domenica, Dicembre 22, 2024

GP SOCHI: l’analisi delle prove libere e dei passi gara

Partiamo dalle conclusioni: in questo venerdì la pista di Sochi ci ha mostrato una Ferrari veramente competitiva con una Mercedes sicuramente ad inseguire. Ma siamo a venerdì. Tra oggi e domani si possono apportare correttivi agli assetti utilizzati nella giornata odierna e quindi le gerarchie possono anche modificarsi (o no). Ma mai, in questo inizio di stagione, avevamo assistito a delle prove libere con una Ferrari davanti a tutti, dimostrando soprattutto un’interessante velocità sia in configurazione da qualifica che in quella di gara.

Anche in questo venerdì di Sochi la Mercedes W08 è sembrata più una Ferrari SF16-H che una Mercedes W07. I problemi maggiori derivano da una cattiva gestione degli pneumatici, la finestra è piccola ed è difficile portare le “scarpe 2017” nella giusta finestra di funzionamento. Problemi che sono stai ammessi anche da Toto Wolff al termine delle libere:

“Abbiamo visto che ci volevano un paio di giri per mandare il pneumatico in temperatura e ci sarebbero voluti anche dei giri puliti. Più è larga la finestra di utilizzo e più è facile far funzionare le gomme, più è stretta la finestra e più difficile diventa centrare l’obiettivo. Ed è proprio quello che stiamo vedendo al momento. La Ferrari sembra essere una monoposto che lavora ad una temperatura maggiore rispetto alla nostra finestra. E questo sia in Bahrain dove c’era caldo, sia a Sochi dove fa fresco. Posso solo dire che è un’ottima macchina”

Il fine settimana russo per la rossa era partito in salita con una nuova sostituzione del gruppo turbocompressore portando in pista il terzo componente dei quattro disponibili (poi scatteranno le penalità). Ferrari aveva pianificato l’introduzione di una nuova specifica di turbocompressore in questo quarto appuntamento che andava a risolvere i problemi riscontrati tra i test e i primi tre appuntamenti della stagione (Grosjean sulla Haas in Australia, Raikkonen in Bahrain). La scelta “alquanto strana” è stata la sostituzione del primo gruppo turbocompressore dopo il Gran Premio di Cina sulla vettura di Vettel sapendo che in Russia sarebbe arrivata la nuova specifica ma sicuramente i tecnici italiani avranno avuto i loro validi motivi dopo aver analizzato la Power Unit del pilota tedesco una volta arrivati a Maranello. Strana anche la scelta di sostituire solo il turbocompressore poiché solitamente si va a sostituire interamente il gruppo TC e MGU-H. Per quanto riguarda il capitolo penalità, Ferrari cercherà di terminare la stagione con le sole quattro unità di turbocompressori disponibili, facendo ruotare le due unità “vecchie” a disposizione di Sebastian Vettel nelle prove libere dei Gran Premi da Barcellona in avanti. Vedremo se il Team italiano riuscirà a rispettare quanto pianificato o se ci saranno altri intoppi con il passare della stagione. 


PL1: Mercedes ha provato una simulazione di gara con il compound Soft con 37°C di pista
Durante le prime prove libere Mercedes (a differenza di Ferrari) è andata a simulare, con entrambi i piloti,
un mini long run con le gomme soft
. Il team anglo-tedesco ha lavorato moltissimo nella giornata odierna sui long run per andare riuscire ad ottenere più dati possibili da analizzare tra il tardo pomeriggio e la serata di oggi. Le principale problematica è quella di cui abbiamo già parlato diffusamente anche in altri articoli: riuscire a sfruttare gli pneumatici soprattutto con il
pieno di benzina.
Dei problemi alle gomme che si sono verificati principalmente con i compound più morbidi che sono quelli che hanno una finestra di
funzionamento più bassa (Low Working Range). In questo caso, la simulazione è
stata fatta con le Soft che sono delle gomme High working range che ben si erano comportate anche nel recente Gran Premio del Bahrain.
 
PL2: la simulazione di qualifica la si è effettuata con una temperatura dell’asfalto di 40°C
Analizzando le prestazioni delle vetture in condizioni da qualifica, il gap prestazionale degli pneumatici SuperSoft rispetto alle UltraSoft è stato molto più elevato rispetto alle previsioni della Pirelli. Gap che potrebbe ridursi e attestarsi intorno a quanto aspettato da Pirelli (0.5/0.7 secondi) man mano che la pista andrà a pulirsi e gommarsi.

In condizioni da qualifica la Ferrari è stata molto consistente con entrambe le mescole. Vettel, a differenza del compagno di squadra, non è riuscito a sfruttare al meglio le “rosse” per via di piccole modifiche all’assetto richieste dal pilota tedesco tra FP1 e FP2 che però non hanno funzionato. Ed è per questo motivo che è il pilota che più ha migliorato una volta montate le UltraSoft. Il pilota che meno ha migliorato con le UltraSoft è stato Hamilton che è riuscito ad abbassare il proprio tempo di soli 8 decimi. Il pilota inglese non è riuscito a realizzare un giro pulito, in quanto, sommando i best sectors, possiamo notare che avrebbe potuto migliorare di altri 3 decimi. Miglioramento presunto di 1.1 secondi che comunque sarebbe risultato inferiore rispetto a tutti i suoi rivali.

Analizzando i migliori settori, la SF70H è riuscita a fare la differenza nel settore centrale caratterizzato da curve medio-lente a 90°, Settore in cui, per essere competitivi, si necessità di ottimo carico aerodinamico e di un’ottima trazione meccanica e “chimica” data dallo pneumatico. Mercedes è stata invece più performante nel primo tratto che, può essere considerato, come un lungo rettifilo con una staccata piuttosto importante. Alla pari nel tratto finale, più lento e guidato, dove ci si poteva aspettare una Mercedes nuovamente in difficoltà ed invece è riuscita a limitare molto i danni. 

Nel loro secondo tentativo sia Vettel che Raikkonen sono riusciti a migliorare i propri tempi di qualche decimo. Il motivo è da associare alla gestione dello pneumatico: nel primo tentativo, ad UltraSoft nuove che garantiscono tanto (troppo) grip al posteriore, la Ferrari SF70H risultava essere una vettura troppo sottosterzante. Nel secondo tentativo, quando l’extra grip degli pneumatici era meno consistente, la vettura è risultata essere molto più bilanciata come termiche dei due assali. Il segreto è quello di riuscire a bilanciare il più in fretta possibile le più “calde” posteriori con le più “fredde” anteriori, cosa che Mercedes non è ancora riuscita ad effettuare a Sochi.  
PL2: nella parte finale del turno la temperatura della pista è scesa sotto i 40°C
A differenza della simulazione di qualifica, avvenuta nella prima parte delle prove libere, quando i vari Team hanno effettuato le loro simulazioni di gara la temperatura della pista era leggermente scesa passando da 40°C a 36°C.
I top driver, ad esclusione di Kimi Raikkonen, hanno iniziato la propria simulazione con le gomme UltraSoft. La Ferrari, come ci ha spesso abituato nei recenti GP, ha differenziato il lavoro tra i due piloti, mandando in pista Raikkonen con le SuperSoft, uno pneumatico che a Ferrari difficilmente potrà servire nella prima parte di gara vista la durata della UltraSoft e i non problemi avuti nella sua gestione.
Se analizziamo interamente gli stint, il pilota che ha dimostrato di avere il miglior passo è stato Bottas con la Mercedes W08. Lo stint del pilota finlandese della Mercedes è stato più lungo rispetto a quello di Vettel poiché Mercedes gli ha dato il compito di testare esclusivamente il compound più morbido, quello “viola”.  

A parità di giri percorsi, come potete osservare dal grafico in basso, Vettel è stato leggermente più veloce rispetto a Bottas. Mercedes, ancora una volta, è sembrata essere più in difficoltà con tanto carburante a bordo per poi migliorare man mano che si alleggeriva la W08. Dal giro 8 al 19, Bottas è riuscito a girare sotto il muro del 39 per ben 9 volte.
Disastroso il ritmo di Hamilton che, dopo un breve stint, su tempi piuttosto alti ha deciso di “smarcare” le UltraSoft per concentrarsi sulle SuperSoft. Il pilota inglese si è lamentato più volte con il proprio ingegnere di non avere grip con la mescola più morbida. Una soluzione, quella di partire con le SuperSoft, che Mercedes sta ancora tenendo in considerazione soprattutto con il suo pilota di punta se non si riuscirà a trovare un buon assetto sul compound più morbido.  
Con gomma SuperSoft Raikkonen ha girato su tempi piuttosto costanti, ad esclusione di alcuni giri nella parte centrale dello stint, in cui ha alzato i tempi sopra il muro dell’1:40. Innalzamento dei tempi dovuto ad un bloccaggio piuttosto importante che gli ha creato qualche problema nel bilanciamento della vettura (vibrazioni). Confrontando il ritmo di Raikkonen con quello di Vettel si può notare come, in condizioni di gara, la differenza tra SuperSoft e UltraSoft sia minore rispetto a quanto visto durante le simulazioni di qualifica. 
Nel secondo stint Vettel è stato
il più veloce
distanziando, a parità di gomma, Hamilton di 1 secondo. Va detto che il
pilota inglese avendo effettuato un 1° stint piuttosto corto disponeva di un
quantitativo di benzina maggiore rispetto a Vettel. Per quanto riguarda RedBull c’è ben poco da dire, la RB13 si è dimostrata semplicemente non all’altezza con i motorizzati Mercedes, Williams sul giro secco ma anche Force India sul passo gara, più vicine di quanto non sia il Team anglo austriaco a Mercedes, la seconda forza di questo weekend di Sochi. Vedremo se a partire da Barcellona, dove è atteso un grande sviluppo, riusciranno ad inserirsi nuovamente nelle posizioni che contano aspettando l’aggiornamento al motore Renault previsto per il GP del Canada che però sembra essere inferiore alle attese (5-10 CV contro i 15 CV attesi ad inizio stagione). 
Da quello che si è visto oggi, la SF70H è sembrata essere la vettura più in palla: cosi come nei test di Barcellona, appena messa in pista la vettura italiana è andata subito forte ed è apparsa soprattutto ben bilanciata, sorprendendo in condizioni da qualifica visto che la forza in gara era cosa ormai ben conosciuta. Una Ferrari che è scesa in pista con un assetto aerodinamico piuttosto carico che sembra aver favorito la vettura italiana nel portare più velocemente in temperatura gli pneumatici, soprattutto anteriori. Mercedes si è concentrata soprattutto sul passo gara, andando a penalizzare oggi l’assetto ottimale in configurazione qualifica. Ma dar la possibilità a Vettel di partire davanti a tutti è la scelta corretta visto poi la competitività della rossa sul passo gara? E’ quello che staranno pensando in queste ore in Mercedes. Domani alle ore 12 avremo una prima risposta che dovrà però essere confermata tre ore dopo. Ma mai come questa volta è lecito sognare una Pole Position rossa.

di @Spontonc e @SmilexTech

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