martedì, Novembre 5, 2024

Ottime performance per le gomme Pirelli nel Gran Premio in Russia

La quarta gara del mondiale di F1 non è stata sicuramente tra quelle che hanno visto più sorpassi, anzi, dopo la partenza non ne è stato effettuato nemmeno uno. Il vincitore, Valtteri Bottas, ha optato per una strategia con un pit stop solo, portando la sua Mercedes alla vittoria e riportando a casa la prima vittoria in carriera in F1. 

Bottas, dopo un inizio di campionato non eccelso, è riuscito ad aggiudicarsi il GP in Russia contro un Vettel in formissima, gli ultimi giri sono stati infatti molto combattuti ed entrambi i piloti hanno portato le loro vetture praticamente al limite. 
Rimane un po’ di amaro in bocca in casa Ferrari, ma un secondo ed un terzo posto possono comunque regalare un sorriso a tutto il team Ferrari, che riesce ad allungare in classifica il distacco dopo la giornata non proprio al top di Lewis Hamilton. 
Il pilota britannico non è riuscito a farsi valere durante tutto il week end, dopo aver disputato una grandissima gara in Bahrain. La sua monoposto non è stata però all’altezza durante il GP di Sochi, la W08 Hybrid infatti non è riuscita a dare il meglio di se. 
Pirelli a fine gara ha fornito i dati tecnici dei suoi pneumatici, vediamoli insieme e analizziamo la gara sotto un aspetto prettamente tecnico.
Gomme Pirelli, dati tecnici del GP di Sochi. Uno sguardo alle strategie 
Le strategie al muretto sono state infatti fondamentali per l’andamento della gara. Praticamente tutti i piloti hanno optato per una corsa con un solo pit stop. Gli unici piloti che hanno utilizzato una strategia a due cambi sono stati Marcus Ericsson (Sauber),Pascal Wehrlein(Sauber), Stoffel Vandoorne (Mclaren) e Felipe Massa (Williams). 
I primi tre piloti sono rientrati ai box dopo l’ingresso in scena della Safety Car, sostituendo le gomme auto con mescola SuperSoft con quelle Ultrasoft, per poi rimontare la mescola di partenza a circa metà gara. Per Massa invece la strategia è stata differente, montando per i primi 21 giri dei pneumatici Ultrasoft, per i restanti 20 giri pneumatici Supersoft per poi finire la gara con mescola Ultrasoft.

GP di Sochi, analisi delle gomme



Prima di partire con l’analisi dobbiamo fare una precisazione: la mescola Soft non è stata utilizzata in gara ma solamente nelle primissime prove libere. Analizzeremo quindi le mescole Ultrasoft e Supersoft.
Mescola Pirelli Ultrasoft
Grande rivelazione della giornata è la mescola più morbida.
Non sono stati evidenziati i problemi di decadimento improvviso che sono stati
registrati in passato, ne sono la riprova i tempi di Vettel che dopo 30 giri
con gli stessi pneumatici riusciva a girare con gli stessi tempi di Bottas (che
nel frattempo aveva montato nuovi pneumatici).
Il miglior tempo registrato è proprio quello di Vettel, che
con la mescola Ultrasoft ha girato a 1:38.197, mentre se analizziamo il maggior
numero di giri effettuati è quasi impressionante il dato di Hulkenberg che ha
percorso 40 giri con le Ultrasoft (praticamente tre quarti di gara).
Mescola Pirelli Ultrasoft
La mescola Ultrasoft era stata pensata per la seconda parte di gara e si è dimostrata all’altezza. Performance ottime e usura inesistente hanno permesso ai piloti che la montavano di poter spingere il piede sull’acceleratore fino alla fine. 
Il tempo più veloce con questa mescola è stato registrato da Kimi Raikkonen (1:36.844), abbassando di circa 3 secondi il giro più veloce su questa pista dello scorso anno. 
Sia Kevin Magnussen che Daniil Kvyat hanno percorso 30 giri con questa mescola, ben 10 di meno rispetto a Hulknberg con mescola morbida. 
In alcuni pneumatici era presente del blistering, cioè quelle bolle d’aria che vengono a crearsi al di sotto della gomma e che, una volta esplose, creano dei buchi sui pneumatici stessi. Problema che dovrà essere risolto ma che per questo GP non ha creato problemi o influenzato le prestazioni delle vetture. 
Il commento di Mario Isola, responsabile del settore Motorsport Pirelli, a fine gara è stato: 

“Il Gran Premio di Russia si è giocato sulla strategia che avevamo previsto, nonostante l’ingresso della Safety car all’inizio e le temperature più elevate di tutto il week-end. Si è formato un minimo blistering sul pneumatico anteriore sinistro di alcuni piloti, a causa della lunga curva 3, ma questo non ha influenzato le prestazioni. […] Abbiamo visto diverse strategie relative alla tempistica dei pit-stop, in particolare da parte di Bottas e Vettel”.

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