Prima pole position in carriera quella ottenuta quest’oggi da Bottas che è riuscito a battere il proprio compagno di squadra Hamilton. Il pilota finlandese, nella fase cruciale della qualifica, è riuscito ade essere più concreto rispetto al tre volte campione del mondo.
Hamilton, fin dalla giornata di ieri, ha faticato a realizzare un giro “secco” pulito, commettendo sempre qualche errore. Il pilota inglese, come potete osservare dalla tabella in basso, aveva la potenzialità per ottenere la terza pole position consecutiva ma non è riuscito a mettere insieme i propri migliori intertempi nell’ultimo giro decisivo. Sommando i migliori intertempi, Hamilton, poteva ottenere un “ideal lap” di 1:28,734, tempo migliore di 29 millesimi rispetto all’ipotetico crono che poteva realizzare l’autore della pole.
La vera delusione di queste qualifiche è stata senza dubbio la Ferrari che è riuscita ad ottenere la terza posizione con Vettel e la quinta con Raikkonen. Se la posizione in griglia non è quella che si aspettavano i due piloti di Maranello, preoccupa soprattutto il distacco rimediato rispetto al leader. Nelle prime due qualifiche, Vettel, era rimasto piuttosto vicino alla Mercedes mentre su questo tracciato il gap è aumentato.
I grafici in dimostrano che, il distacco chilometrico di Vettel rispetto alla Mercedes, sul tracciato del Bahrain è salito rispetto all’Australia e alla Cina. Raikkonen,invece, dopo una buona qualifica in Cina, ha rimediato un distacco chilometrico leggermente inferiore rispetto a quello di Melbourne.
Un altro fattore importante da analizzare è il miglioramento che i piloti sono riusciti ad avere tra la Q2 e la Q3. Solitamente, nel momento cruciale delle qualifiche, viene utilizzata la mappatura della Power Unit che garantisce una maggior potenza. Proprio in questa fase, negli ultimi anni, la Mercedes è sempre riuscita a fare la differenza rispetto ai rivali. Differenza che, analizzando le prime due gare, come potete osservare in basso, sembrava essere piuttosto contenuta in questo inizio di 2017.
Oggi invece, Mercedes è riuscita a migliorare di 7 decimi tra Q2 e Q3 mentre Ferrari ha migliorato molto meno. E’ difficile trarre conclusioni su questo aspetto ma sarà uno dei dati che continueremo a tenere sotto controllo già nelle prossime gare per riuscire a capire se quello visto oggi sia un caso isolato oppure se, Mercedes, continuerà a fare la differenza grazie alla sua mappatura da qualifica della Power Unit.
Differenza che, però, non sembra essere così grande analizzando le velocità massime registrate nei singoli settori del tracciato del Bahrain. Solo nel rilevamento del settore 2, si nota una differenza tra Vettel e le Mercedes di circa 4 km/h. Rilevamento che è collocato prima delle curva 11.
La Ferrari, durante la gara di domani, dovrà sfruttare molto bene la partenza visto che, sia Vettel che Raikkonen, partiranno dal lato piloto della pista. Sarà fondamentale per il pilota tedesco riuscire a mettersi a sandwich tra le due Mercedes mentre Raikkonen dovrà cercare di avere la meglio sulla Red Bull di Ricciardo.
La vera sorpresa di questa qualifiche, insieme alla Renault di Hulkemberg, è stato senza dubbio Ricciardo che grazie ad uno straordinario giro in Q3 è riuscito a mettersi dietro la Ferrari di Raikkonen. La Red Bull su un tracciato particolarmente caldo è sembrata avere meno problemi di sfruttamento degli pneumatici. Prestazioni che, Riccirdo e Verstappen, dovranno confermare anche durante la gara di domani. A differenza della Ferrari, la RB13, è riuscita a diminuire l gap chilometrico dalla Mercedes che avevano accusato nelle prime due gare. Solo un caso, oppure, la scuderia diretta da Adrian Newey sta facendo grossi progressi?
Pneumatici a disposizione dei piloti
Strategie
Secondo noi di FUNOAT le strategie più probabile sono due: