venerdì, Settembre 20, 2024

GP SPAGNA: l'analisi della gara

Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad una gara molto avvincente e spettacolare con una grandissima lotta tra Ferrari e Mercedes, sia per quello che abbiamo visto (in pista) e sia per quello che non abbiamo potuto vedere (ai muretti).

Gara che è stata decisa da alcune circostanze che hanno favorito più la Mercedes e sfavorito la Ferrari perché le prestazioni in pista tra le due vetture erano piuttosto similari con il vantaggio ferrari di essere in prima posizione alla fine del primo giro. C’è comunque da sottolineare che fino a questo Gran Premio la SF70H si era mostrata come la vettura da battere sul passo gara (anche a Sochi) mentre in questo weekend la Mercedes, anche grazie ai numerosi aggiornamenti portati a Barcellona, sembra essere riuscita a chiudere il gap. Un gap in regime di qualifica invece chiuso dalla Ferrari già dal Gran Premio di Sochi e confermato anche sul bellissimo tracciato del Montmelo. 

Andiamo ad analizzare la gara cercando di focalizzarci, prevalentemente, sui momenti salienti di questo Gran Premio 2017 di Barcellona. 

GP SPAGNA: spettacolare la partenza di Vettel grazie a importanti modifiche sia “hardware” che “software”
La gara era partita nel migliore dei modi per la Ferrari di Vettel che, grazie ad un’ottima partenza, effettuata dal lato sporco della pista era riuscita a scavalcare un Lewis Hamilton apparso piuttosto in difficoltà nella partenza di ieri. Siccome la “scarsa” partenza era il motivo principale per la vittoria sfumata in quel di Sochi, gli ingegneri Ferrari hanno lavorato piuttosto duramente su questo aspetto sia al simulatore che in pista durante il Filming Day di ormai dieci giorni fa effettuato sul tracciato del Mugello. Sulla SF70H di Sebastian Vettel è stata vista in Spagna una nuova leva della frizione, similare a quella utilizzata dalla Mercedes che, abbinata ad un nuovo software (utilizzato anche sulla SF70H di Kimi Raikkonen), ha dato il giusto spunto al pilota tedesco per sopravanzare Hamilton.

Anche per Raikkonen la partenza era stata buona ma a causa di un contatto con Bottas (il migliore in partenza) è stato costretto al ritiro insieme alla Red Bull di Verstappen. Un incidente considerato giustamente “di gara” da parte dei commissari.

GP SPAGNA: una SF70H molto in palla nei primi giri ma poi è uscita la Mercedes

Il grafico in basso è eloquente: la SF70H di Vettel è quella che è riuscita a sfruttare nel miglior modo gli pneumatici Soft fino al giro 8 girando costantemente più veloce della W08 di Hamilton. Purtroppo però Vettel non è riuscito ad aprire un gap importante tale da tranquillizzare il muretto della rossa; come potete osservare dalla tabella in basso il massimo vantaggio di Vettel nei confronti di Hamilton è stato raggiunto  al giro 7 con 2,501 secondi di vantaggio. 

Dal giro 9 in poi Hamilton, su ordine del proprio ingegnere di pista, ha iniziato ad incrementare il proprio ritmo per cercare principalmente due cose:

  • portarsi ad un distacco attorno ai 2 secondi da Sebastian Vettel, gap che poteva permettergli di tentare l’undercut anticipando la sosta;
  • aprire la finestra di 22-23 secondi sulla RedBull di Ricciardo cosi da riuscire ad effettuare la sosta e uscire davanti al pilota australiano senza quindi “ostacoli” nei primi giri di sfruttamento dello pneumatico nuovo.
Al giro 13 il distacco era sceso intorno ai 2 secondi con un Vettel che non riusciva a replicare gli ottimi tempi del pilota Mercedes e il muretto Ferrari, conoscendo l’intenzione di Mercedes di fermarsi ai box nei successivi tre – quattro giri, ha optato per una corretta sosta anticipata del proprio pilota di punta. Scelta strategica ovviamente e giustamente “difensiva” per mantenere la leadership anche nella seconda parte di gara. 

Un Sebastian Vettel che, dopo la sua sosta, è uscito dietro alla RedBull di Ricciardo ma, grazie ai nuovi pneumatici Soft e al DRS, è riuscito a scavalcare la vettura di Milton Keynes piuttosto agevolmente perdendo solo pochissimi decimi di secondo. 

GP SPAGNA: Ferrari, poteva “smarcare” le medie alla prima sosta?

Questa è una domanda lecita che in molti si saranno fatti visto come è andata a finire la gara. Secondo noi la scelta di montare le medie sarebbe stata piuttosto rischiosa per la Ferrari. Sono due i grossi punti di domanda: ossia, quali sarebbero stati i tempi di Vettel con le Medium? Tali da permettere addirittura a Hamilton un overcut, visto che le gomme del pilota inglese, dopo un calo prestazionale visibile al giro 18 e 19, sembravano comportarsi ancora piuttosto bene? E il sorpasso su Ricciardo sarebbe risultato ancora cosi semplice non avendo una mescola che poteva garantire un extra grip in uscita dall’ultima chicane necessario per sorpassare agevolmente poi sul dritto il pilota australiano della Redbull? Per queste domande noi troviamo corretta la decisione presa dal muretto della Ferrari. 

GP SPAGNA: la Mercedes ha giustamente cambiato strategia alla W08 di Valtteri Bottas

La scelta Mercedes di tenere in pista più a lungo il proprio secondo pilota, Valtteri Bottas, era ovvia e scontata. Niente di irregolare e/o scorretto che faccia gridare allo scandalo. Il pilota finlandese stava gestendo la sua gara essendo la sua strategia impostata su un singolo stop alla ricerca di un importante terzo posto in ottica Costruttori.

E’ evidente dal grafico appena in basso come il pilota finlandese abbia “rallentato” il buon ritmo di Sebastian Vettel che per qualche giro non è riuscito a sfruttare il compound Soft perdendo all’incirca 5-6 secondi con un Bottas a cui è stato dato l’ordine di utilizzare proprio in quei giri l’extraboost di potenza disponibile anche in gara per Mercedes (ma anche per Ferrari). Il pilota finlandese che, pochi giri dopo, è stato costretto al ritiro per un guasto al turbocompressore della sua Power Unit. Il pilota finlandese ha pagato la modalità aggressiva utilizzata per troppo tempo nel Gran Premio di Russia (seconda parte di gara) accoppiato all’utilizzo spinto dell’unità motrice per tenersi dietro il più possibile il pilota della Ferrari. Una Power Unit che doveva essere utilizzata solamente in qualche prove libere del venerdì ma che, a causa dei problemi avuti da Bottas durante le prove libere 3 del Gp di Spagna sulla Power Unit EVO 2, è stata rimontata sulla W08 del pilota finlandese.
GP SPAGNA: Ferrari voleva sfruttare a lungo il compound Soft con solamente un breve stint su Medium
Nel secondo stint di gara si nota chiaramente quanto la gomma Soft utilizzata dalla Ferrari fosse più prestazionale rispetto alla media che montava Hamilton. Una differenza che a parti inverse la si noterà poi nell’ultimo stint, quando, Vettel montava le Medium mentre Hamilton utilizzava le Soft.

In questa fase di gara bisogna comunque sottolineare come Lewis Hamilton la Medium la stava gestendo il più possibile poiché Mercedes aveva attivo un possibile un Plan B, ossia arrivare a fine gara con questo compund. Scelta che analizzando a fine gara i dati della Force India, non era impossibile, in quanto, il team anglo indiano è riuscito a percorrere con questa tipologia di gomme ben 33 giri con un degrado molto basso. Se osserviamo il tempo di attacco possiamo notare che è similare ai riscontri cronometrici realizzati a fine stint a dimostrazione che i teorici 45 giri che Mercedes avrebbe dovuto percorrere, non erano sicuramente fantascienza. 



GP DI SPAGNA: decisiva la Virtual Safety Car? 
Si, il regime di VSC è stato decisivo per l’esito della gara e Mercedes è stata molto lucida a saperne approfittare, essendo però in una situazione strategica migliore a quel punto, potendo togliere di continuare con la Medium o toglierla per montare la Soft, gomma di gara del Gran Premio di Spagna 2017.


Mercedes è stata molto intelligente ad attendere fino all’ultimo prima di prendere una decisione perché si aspettavano il pit stop di Vettel e loro, se questo avveniva, avrebbero tentato di andare fino al termine della gara con le medie e costringere, in questo modo, Vettel ad un sorpasso in pista sulla W08 di Hamilton. Vedendo che Ferrari non “pittava”, in Mercedes hanno deciso di cambiare strategia e richiamare ai box Hamilton per montare un nuovo set di gomme Soft. Grazie al regime di VSC la sosta è costata circa 7-8 secondi in meno rispetto a quella della Ferrari avvenuta qualche giro a corsa libera. E pittando negli ultimi istanti di Virtual Safety Car non hanno nemmeno permesso alla Ferrari di poter effettuare il loro Pit Stop nel giro successivo sotto regime di VSC, facendo quindi uscire Vettel veramente a ridosso del pilota Mercedes.
Come abbiamo scritto appena sopra, Mercedes era in vantaggio di strategia: se Ferrari si fosse fermata a montar le medie, Hamilton avrebbe preso la prima posizione e sarebbe andato in fondo alla gara sapendo che anche Vettel aveva montate le Medium, compound lento ma che garantiva molto costanza: ciò significa che avere uno pneumatico nuovo o usato conta veramente poco. Se Ferrari non si fosse fermata nei primi giri di VSC, avendo il vantaggio della mescola Soft a disposizione, era corretto optare per il Plan A (due soste, Soft – Medium – Soft), non guadagnando la posizione su Vettel prima del pit ma sfruttando la Soft rispetto alla Medium. E in questo caso si che la differenza la si poteva fare.
GP SPAGNA: nel terzo stint c’era ancora l’ultima opzione di strategia da utilizare per Ferrari
Le gomme Soft di Hamilton hanno fatto la differenza rispetto alle Medium di Vettel con il pilota inglese che sfruttando principalmente il DRS (ma anche la trazione garantita dalle Soft in uscita dalla chicane) è riuscito a scavalcare, abbastanza agevolmente, la Ferrari. Importante anche il bottoncino magico ma quello è utilizzato anche dalla Ferrari nella fasi cruciali della corsa. Dandovi dei numeri: Hamilton a DRS aperto e scia 334 km/h mentre Vettel è arrivato fino a 332 km/h nel sorpasso. Piuttosto vicine come velocità.  
Andato in testa alla gara, Hamilton ha cercato di aprire un gap tra lui e Vettel tale per cui se il pilota tedesco si fosse fermato per montare un treno di Soft (usate), Plan C di Ferrari, avrebbe permesso anche a Mercedes di effettuare una terza sosta per coprire la strategia aggressiva del Team italiano. Dal giro 55 in poi, con un gap superiore ai 4 secondi, Hamilton ha pensato solamente a gestire nel modo migliore pneumatici e Power Unit. Gestione gara interrotta al giro 64 per far siglare il giro veloce della gara dopo uno stint piuttosto lungo su pneumatici Soft. 
GP SPAGNA: seconda occasione sprecata in due gare per la Ferrari 
Si nota chiaramente analizzando i passi come le prestazioni tra la W08 e la SF70H siano state piuttosto similari durante il quinto appuntamento di questo bellissima stagione 2017 di Formula 1.
Gli aggiornamenti introdotti dalla Mercedes, ve ne parlavamo già nella giornata di venerdì, dovevano aiutare maggiormente le W08 nella gestione delle gomme e quindi in gara rispetto che in termini di velocità vera e propria. Cosi effettivamente è stato ma non è finita qui poiché sarà interessante capire se la W08 sarà così “gentile” sugli pneumatici anche in circuiti ove si utilizzeranno mescole più morbide Low Working range.
Ferrari esce da questa gara con molto rammarico perché la vettura si è era dimostrata nuovamente molto performante e, a causa anche di alcune circostanze poco fortunate, non è riuscita a portare casa nuovamente i 25 punti sperati.
Certamente, come sottolineato in precedenza, il passo in avanti di Mercedes con temperature ambientali molto calde (>40°C di pista) è stato evidente tanto che la SF70H non è riuscita ad aprire un gap importante durante il primo stint di gara, facendo optare per una strategia difensiva Rueda & Co.

di @spontonc & @smilextech

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