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Da un punto di vista aerodinamico sarà fondamentale avere una vettura con importanti velocità di punta da sfruttare nel lunghissimo rettilineo situato nel terzo settore; è per questo che i vari Team utilizzeranno delle configurazioni da medio / basso carico aerodinamico. In questa ultima parte del circuito si potrà utilizzare per ben due volte il DRS, parti separate dalla difficile chicane finale con, in uscita, il leggermente modificato “Muro dei Campioni”. Ed è proprio per riuscire nell’intento di effettuare sorpassi o meglio di evitare di farsi sorpassare, che i vari Team tenderanno a scaricare le ali, soprattutto quella posteriore.
Da segnalare come Ferrari abbia optato per delle scelte aggressive con ben 9 set di UltraSoft contro gli 8 di Mercedes e i “soli” 7 di RedBull che invece era stata la più aggressiva a Montecarlo. Al contrario, molti set di “gialle” per Wehrlein su Sauber ma anche per entrambi i piloti della Force India, Toro Rosso e Renault (2 a testa come Bottas).
GP CANADA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?
La pista di Montreal è storicamente un pista Mercedes? A noi poco importa: la Ferrari si presenta in Canada con i favori del pronostico perché la SF70H ha dimostrato di essere una vettura che si adatta ottimamente a tutti i tracciati riuscendo a sfruttare nel migliore dei modi le gomme Pirelli in special modo quelle a mescola più morbida che si utilizzeranno sul tracciato canadese.
Una Ferrari che ha fatto un salto in avanti prestazionale notevole rispetto alla stagione 2016. Come potete osservare i grafici dei distacchi chilometrici rimediati in qualifica dalla Mercedes, la rossa è riuscita ad essere 2 volte su 6 occasioni più veloce dei rivali anglo-tedeschi, cosa che, nella passata stagione, non era mai successa.
Se andiamo ad analizzare il distacco medio possiamo notare che è sceso da 148 millesimi a chilometro a soli 24 millesimi. Calcolando che la media dei circuiti di questa stagione è di 4,9 km possiamo dire che, la Ferrari ha recuperato sulla Mercedes ben 6 decimi a giro.
La Ferrari si presenterà in Canada con delle novità aerodinamiche per adattare la SF70H alle caratteristiche della SF70H al medio basso carico del circuito canadese.
Una SF70H che potrà contare sulle sue gomme italiane “amiche” che, come abbiamo visto a Monaco, saranno ancora una volta molto importanti. Pneumatici, in special modo le anteriori, che saranno ancora una volta difficili da portare alla giusta finestra di funzionamento vista la mancanza di curve veloci. Da notare i tanti 1 e 2 nella chiara infografica Pirelli 2017.
finestre di funzionamento pneumatici Pirelli |
Una Mercedes che, nei giorni post Gran Premio di Monaco, ha lavorato molto duramente in fabbrica per cercare di capire e risolvere i problemi riscontrati in pista sulle gomme in questo inizio di stagione. Analisi che si sono focalizzate sulle prestazioni di Lewis Hamilton visto che, sia a Sochi che a Monaco, le prestazioni del tre volte campione del mondo sono state molto negative se confrontate con quelle del compagno di squadra. Per questo motivo Hamilton lo scorso giovedì si trovava in fabbrica per un importante briefing con i propri ingegneri (presenti anche Lauda e Toto Wolff) per cercare di capire i problemi che sta avendo in special modo con le gomme UltraSoft. Problemi che non sembrano essere stati del tutto scoperti e risolti, tanto che, alcuni giorni fa, circolava la voce di un possibile cambio di telaio per Hamilton. Telaio che non verrà, invece, sostituito e, sia Lewis che Bottas, continueranno ad utilizzare quello introdotto nel recente Gran Premio di Spagna.
I problemi di Mercedes sugli pneumatici non sembrano derivare dai 16 cm in più rispetto a Ferrari ma bensì principalmente da una distribuzione dei pesi (troppo peso al posteriore, meno all’anteriore) ad oggi ancora impossibile da modificare per via del peso della W08 ancora non inferiore al peso minimo (e quindi niente zavorra) e dai cinematismi delle sospensioni che gli ingegneri stanno studiando accuratamente; sotto questo punto di vista non è esclusa una modifica in tempi brevi alla meccanica della vettura anglo-tedesca. I problemi accusati a Sochi e a Monaco la W08 potrebbe accusarli anche in Canada, tanto che, a differenza di Ferrari e Red Bull, la Mercedes con Bottas ha portato 2 set di gomme Soft per andare ad effettuare delle comparazioni durante le prove libere; non è escluso che le “gialle” vengano poi utilizzate in gara se i risultati saranno buoni. Gomme Soft che sono quelle che la Mercedes W08 ha dimostrato di prediligere in questo inizio di stagione 2017. Capitolo pressioni: Pirelli anche in questo settimo appuntamento le ha abbassate rispetto alla passata stagione (1 psi all’anteriore e 0.5 al posteriore) ma in modo meno importante rispetto al Gran Premio di Montecarlo. Questo potrebbe penalizzare in modo minore il Team anglo tedesco che, è si favorito da un abbassamento delle pressioni da parte del gommista unico, ma in modo sicuramente meno importante rispetto a Ferrari che riesce a sfruttare nel migliore dei modi una spalla più” morbida”. Ci torneremo.
Terza forza dovrebbe essere la RedBull che, però, sarà sicuramente più lontana a livello prestazionale rispetto a quello che abbiamo visto a Monaco. Una RedBull che pagherà molto la mancanza di potenza della Power Unit francese che, a differenza delle previsioni di qualche settimana fa, non porterà nessun aggiornamento per incrementare la cavalleria ma solamente una trasmissione “evoluzione”. Una RedBull che, nella stagione 2016, era stata abbastanza competitiva su questo tracciato di “motore” (molto Power Sensitive) grazie anche ai cavalli che il motorista francese aveva portato in pista 12 mesi fa su questo tracciato.
Per la Red Bull vale il discorso opposto fatto per la Ferrari, in quanto, il team di Milton Keynes sta avendo prestazioni peggiori rispetto al 2016 nonostante ad inizio anno si pensasse che fossero gli unici a poter infastidire i rivali della Mercedes. Il distacco chilometrico da Mercedes, come potete osservare dal grafico in basso, è passato da 134 millesimi a km del 2016 a 189 millesimi del 2017. Questi dati vanno ad evidenziare che, la Red Bull rispetto alla Mercedes ha perso oltre 2 decimi rispetto al 2016 su una pista di circa 5 km che è la lunghezza media dei circuiti del mondiale 2017.
Una Red Bull che dovrà guardarsi le spalle dai motorizzati Mercedes “clienti” che, a partire da questo fine settimana, potranno usufruire della Power Unit tedesca “aggiornata” che il team ufficiale sta utilizzando a partire dal Gran Premio di Spagna.