domenica, Dicembre 22, 2024

GP SPAGNA: l’analisi delle prove libere e dei passi gara

Si è ormai conclusa da qualche ora una delle giornate più attese di questa prima parte di stagione 2017 di Formula 1. Il weekend di Barcellona è sempre uno dei più importanti per due principali motivi: il tracciato del Montmelo è considerato da tutti gli ingegneri una vera e propria galleria del vento a grandezza naturale nonché un vero banco di prova per le vetture poiché solitamente chi è veloce su questa pista lo è anche su molti altri tracciati del mondiale. Il secondo motivo è nuovamente tecnico è legato agli aggiornamenti che i vari Team portano sempre nella prima gara europea del calendario. Dopo un cambio regolamentare piuttosto importante come quello di questa stagione, riuscire a sviluppare in modo corretto e coerente la vettura è ancora più cruciale se si vuole terminare la stagione il più in alto nella classifica mondiale Costruttori e di conseguenza Piloti.

Tralasciando le prime prove libere che sono sempre poco indicative, è sempre utile andare ad analizzare invece le prestazioni delle prove libere 2, disputatesi su una pista piuttosto calda con temperature ambientali di 27°C con la pista che ha raggiunto pichi di 42°C. La pioggia abbondante caduta nella giornata di ieri, sommata al forte vento presente nel pomeriggio odierno, ha reso la pista molto “green” ossia con poca gomma depositata sulla pista. Nella giornata di domani e soprattutto in quella di domenica il vento dovrebbe comunque calare di intensità. 

Prima di analizzare le prestazioni in pista degli attuali tre top team andiamo ad evidenziare come Mercedes e Ferrari sono scese in pista visto che soprattutto il primo Team ha portato in pista numerose e importanti novità. Sia Mercedes che Ferrari hanno effettuato in entrambe le sessioni delle prove comparative per capire quale potrà essere la miglior configurazione aerodinamica per questo circuito su cui, ricordiamo, tutti i Team hanno già svolto ben otto giorni di test pre stagione. Questo per dire che la base d’assetto doveva essere più facile trovarla, cosa non del tutto vera vedendo le macchine in pista e i commenti dei piloti a fine PL2. 
Nelle prime prove libere Mercedes ha montato sulla vettura di Bottas l’ala posteriore a “cucchiaio, mentre sulla W08 di Hamilton è stata utilizzata la (nuova) specifica da “alto carico” con il bordo d’ingresso del profilo principale completamente rettilineo (clicca qui per ulteriori dettagli). Entrambe le vetture erano dotate del nuovo monkey seat a due elementi che abbiamo analizzato nella giornata di ieri (clicca qui per maggiori dettagli), del nuovo muso, dei nuovi turning vanes e dei nuovi bargeboard. Pacchetto quindi all’80% già subito confermato nelle PL1 senza comparazioni con le vecchie specifiche.

FP1 Bottas – Octane Photographic

FP1 Hamilton – Octane Photographic
Dopo aver analizzato i dati raccolti durante la prima ora e mezza di prove libere i tecnici del Team anglo tedesco hanno deciso di far scendere in pista entrambe le vetture nelle prove libere pomeridiane con la soluzione di ala posteriore più carica.
Parlando invece di Ferrari, durante le FP1 solo Kimi Raikkonen ha utilizzato la nuova T-Wing e i nuovi bargeboard mentre Vettel ha girato con la soluzione classica. Nelle seconde prove libere la Scuderia Ferrari ha deciso di scendere in pista con il nuovo pacchetto montato su entrambe le vetture, con soli pochissimi giri percorsi da Vettel con la T Wing nella vecchia specifica. 
La T Wing Spec A della Ferrari SF70H – Octane Photographic
La T Wing Spec B della Ferrari SF70H – Octane Photographic
Da segnalare che nella parte finale delle seconde prove libere, sulla SF70H di Kimi Raikkonen ha ceduto la T Wing (nuova specifica).

Sarà interessante capire se questo potrà influire sull’utilizzo o meno della novità portata in Spagna da una Ferrari che ha confermato di aver scelto la via dei “pochi” aggiornamenti (ma buoni?) portati in pista ad ogni appuntamento. Mercedes ha dovuto invece optare, anche per via degli ormai noti problemi agli pneumatici (per capirli al meglio era necessario mantenere una base aerodinamica costante), per un aggiornamento più corposo in questo quinto appuntamento stagionale. 

GP SPAGNA: Raikkonen il più veloce nel “giro veloce” ideale con mescola Medium

In quella che può essere considerata la simulazione di qualifica del venerdì con la gomma media, Bottas è stato il pilota più veloce ed è stato l’unico tra i piloti analizzati ad effettuare il giro perfetto. Se analizziamo i Best Sector possiamo notare che, potenzialmente, il più veloce poteva essere Kimi Raikkonen e la sua SF70H.
GP SPAGNA: Hamilton da Pole Position per una prima fila tutta Mercedes? 
Passando all’analisi della simulazione di qualifica (sempre del venerdì, domani i tempi scenderanno in modo importante ovviamente) con il compound Soft, ossia quello con cui tutti i primi dieci piloti faranno segnare i loro miglior tempi nelle Q2 di domani pomeriggio, l’unico pilota ad effettuare il giro perfetto è stato Verstappen mentre Bottas ha realizzato un tempo di solo 1 millesimo superiore rispetto al suo Ideal Lap. 
Con questo compound la Mercedes è sembrata essere molto competitiva ed è riuscita a fare la differenza rispetto alla Ferrari nel settore 3 che è contraddistinto da sei pieghe abbastanza lente e una curva veloce verso destra che porta i piloti sul rettilineo principale. In questo settore è richiesto un ottimo grip meccanico dato che le curve sono tutte abbastanza lente e un’ottima trazione. Mercedes ha stupito poiché a Sochi, la SF70H rispetto alla W08 riusciva a fare la differenza proprio nel settore più lento mentre qui in Spagna, la Mercedes, grazie anche agli sviluppi sembra essere migliorata soprattutto in trazione. Aiuta sicuramente il nuovo assetto aerodinamico della W08 che sembra prediligere, dopo aver tolto molto peso (si parla di 6 kg) proprio da quella zona, un posteriore molto carico a differenza dei primi quattro appuntamenti.    
Una W08 che ha messo in evidenza un’altra particolarità nella giornata odierna ossia il riscaldamento con due giri lenti del compound più morbido (Soft) rispetto al classico singolo giro di Ferrari e di moltissimi altri Team.

In questa prima giornata di prove il gap tra Medium e Soft è stato molto superiore rispetto a quanto si aspettavano i tecnici della Pirelli. Un gap superiore al secondo e mezzo che dovrebbe però assottigliarsi man mano che la pista andrà a gommarsi.
Concludendo questa prima parte di gara, Mercedes è sicuramente la favorita per far siglare la Pole Position ma questa non è sicuramente una novità anche se nell’ultimo appuntamento, in Russia, la prima fila tutta Ferrari ha sicuramente alzato l’asticella da parte dei tifosi del Team italiano.  
GP SPAGNA: passi gara veramente di difficile valutazione 
Quella di oggi purtroppo è un’analisi dei passi gara piuttosto complessa, in quanto, a causa del traffico e di alcuni problemi avuti da qualche pilota è veramente dura avere le idee chiare sulle reali potenzialità delle monoposto. E soprattutto nessuno dei Top Team è riuscito a scendere in pista con un assetto già molto soddisfacente richiedendo quindi molto lavoro da parte di ingegneri e piloti proprio durante queste ore. Servirà soprattutto a Sebastian Vettel un importante step verso l’alto, in stile Bahrain per fare un esempio non troppo lontano, per ritrovare nella giornata di domani il giusto feeling con una SF70H che oggi è sembrata fin troppo nervosa.
I top team, ad esclusione di Vettel, hanno simulato la parte iniziale di gara utilizzato il compound Soft che sarà quello che verrà utilizzato durante il Q2 di domani. Il pilota tedesco della Ferrari ha invece differenziato il lavoro provando prevalentemente il compound Medium. 
Su Soft, il pilota più competitivo è stato sicuramente Lewis Hamilton che sembra avere risolto il grosso dei problemi di setup con cui aveva dovuto lottare nello scorso Gran Premio di Russia. Il passo del tre volte campione del mondo è stato di circa 2 decimi migliore rispetto a quello del compagno di squadra.
La Ferrari se guardiamo il grafico in basso sembra essere particolarmente lenta sul passo gara ma non è propriamente così: bisogna sapere che Raikkonen nel suo long run non ha potuto esprimere il massimo potenziale della vettura a causa di alcuni problemi alla Power Unit e al successivo danneggiamento della T-Wing. Se prendiamo in esame gli unici due giri in cui ha spinto i tempi sono stati ottimi e sotto il muro del 1:26. Non è riuscito a girare in 1:25,3 come Hamilton ma è sembrato avere un passo similare a quelli di Bottas. 
Prendendo invece Vettel, c’è da sottolineare che quest’oggi il compound Medium non era il più adatto da portare in pista e molto probabilmente non lo sarà nemmeno nei prossimi due giorni. Il ritmo del pilota tedesco è stato comunque piuttosto costante anche se superiore di un secondo rispetto alle Mercedes. 
Per quanto riguarda RedBull, novità importanti per quanto riguarda i bargeboard e il fondo da un punto di vista visivo mentre di “nascosto” si possono trovare novità nelle pance e soprattutto su entrambe le sospensioni. Un aggiornamento sicuramente meno vistoso di quello che ci si poteva aspettare ma comunque veramente interessante, più importante di quello che può sembrare “esteticamente” secondo i ben informati. Passo avanti di Renault soprattutto per quanto riguarda il passo gara con Hulkenberg che si è inserito davanti alle due RedBull e ha girato con un passo simile a quello di Raikkonen. Da segnalare anche un ottimo Sainz sempre sul ritmo del 27.3 mentre per le due Force India un passo di 3-5 decimi superiore.
Capitolo strategie, secondo Pirelli la strategia più gettonata potrebbe essere quella delle due soste: Soft – Medium – Soft o Soft – Soft – Medium. Il vero problema attuale della singola sosta è che la Medium non sembra essere una buona mescola di gara, da togliere il prima possibile cosi da non poter “giocarsi” la carta della singola sosta. Sarà quindi ancora più importante riuscire a passare in prima posizione alla prima curva per poter mettere del gap rispetto a chi potrà partire con la Medium inizialmente (dalla 11esima posizione in poi..) e che potrebbero rovinare la strategia dei piloti di testa quando intorno al 20esimo giro potrebbero esserci i primi Pit Stop.
Concludendo e facendo un passo indietro, sarà fondamentale per tutti i sei piloti di testa trovare il giusto assetto da poter disputare una ottima qualifica, fondamentale su un circuito dove sorpassare è veramente difficile, senza inficiare troppo nelle prestazioni sui long run. Ad oggi Mercedes sembra aver qualcosina in più di Ferrari ma prendendo ancora come esempio il weekend del Bahrain (ma anche l’Australia), il passo avanti di Ferrari e soprattutto di Sebastian Vettel potrebbe anche cambiare le carte in tavola. Sintetizza bene Toto Wolff: “Oggi è solo Venerdì, un buon Venerdì come ne abbiamo avuti altri meno buoni. Ma domani e domenica può cambiare ancora molto.”.

di @spontonc & @smilextech

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