venerdì, Novembre 22, 2024

GP AUSTRALIA: analisi passi gara e non solo….

Eccoci qua alla tanto attesa prima analisi della stagione. Un’analisi molto attesa perché siamo arrivati al primo Gp stagionali con tanti dubbi visto che i test di Barcellona non ci avevano fornito un’idea ben precisa sul reale gap tra i team anche se si era intuito che la Mercedes era ancora la vettura più performante. 


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Capitolo gomme

Come sappiamo Pirelli per la gara di Melbourne ha portato le seguenti tipologie di pneumatici: Ultra soft, Super Soft e Soft. Tutti i Team hanno a disposizione 2 set di Soft, 4 set di SuperSoft e ben 7 di UltraSoft.

Il gap tra ciascuna mescola è stato quantificato da Pirelli in circa 0,7 s. 
– gap US e SS= 0,7s/giro
– gap SS e S= 0,7s/giro
– gap US e S=1,4s/giro
Iniziamo questa analisi mettendo in evidenza che Mercedes, fin dalle FP1, ha utilizzato il compound più morbido portato in pista dalla Pirelli su questo tracciato. Con questa tipologia di gomma, sul finire delle libere 1, ha realizzato dei long run con entrambi i piloti. 
Analizzando i tempi, si evince che, nonostante la pista molto “green” il passo di entrambe le W08 è stato piuttosto buono con un degrado delle UltraSoft molto contenuto. Lo stint è stato piuttosto corto, quindi, la questione degrado va presa con le pinze ma la stessa cosa la si potrà vedere analizzando i tempi della seconda sessione di libere. 
Gomme utilizzate in FP1
 – Mercedes, con entrambi i piloti, ha utilizzato 1 set  di SuperSoft  + 1 set di UltraSoft + ha rodato 1 set di Soft . 
 – Ricciardo 2 set di Super Soft.
–  Verstappen 1 set di Soft e 1 di SuperSoft
–  Ferrari, con entrambi i piloti 1 set di  Soft e 1 di SuperSoft

Prove Libere 2

Temperatura Aria= 21°C
Temperatura Pista = 32°C
Tutti i team sono andati a cercare la prestazione con un quantitativo ridotto di carburante (resta comunque un’incognita) ma utilizzando mescole diverse. 
Ecco un breve riepilogo:
– Vettel (SS) = 1:25,568 con traffico e 1:24,926 con un settore 3 piuttosto lento
– Verstappen (SS) = 1:25,7 e 1:25,013
– Ricciardo (S) = 1:27,025
– Hamilton (S) = 1:25,283 e 1:25,096
– Bottas (SS) = 1:25,149
– Raikkonen (SS)= 1:25,087 e 1:25,033

La vera e propria simulazione di qualifica effettuata dai piloti è stata disturbata dalla doppia bandiera gialle che è stata esposta per un problema accusato dalla Williams di Felipe Massa. Il pilota brasiliano è stato costretto a fermare la propria FW40 per un problema elettrico. 
Analizzando i best sector time si può notare, come visibile nella tabella in basso, che nessuno dei piloti è riuscito a realizzare il proprio giro ideale. Il più “penalizzato” è stato Raikkonen che poteva migliorare il proprio miglior tempo di circa 3 decimi. 
In casa Mercedes, Hamilton sembra essere più competitivo rispetto al compagno Bottas che è rimasto costantemente staccato di circa 4 decimi. 
La Ferrari paga qualcosina in termini cronometrici, rispetto a Mercedes,  in ogni settore ma i tempi dimostrano che è nel settore 1 e 3 dove è più in difficoltà. Tra i due piloti, Vettel sembra essere più competitivo rispetto a Raikkonen sia in condizioni da qualifica che sul passo gara che analizzeremo successivamente. 
Red Bull non bene. Avevano stupito le prestazioni con SuperSoft di Verstappen nel primo stint ma, analizzando i tempi di Ricciardo, la RB13 sembra essere dietro a Mercedes e Ferrari. 
Da questa tabella manca Verstappen che durante il tentativo di simulazione di qualifica ha effettuato un errore che gli ha causato un fuoripista. Errore che è costato caro al pilota olandese in quanto ha danneggiato il fondo della propria RB13 e non è riuscito ad effettuare la simulazione di gara. 

Passi gara

Nella tabella in basso sono presenti gli stint che abbiamo analizzato. I tempi segnati in rosso sono quelli che non abbiamo calcolato nel calcolo del passo gara.

Hamilton, Bottas, Ricciardo e Raikkonen hanno effettuato un lavoro analogo,in quanto, hanno iniziato la loro simulazione di gara con la mescola UltraSoft che sarà quella che i piloti utilizzeranno durante le qualifiche per superare il taglio del Q2. Come spesso ci ha abituato nel 2016, la Ferrari, ha svolto un lavoro differenziato tra i due piloti in quanto Vettel ha effettuato la propria simulazione con le gomme “rosse”. 
Analizzando i passi gara la Mercedes W08 si è dimostrata molto competitiva, realizzando, soprattutto con Hamilton, un ottimo stint. Il pilota inglese è stato l’unico pilota che è riuscito a scendere sotto il muro del 1:28 e lo ha fatto per ben 3 volte. E’ riuscito a girare costantemente tra il 28-28,5 per 6 passaggi e solo in 1 giro è salito sopra il 28,5. 
Il compagno di squadra, invece, pur realizzando uno stint più corto ha girato tra il 28,0 ÷ 28,5. Alla fine sello stint è risultato in media più lento di circa 2 decimi. 
La Ferrari SF70H di Raikkonen ha accusato un gap di 7 decimi rispetto al pilota inglese girando su tempi piuttosto alti non riuscendo mai a scendere sotto il muro del 28,5. Stessa cosa si può dire per Vettel che, pur utilizzando una gomma meno prestazionale, soprattutto all’inizio dello stint, rispetto al compagno di squadra  non è riuscito a girare su buoni tempi. 
In tutti i long run analizzati il degrado sia con gomma UltraSoft e Super Soft è molto contenuto ed è probabile che i team stiano pensando di impostare la propria strategia di gara con una sola sosta. 
Perché questo lavoro con Vettel? In casa Ferrari potrebbero aver voluto simulare una gara basata su una strategia molto aggressiva a 2 soste. Primo tratto di gara piuttosto corto con le UltraSoft per poi montare le SuperSoft. Da qui la necessità di valutare il comportamento della vettura con molto carburante e gomma “rossa”.
Entrambi i piloti della Rossa, al termine delle prove, non erano particolarmente contenti del bilanciamento della vettura e sperano, grazie al lavoro degli ingegneri, di avere un setup migliore nella giornata di domani. 
Red Bull piuttosto lontana con un Daniel Ricciardo che non è mai riuscito a girare sotto il muro del 1:29. Anche l’anno scorso abbiamo visto in alcune occasioni la Red Bull molto in difficoltà il venerdì ma poi c’è sempre stata una reazione. Dunque, prima di stilare dei bilanci affrettati, è giusto aspettare le qualifiche di domani. 

Nell’analisi di questi dati le vere incognita sono due: il quantitativo di benzina e le mappature della Power Unit utilizzate. 
Per esperienza, derivata dagli anni passati, possiamo evincere che il lavoro fatto dai top team durante le FP2 sia equiparabile e quindi, Mercedes, Ferrari e Red Bull dovrebbero aver utilizzato quantitativi di carburante similari. 


Un secondo stint di simulazione gara è stato realizzato solo da Bottas che dopo un primo long run di circa 10 giri ne ha affettato un secondo di con gomme Super Soft





Gomme utilizzate in FP2

– Hamilton, 1 set di Soft e 1 UltraSoft
– Bottas 1 set di  UltraSoft e 1 di SuperSoft
– Ricciardo 1 set di Soft e 1 UltraSoft
– Verstappen 1 set di  UltraSoft e 1 di SuperSoft
– Ferrari, con entrambi i piloti 1 set di  UltraSoft e 1 di SuperSoft
Set di pneumatici nuovi a disposizione


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