Durante l’inverno passato vi abbiamo parlato molto della Ferrari 2017, partendo dal muso a protuberanza con S Duct (non stile Mercedes….), arrivando fino alla parte posteriore con la presenza della pinna stabilizzatrice e della non separazione del turbocompressore nella Power Unit Spec 2017 del Team italiano. L’informazione che non era circolata, riguardante un’altra parte sempre molto interessante della F1 moderne, è quella relativa ai radiatori della Ferrari SF70H.
Durante la gara inaugurale di questa stagione 2017 di Formula 1, vinta proprio dalla vettura italiana guidata da un fantastico Sebastian Vettel che ci ha messo tanto del suo per portare la rossa alla vittoria, è stato possibile notare come anche sulla Ferrari 2017 i radiatori all’interno delle pance siano posizionati a V, una soluzione portata in pista, per chi non se lo ricordasse, anche lo scorso anno dal Team italiano.
Per gli appassionati di Formula 1 più “datati”, la soluzione sopra mostrata e utilizzata anche dal Team Haas nel 2016, non è una novità; già nel 2005 infatti la scuderia di Maranello utilizzò una soluzione simile sulla poco fortunata F2005 portata in pista all’epoca da Schumacher e Barrichello. Tale soluzione ha permesso alla scuderia italiana di mantenere anche quest’anno un posteriore molto rastremato, garantendo cosi una maggior portata d’aria soprattutto nella zona superiore e centrale del fondo, fondamentale per la generazione di carico aerodinamico grazie al diffusore. Invece non si può dire la stessa cosa per il Team Haas, che per motivi principalmente di affidabilità ha mantenuto una rastremazione al posteriore più generosa e meno spinta.