Un assetto quello scelto dagli uomini in rosso insieme al loro pilota di punta, quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, rivelatosi poi azzeccato per la gara con un’altra, ormai la terza, ottima gestione delle Pirelli 2017 sia Soft che soprattutto SuperSoft. E’ proprio su questo compound, Low Working Range e quindi funzionante con temperature più basse rispetto alla mescola Soft, che la SF70H ha in parte fatto la differenza rispetto alla comunque buona, ma non perfetta, Mercedes W08.
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Partendo dalla partenza, la gara si è messa subito sul binario giusto per Vettel. Era fondamentale per il pilota tedesco riuscire a passare almeno una Mercedes in fase di partenza e cosi è stato grazie ad una grande manovra (e ad un Hamilton veramente addormentato). Fin dai primissimi giri si è capito che Bottas non aveva il ritmo per staccare gli avversari, in primis Vettel e la sua SF70H che restando sempre sotto al secondo di distacco riuscivano a mettere parecchia pressione alla W08. Ma c’è una spiegazione tecnica: per via della rottura del generatore di corrente presente sulla griglia al fianco della W08 di Valtteri Bottas, il pilota finlandese è partito con pressioni ben al di sopra di quelle minime imposte dalla Pirelli. Quale la conseguenza? Un ulteriore innalzamento della pressione mentre gli pneumatici andavano in temperatura, facendo perdere ulteriore grip al posteriore della W08. Un Valtteri Bottas che quindi faceva da “tappo” per dirla all’italiana favorendo anche il duo RedBull che, nella prima parte di gara su compound SuperSoft, ha comunque dimostrato di aver un ottimo passo. La spiegazione è presto data: la RB13 è una vettura che fa fatica a portare velocemente gli pneumatici in temperatura (nella corretta finestra di funzionamento) riuscendo cosi a sfruttare molto meglio i compound Low Working Range rispetto agli High Working Range (la Soft per intenderci). Se ricordate il Gran Premio di Cina, su entrambe le RedBull erano stati utilizzati in gara solo compound SuperSoft poiché con le basse temperature della pista di Shanghai la Soft non sarebbe mai andata in temperatura per Verstappen e Ricciardo. Insomma, il problema opposto manifestatosi sulla Mercedes W08, che tende invece a surriscaldare i compound Low Working Range ed a utilizzare piuttosto bene invece quelli High. Tornando alla partenza, se per Vettel la gara è iniziata bene, stessa cosa non si può dire per Raikkonen che, nel tentativo di scavalcare una delle due Red Bull, si è fatto infilare da Massa. Un Felipe Massa che farà perdere secondi preziosi alla SF70H del finlandese che risulteranno determinanti nel far perdere anche in questo terzo appuntamento stagionale il podio al pilota finlandese.
- Vettel e Bottas – SuperSoft nuove
- Hamilton e Ricciardo – Soft nuove
- Raikkonen – SuperSoft usate
passare il proprio compagno di squadra che con gomme Soft stava avendo un ritmo molto migliore del suo.
Vettel, in questo secondo stint, è stato il pilota più veloce in pista. La SF70H con gomme rosse è stata veloce e costante rispetto agli altri piloti che stavano utilizzando la stessa mescola. Dalla linea di tendenza si evince facilmente il fatto che il compound Soft aveva sicuramente un comportamento migliore sulla distanza. Per capire questo basta osservare i tempi e la linea di tendenza di Hamilton che, con pneumatici Soft, è riuscito a girare con un ritmo superiore a Vettel di soli 2 decimi effettuato uno stint molto lungo. Una Mercedes W08 che sembra aver capito appieno i problemi accusati in Australia almeno per quanto riguarda i compound High Working Range come la Soft.
traffico non è riuscito ad avere un buon ritmo, girando mediamente 1 secondo più
lento del compagno di squadra.
3° STINT di gara
parità di mescola, il pilota più veloce è stato Hamilton che è riuscito a
girare con un passo migliore rispetto a Vettel di ben 8 decimi. Il pilota inglese, impegnato a ricucire il gap nei confronti della Ferrari, ha spinto al massimo mentre, Vettel, stava semplicemente amministrando la gara. Quindi, cosi come in Cina, è molto difficile fare paragoni tra i due passi. Sicuramente, il pilota tedesco, analizzando anche il ritmo tenuto da Raikkonen, poteva fare meglio ma non ne aveva sicuramente la necessità.
tre gare con il morale piuttosto alto sapendo di avere una vettura che sul passo gara può giocarsela in tutte le condizioni / piste. La facilità con cui la SF70H e Sebastian Vettel riescono a gestire le Pirelli 2017 è chiara anche se alla lunga il dover sempre rincorrere in qualifica potrebbe far la differenza. Se la Ferrari riuscisse a fare quel piccolo (in Bahrain sembrava grande) salto di qualità in qualifica allora anche la gestione delle varie gare risulterebbe molto più semplice. Puntare sempre su strategie aggressiva è si corretto ma alla lunga potrebbe portare anche a delle percentuali elevate di fallimenti (vedi Cina e Bahrain con le due Safety Car entrate in pista nel momento peggiore per Ferrari). Per quanto riguarda Mercedes c’è sicuramente da dire che il Team tedesco, pur non portando in pista novità rispetto alla gara inaugurale dell’Australia (solo un fondo rinforzato), sul passo gara si è avvicinato ad una SF70H che aveva dominato in lungo e in largo a Melbourne. Il team tedesco sta pian piano capendo sempre di più l’intero pacchetto 2017 ma ancora non basta, soprattutto se il proprio pilota di punta, in questo caso Lewis Hamilton, commette molti errori come è stato in Bahrain. Mercedes lo sa: non può permettersi dei weekend non perfetti per battere questa Ferrari e questo Sebastian Vettel.