò che secondo noi è piuttosto interessante è la parte esterna del bordo di ingresso del mainplane (freccia rossa immagine 1); un profilo ora dritto e non più arricciato, molto simile alla versione di ala anteriore che Mclaren ha portato in pista per la prima volta nelle prove libere del Gran Premio di Austin.

L’ala sperimentale provata dalla Mclaren nelle prove libere del Gran Premio di Astin

Modifiche piuttosto importanti anche agli upper flap (freccia arancio immagine 1) che, similarmente alla Manor MRT07, hanno una profilo di ingresso maggiormente curvo rispetto alla soluzione utilizzata nel 2016. Mantenuta invece la parte interna con due piccoli flap a sbalzo che hanno la funzione, cosi come i profili principali a cui sono ancorati, di generare carico aerodinamico e contemporaneamente spostare il flusso al di sopra e esternamente alle ruote anteriori.

Per ultimo c’è da segnalare l’introduzione di un grosso deviatore di flusso (freccia gialla immagine 1) ancora al mainplane, non presente sull’ala montata sulla C35 2016.

SAUBER C35 2016

Immagine 2 – SAUBER C36 2017

Passiamo alla parte esterna dell’ala anteriore e quindi più precisamente agli endplate: da notare il profilo di ingresso non rettilineo ma leggermente inclinato internamente nella parte alta (freccia verde immagine 2). Modificata anche la parte esterna dei flap superiori che presenta ora un profilo a 90° oltre alla parte curva (freccia gialla immagine 2). Per ultimo, modificata anche la prima macro parte dell’endplate che presenta sempre la curvatura esterna ma ha la soffiatura in basso molto meno pronunciata (freccia azzurra immagine 2).

Per quanto riguarda i turning vanes sono confermati i 3 elementi sotto il telaio della C36, leggermente rivisti nel disegno.

SAUBER C35 2016

Immagine 3 – SAUBER C36 2017

Proseguendo verso il posteriore della vettura si può notare una parte molto interessante, forse la più interessante di tutta la Sauber C36 2017, ossia la presa d’aria del motore che risulta essere sdoppiata in due “orecchie” ai lati del roll-bar (cerchio rosso immagine 3) oltre a delle altre piccole prese d’aria appena al di sotto.  

Modifiche anche ai supporti degli specchietti (freccia azzurra immagine 3), in versione Ferrari SF16-H 2016, ai deviatori di flusso laterali che risultano ora essere monoprofilo a ponte (freccia gialla immagine 3) con due piccoli profili interni utili anche per ancorare il profilo principale alla pancia e alla parte posteriore dei bargeboard (freccia arancio immagine 3).

Immagine 4 – SAUBER C36 2017
Di fondamentale importanza in questo 2017 sarà il lavoro che gli aerodinamici riusciranno a portare avanti nella zona dei bargeboards in quanto, il regolamento tecnico, lascia molta libertà ai progettisti nella zona situata tra le ruote anteriori e le pance della vettura.
bargeboards della C36 mostrata oggi sembrano fin troppo semplici (cosi come sulla Williams FW40) per quello che potremmo aspettarci in questa zona anche se è interessante notare nella parte anteriore un disegno “non convenzionale” (freccia rossa immagine 4).

SAUBER C35 2016

Immagine 5 – SAUBER C36 2017



Le fiancate, almeno nella parte iniziale, non sono troppo diverse da quelle della C35 2016. C’è però sicuramente da segnalare il grande lavoro effettuato dai tecnici del Team svizzero, con esiti piuttosto positivi, nel rendere la parte centrale e finale della vettura il più filante possibile. Questo perché sarà fondamentale riuscire a portare un flusso d’aria il più pulito possibile nella zona superiore del diffusore, necessario per generare un adeguato livello di carico aerodinamico sul posteriore della vettura. 

Per una corretta e miglior gestione del “Tyre-Squirt” (turbolenze che crea il pneumatico con la sua rotazione) sono state realizzate ben 11 soffiature di dimensioni più importanti (è una differenza concessa dal nuovo regolamento tecnico) rispetto a quelle viste sulle vettura 2016 nella parte terminale del fondo in prossimità delle ruote posteriori (freccia verde immagine 5). Modificate anche le derive verticali posizionate sul fondo a lato della soffiature (freccia gialla immagine 5): rispetto al 2016 sono state incrementate in numero, due rispetto all’unica installata sulla C35, ed anche nella forma.
Immagine 6 – SAUBER C36 2017
L’ala posteriore in versione 2017 prevede degli endplate inclinati verso il posteriore di 25° come ben visualizzabile grazie alle foto laterali della Sauber C36. La parte alta degli endplate dell’ala posteriore riprendono una soluzione introdotta in pista per la prima volta dalla Toro Rosso nei test invernali di Barcellona (freccia verde immagine 6) e poi “copiata” anche da altri team come la Mercedes e tra cui la Sauber in versione 2016. La novità sta nelle soffiature sugli endplate che risultano essere completamente aperte rispetto al bordo d’ingresso. 
Da notare, cosi come già visto sulla Manor MRT07 e cosi come vedremo su molte altre vetture in versione 2017, la grande pinna al posteriore (freccia gialla immagine 6) utile a ripulire i flussi diretti verso la bassa e poco efficiente, aerodinamicamente parlando, ala posteriore. Un’ala posteriore sorretta da un monopilone centrale (freccia rossa immagine 5) e che presenta un’ala mobile con profilo a cucchiaio nella parte centrale.

SAUBER C35 2016

Immagine 7 – SAUBER C36 2017

Sul posteriore si può dire ben poco se non che è stato arrotondato il profilo esterno oltre ad essere adattate tutte le misure rispetto al nuovo regolamento tecnico 2017. Ci sarà da analizzare più dettagliatamente grazie alle immagini che arriveranno dalla pista la soluzione messa in evidenza con la freccia verde (immagine 7), ossia il prolungamento dell’endplate dell’ala posteriore, ora collegato alla parte esterna del diffusore. Cosi facendo Sauber sembra essersi creata un piccolo profilo che potrebbe aiutare nella generazione di carico aerodinamico e nella pulizia del flusso in una zona nevralgica del diffusore posteriore. Modificata la parte bassa degli endplate che ora risulta essere molto simile alla soluzione utilizzata dalla Mercedes sulla sua vincente W07 (freccia arancio immagine 7).

E per quanto riguarda il passo? Dai dati rilasciati dal Team svizzero sembra che la C36 sia da considerare una vettura a passo molto corto passando dai 3550 mm della C35 2016 ai “soli” 3233 mm della C36 2017. Se questi dati verranno confermati si potrà affermare che Sauber è andata controcorrente rispetto ai rumors che vorrebbero tutti i principali Top Team con vetture più lunghe nel passo rispetto alle loro versioni 2016.

Concludendo, il team elvetico sembra aver fatto un ottimo lavoro in termini aerodinamici, da confermare ovviamente e come sempre in pista, anche se purtroppo dovrà fare i conti per tutta la stagione con una Power Unit Ferrari in versione 2016 che sicuramente non garantirà lo stesso livello di potenza dei concorrenti. E come abbiamo visto in alcuni precedenti articoli, la Power Unit anche con il cambio regolamentare 2017 avrà ancora un ruolo fondamentale (maggiori informazioni qui).

di Cristiano Sponton e del PJ

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