GP Russia : qualifiche, il pensiero dei lettori, di Mauro Petturiti
29 Aprile 2017, Alcune brevi righe sulle qualifiche del quarto appuntamento del mondiale di F1: Quello che non ci si aspettava meno di 2 mesi fa, ma quello che ci si auspicava, dopo anni di dominio Argento, si é verificato a Sochi, vale a dire il testa a testa serrato nelle qualifiche del GP di Russia tra Ferrari e Mercedes.
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Il week end é cominciato bene già il venerdì per gli uomini in rosso, con le Ferrari sempre in testa nelle prime sessioni di prove libere, e le Mercedes che arrancavano, facevano fatica a stare in strada e accusando gap sul giro secco di oltre mezzo secondo.
Peggio é andata a Lewis Hamilton, che non é mai riuscito a mettere insieme un giro senza commettere errori, complice una “Grigia” molto nervosa e scorbutica, difficile da portare al limite, con il problema di scaldare le gomme.
Ecco, questo é il punto della giornata: l’asfalto poco abrasivo di Sochi, mette in difficoltà le squadre nel trovare la così detta “finestra” di utilizzo delle Pirelli, cosa che una volta trovata, é ancor più difficile non surriscaldare troppo la copertura, specialmente posteriore, e vedere scivolare il retrotreno con conseguente perdita di tempo.
In questo, la Ferrari ha trasformato quello che era un punto debole, in un suo punto di forza, e cioè mettere in pista la macchina e fare subito il tempo, in qualsiasi condizione di temperatura e pista, ormai una certezza arrivati alla quarta gara.
Questo é successo nelle qualifiche valide per il Gran Premio di Russia, e cioè la rossa che è apparsa subito veloce sin dalla Q1, passando il taglio con le gomme supersoft a differenza di tutti gli altri, compresa Mercedes, che hanno utilizzato la gomma più prestazionale.
Q1 che vede fuori Palmer, Vandoorne, Wehrlein, Ericsson, e a sorpresa Grosjean mai a suo agio con la sua Haas.
Q2 che invece sembra ristabilire le vecchie gerarchie: Mercedes esce, e specialmente con Bottas, stampano un prestazione che quasi rimette i piedi per terra tutti, abbassando il crono della Q1 di ben 8/10, cosa che nel primo giro alla Ferrari non riesce e la “costringe” ad un altro tentativo per saggiare la successiva Q3, stavolta con tempi quasi a livello del frecce d’argento.
Tutto fa presagire ad una mercedes che si prendesse la pole, e che si era nascosta come al solito, con il famoso “bottone magico” premuto in Q2 ricucendo il distacco patito fin dalle libere.
Passano la Q2 anche Riccardo, Massa, Verstappen, Hulkenberg, Perez e Ocon.
Arriviamo in Q3, attendendo con ansia l’atteso duello tra le rosse e le frecce d’argento: Vettel esce dal pit per primo, cosa strana per lui, a seguire i due mercedes e Raikkonen, gli unici con due tentativi avendo conservato un treno in più di ultrasoft.
Il tedesco della Ferrari opta per due giri di riscaldamento, così come mercedes, con Hamilton molto nervoso già in bagarre con Hulkenberg nel giro di lancio.
Il primo a fornire un crono é il finlandese della Ferrari, e realizza un ottimo 1’32″253 fino ad allora il giro più veloce di tutto il weekend, con Bottas secondo, Vettel terzo é Hamilton quarto più staccato
Ultimo giro al cardiopalmo per tutti, e la pole alla portata di almeno tre piloti: alla fine Raikkonen non migliora, mentre Vettel stampa un giro fantastico balzando davanti di pochi centesimi al suo compagno di squadra, con il pericolo Bottas alle spalle che arriva, ma non riesce a scavalcare nessuno dei due ferraristi. Ultimo a tagliare il traguardo é Hamilton, ma come tutto il fine settimana, resta staccato di mezzo secondo dai primi e mai a suo agio su questa pista con la sua mercedes.
Ferrari che festeggia una prima fila tutta rossa che mancava da Francia 2008 con Felipe Massa e presente anche li Kimi Raikkonen, e che spezza un egemonia tedesca sia sulla pista russa, sia per La lotta per la pole position che è stato sempre il punto di forza di Mercedes.
Gli altri? Lontanissimi, a partire dalla Red Bull, che aspetta con ansia gli aggiornamenti per Barcellona, sperando che diano un mano alla casa austriaca, i quali accusano distacchi di oltre 1,7″, tantissimo se si pensa che erano i favoriti alla vigilia del mondiale dopo i cambiamenti regolamentari.
Ricciardo si piazza quinto ottenendo il massimo piazzamento possibile, con Massa redivivo sesto con la Williams, mentre Verstappen fa il settimo tempo, seguito dall’onnipresente Hulkenberg con la Renault ufficiale a meno di tre decimi dalla Red-Bull. Force India che nonostante una macchina non ottima, si prende nona e decima posizione con Perez e Ocon, con valori in campo che sembrano un po’ stabiliti dopo i primi quattro GP.
Attendiamoci una gara altrettanto bella e tirata, con il grande vantaggio che ora ha la Ferrari di partire con entrambe le macchine davanti, dove nel circuito di Sochi é fondamentale, data la bassa possibilità che offre per i sorpassi e per la strategia, che a meno di stravolgimenti o azzardi, sarà di una sola sosta, Partendo con ultrasoft e terminando con supersoft, come consiglia e prevede Pirelli.
Vedremo se Hamilton ne avrà, partendo da dietro, ma la sensazione é che abbia trovato in Bottas un osso duro, e sembra l’unico a poter dare fastidio alle due Ferrari, vedendo anche i passi gara di venerdì. Fondamentali come detto, partenza e gestione gomme, ma il fatto che Ferrari ha già vinto due Gp su tre senza ottenere pole, sarà ancora più difficile per i tedeschi inventare un qualcosa (senza commettere poi errori sotto pressione) per stare davanti non a una, ma ben due Ferrari con due piloti Indiavolati, parafrasando le parole di Arrivabene, “DUE piloti Ferrari”e spegnendo le polemiche che davano del “bollito” a Raikkonen.
di Mauro Petturiti @petturiti