Mercedes durante i test invernali e nelle prime gare della stagione aveva utilizzato al posteriore un’ala posteriore a “cucchiaio” non seguendo la linea della Ferrari che, fin da inizio stagione, aveva optato per un’ala da alto carico.
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A partire dal Gp di Spagna di Barcellona, insieme al grosso pacchetto evolutivo introdotto sulla W08, gli ingegneri anglo-tedeschi avevano introdotto un’ala posteriore “più carica” che, almeno in Spagna, sembrava aver risolto parte dei problemi di bilanciamento che i piloti, soprattutto Hamilton, avevano accusato a Sochi. Problemi che si sono, invece, presentati a Monaco dove la Mercedes ha faticato più di altri team a portare nella giusta finestra di funzionamento le gomme Pirelli.
Problemi che dovrà far fronte anche sul tracciato di Montreal visto che l’assenza di curve veloci renderà piuttosto difficile scaldare gli pneumatici anteriori mentre, le posteriori, potrebbero accusare del fenomeno opposto e cioè l’overheating visto le tante accelerazioni a cui le gomme saranno sottoposte.
In fabbrica stanno lavorando molto duramente per cercare di risolvere questo grosso handicap e lo sviluppo della W08 sta subendo qualche rallentamento anche a causa di alcuni problemi legati alla correlazione dei dati tra la galleria del vento/CFD e la pista. Lo sviluppo aerodinamico e meccanico necessità che ci sia la massima correlazione tra questi dati e quindi, prima di accelerare al massimo lo sviluppo, in casa Mercedes stanno facendo le proprie analisi per cercare di capire da dove derivano queste problematiche.
La W08, a differenza della Ferrari che ha portato in pista un grosso pacchetto evolutivo, si è presentata in Canada con la stessa vettura che abbiamo potuto ammirare nelle ultime due gare stagionali ad esclusione di un’ala posteriore a medio/basso carico con il profilo principale che è ritornato ad essere a “cucchiaio” come ad inizio stagione.
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