Non è un mistero che il Team RedBull paga, oltre che ad una parte meccanica, aerodinamica e telaistica della vettura ancora non al livello di Ferrari e Mercedes, un gap troppo importante sul lato motoristico con una Power Unit che paga ancora 40 CV in regime di qualifica che diventano “solamente” 25 CV in gara.
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E’ proprio per questo motivo che su una pista dove sarà fondamentale generare importanti velocità di punta il Team austriaco ha portato una versione di ala con un profilo principale “piatto” che presenta solamente due soffiature nella parte alta degli endplate ed un flap mobile con una corda molto ridotta accoppiato ad un piccolo nolder sul bordo d’uscita.
Una Red Bull che sembra quindi intenzionata a viaggiare piuttosto scarica anche in questo 2017 nonostante tale assetto aerodinamico non abbia funzionato nel migliore dei modi lo scorso anno quando, la RB12, è stata molto competitiva in qualifica per poi andare in crisi sugli pneumatici in gara per via del non corretto carico aerodinamico generato dalla vettura 2016 del Team di Milton Keynes.
Testi di Spontonc e Smilextech – foto confronto di Alberto Rodríguez (@Albrodpul)