martedì, Novembre 5, 2024

GP SOCHI – GARA: il pensiero dei lettori – di Mauro Petturiti

Quello che non ti aspetteresti é accaduto nel weekend russo: la rivincita totale e parziale dei finlandesi tanto bistrattati e poco considerati fino ad ora é stata messa in scena dal duo Bottas – Raikkonen.


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Ma partiamo per ordine: dopo aver raccontato quello che è accaduto sin dalle prove libere, e cioè dalla quasi “supremazia” della Ferrari, su una pista che dal 2014 è monopolio Mercedes, in gara qualcosa è cambiato.

Molto di quello che determinerà l’esito della gara accade in partenza, molto temuta per via del lungo rettilineo che precede la prima curva, che vede scattare al via tutti i piloti meno (non ho più aggettivi per descrivere la situazione) Fernando Alonso, il quale parcheggia la sua McLaren prima dell’ingresso box per un problema alla Power Unit Honda e neanche riesce a schierarsi in griglia, con conseguente nuovo giro di formazione per spostare l’auto dello spagnolo.
Nuova procedura e questa volta tutto fila liscio, con le Ferrari che scattano dalla prima fila, ma, entrambi i piloti si fanno sorprendere da Bottas che infila subito Raikkonen e con l’aiuto della scia, arriva a staccare davanti a Vettel alla prima curva, concretizzando i timori espressi della vigilia per l’importanza del via.

Hamilton stesso parte bene e sembra stare davanti al finlandese della Ferrari, ma grazie a sua volta alla scia dei primi due, riesce a stare davanti al britannico, con il primo giro che vede una situazione ribaltata e subito in salita per il cavallino.

Ma la gara viene subito neutralizzata dalla Safety Car che entra per un contatto nelle retrovie tra Grosjean (mai in palla qui a Sochi) e Palmer (mai in palla in questa F1) e vede terminare la loro gara. Pulita la pista, la gara riprende al quarto giro, con i piloti Mercedes i più veloci e agguerriti: Bottas prova subito a scappare e Raikkonen tallonato da Hamilton, con una Ferrari un po’ in difficoltà a serbatoi pieni, e, come segnalato Cristiano e da PJ, con problemi legati alla Power Unit per gran parte del primo stint. Ferrari che, con l’alto carico che genera, ha bisogno di un motore che spinga al massimo per contrastare il drag elevato della sua monoposto, e trova difficoltà (Sebastian) nel seguire il battistrada, che mano a mano che passano i giri, guadagna regolarmente circa 5/10 a giro. Seguono più staccati Raikkonen ed Hamilton e più dietro ancora Verstappen, autore di un ottima partenza, Massa e Ricciardo e tutto il gruppo.
Primo colpo di scena, ma neanche troppo, al giro 5/6 la Red-Bull di Ricciardo rientra ai box dopo 1 giro passato con vistoso fumo e scintille che escono dai freni posteriori, con evidenti problemi che ne causano mesto il ritiro.
Passano i giri con Bottas che porta il vantaggio al giro 20 a 5″ su Vettel, ma le prestazioni sono altalenanti per i primi quattro, con continui tira e molla, aspettando che arrivi il momento della sosta, l’unica che si prevede, col vedere chi sarà il primo ad accusare un calo di gomme, le quali (UltraSoft) sembrano funzionare molto bene in questo gran premio sulla Mercedes, segno che cominciano a trovare il bandolo delle coperture Pirelli Low Working Range.
Blistering che è evidente sulle Mercedes ma anche sulla Ferrari, e il primo a fermarsi al giro 27 é proprio Bottas, con Ferrari che si era avvicinata pericolosamente a 2,5″, e monta gomme SuperSoft per arrivare a fine gara. Ci si può aspettare una marcatura della rossa ora, che però continua, non avendo potuto provare l’undercut per troppo distacco prima del pit.
Ma succede che Bottas con gomme nuove, e Vettel con gomme ultra-usate, ora stranamente girano con gli stessi tempi! E la Ferrari tenta la carta di andare più lungo possibile; solo Raikkonen e Hamilton si fermano, mentre Sebastian continua imperterrito senza perdere nulla fino al 34^ giro, quando si ferma, monta SuperSoft e con gomma molto più nuova tenta l’assalto alla Mercedes: assalto che premia a metà la Ferrari, gli ultimi giri arriva sempre più vicino a Bottas, con preda e predatore invertiti rispetto all’inizio, con Vettel che, tra i doppiati, le prova tutte arrivando a mezzo secondo di distacco, con arrivo in volata, ma senza possibilità di attaccare a pieno il finlandese, che taglia il traguardo e vince il suo primo gran premio dopo ottanta partecipazioni.
Vedendo i distacchi, possiamo dire che abbiamo visto dei gran premi nei gran premi, con lotta per la vittoria, lotta per terzo gradino del podio, a dire il vero mai in discussione, con Raikkonen finalmente autore di una buona prova e buon week end, con il solo neo della partenza, ed Hamilton sempre in preda a problemi di surriscaldamento della sua (e sola) macchina e un week end da dimenticare in fretta per lui.

Gli altri, staccatissimi, e ci sarà da interrogarsi molto su questo aspetto: tra i primi due top team e gli altri, c’è mediamente da più di un secondo in giù di distacco, una forbice troppo grande, se si pensa poi che nella Strategy Group riunita in settimana avevano quantificato in 0,3 secondi il gap tra i primi tre motoristi, mah.

Il quinto posto è andato a Verstappen, in gara solitaria , seguito da una Force India veramente solida e costante, con Perez e Ocon, poi Massa e Sainz tra i piloti a punti. Stroll, ancora non ci siamo, sempre dietro al compagno, 11^, Kvyat 12^, Magnussen 13^, Vandoorne 14^, Ericsson 15^ e Wehrlein 16^.

Prossimo appuntamento, il conosciutissimo dalle squadre circuito di Barcellona, dove la Ferrari ha ben figurato nei test, dove carico, telaio e trazione sono fondamentali, ma ci si arriva con delle certezze traballanti: nella storia d’amore (questa è materia per Mariano Froldi) tra Hamilton e Vettel, si è inserito il terzo incomodo, tra l’altro di casa Mercedes, a guastare il viaggio di nozze immaginario di Lewis, che prima dell’Australia già sognava e godeva. Per la lotta al titolo, oltre al britannico, si sono inserite poi almeno una delle due Ferrari, con Raikkonen grande uomo squadra, e il comprimario Bottas, che tanto comprimario non sembra voglia essere però. 
Riuscirà Hamilton ad uscire da un così tale accerchiamento? Di tutto questo Vettel, nonostante sia partito dalla pole, e non sia riuscito a vincere, ha comunque allungato nel mondiale piloti, preludendo forse ad un nuovo 2007? Proprio ora che il tanto bistrattato Rosberg se ne è andato, ci si immaginava un Lewis mangia tutti, e invece vedremo se il britannico avrà la forza e il coraggio (talento ne ha da vendere), per cambiare pelle e risalire, dopo un inizio di mondiale con tante difficoltà.
di Mauro Petturiti

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